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When You See Millions of the Mouthless Dead

Charles Sorley
Langue: anglais


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[ottobre 1915]
Versi di Charles Hamilton Sorley (1895-1915), nella raccolta postuma intitolata “Marlborough and other Poems” pubblicata nel 1916.
Musica per orchestra sinfonica del belga Jan Van der Roost (1956-), che intitolò il componimento “Et in Terra pax”



Che destino quello del giovane scozzese Charles Sorley!
Educato al Marlborough College - come Siegfried Sassoon - prima di entrare ad Oxford, Charles Sorley decise di andare a studiare una lingua ed una letteratura che amava... quella tedesca. Fu infatti i Turingia, all’Università di Jena, che lo sorprese lo scoppio della guerra. Posto in arresto per qualche giorno, fu poi espulso dal paese e corse ad arruolarsi volontario nel Suffolk Regiment. Sul fronte francese divenne capitano in poche settimane e poi, il 13 ottobre 1915, nei pressi di Hulluch, Nord-Passo di Calais, fu colpito in fronte da un cecchino tedesco durante una delle fasi della battaglia di Loos...

I versi di “When You See Millions of the Mouthless Dead” furono gli ultimi da lui composti, su di un foglietto che fu ritrovato tra le sue cose dopo la morte...
When you see millions of the mouthless dead
Across your dreams in pale battalions go,
Say not soft things, as other men have said,
That you’ll remember. For you need not so.
Give them not praise. For, deaf, how should they know
If is not curses heaped on each gashed head?
Nor tears. Their blind eyes see nor your tears flow.
Nor honour. It is easy to be dead.
Say only this “They are dead.” Then add thereto,
“Yet many a better one has died before.”
Then, scanning all the overcrowded mass, should you
Perceive one face that you loved heretofore,
It is a spook. None wears the face you knew.
Great death has made all his for evermore.

envoyé par Bernart Bartleby - 25/7/2014 - 21:53


In realtà la composizione Et in Terra pax è ispirata alla poesia di Charles Sorley ma non ne contiene il testo, che viene semmai letto da una voce recitante durante l’esecuzione. La sola parte vocale del componimento, per il resto interamente strumentale, è costituita dalla ripetizione del titolo, “Et in Terra pax”.

Bernart Bartleby - 25/7/2014 - 22:00




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