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Er canto provìbbito

Giuseppe Gioacchino Belli
Language: Italian (Laziale Romanesco)


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Maramao, perché sei morto?
(Trio Lescano)
Padroni e religiosi
(Dodi Moscati)


[Roma, 11 febbraio 1833]
Un sonetto datato 1833 ma che si riferisce ad alcuni anni prima, precisamente al dicembre 1830, mese in cui morì – dopo breve pontificato – il papa Pio VIII, al secolo Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni, che il Belli aveva già ferocemente schernito all'indomani della fumata bianca, nell’aprile del 1829, nel sonetto “Pio Ottavo”: “Guarda llí cche ffigura da vienicce a ffà da Crist'in terra! Cazzo matto imbottito de carne de sarcicce!”… Qui un povero mendicante storpio viene arrestato da alcuni zelanti militi in alta uniforme e ficcato in gattabuia per canticchiare la vecchia canzoncina popolare “Maramao, perché sei morto?” mentre incombe il funerale del Santo Padre…



Già solo per questo anche Maramao, perché sei morto? meriterebbe almeno un Extra sulla CCG, tanto più se si pensa che, nella versione divenuta celeberrima più tardi, nel 1939 (quella a firma di Mario Panzeri, il paroliere di “Grazie dei fiori”, “Pippo non lo sa”, “Papaveri e papere”, “Casetta in Canadà”, “Nessuno mi può giudicare”, “Fin che la barca va” e molte altre), come magistralmente interpretata dal Trio Lescano, la canzone subì all’epoca la censura del regime fascista, accusata di celebrare la dipartita del gerarca livornese Costanzo Ciano, consuocero di Mussolini e presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni…

Sta in priggione, ggnorzí, ppovero storto!
Io da l’abbíle sce faría la bbava.
Sta in priggione: e pperché? pperché ccantava
jer notte: Maramào, perché ssei morto.

Ebbè? ssi è mmorto er Papa? e cche cc’entrava
de dì cche ccojjonassi er zu’ straporto?
E cché! ttieneva l’inzalata all’orto
er Zanto-Padre? e cché! fforze maggnava?

Teste senza merollo: idee brislacche.
Duncue puro a ccantà cce vò er conzenzo
de sti ssciabbolonacci a ttricchettracche!

Io me sce sento crèpa da la rabbia.
«Ma», ddisce, «è bben trattato»: eh, bber compenzo
d’avé la canipuccia e dde stà in gabbia.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/7/15 - 09:58



Language: Italian

Traduzione italiana da Il mondo del Belli.
IL CANTO PROIBITO

Sta in prigione, sissignore, povero storpio!
Io dalla bile farei la bava.
Sta in prigione e perché? Perché cantava
ieri notte “Maramao perché sei morto”.

E con questo? Se è morto il Papa? E che c’entrava
dire che schernisce il suo funerale?
E che? Forse aveva l’insalata nell’orto
il Santo Padre? E che, forse mangiava?

Teste senza midollo, idee bislacche!
Dunque, anche per cantare ci vuole il permesso
di questi sciabolonacci da marionette!

Io mi sento morire dalla rabbia.
Ma, dice, è ben trattato. Eh, bel compenso
avere la canapuccia e stare in gabbia.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/7/15 - 09:59




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