Aλαλαγμός κόντρα στα τείχη,
Σουρλάντα νταγιάντα.
Κατακλυσμός τ’ αγκάλιασμά σου,
Σουρλάντα νταγιάντα.
Σε κυνηγούν μέσα στο πλήθος
Σουρλάντα νταγιάντα.
Σουρλάντα νταγιάντα.
Κατακλυσμός τ’ αγκάλιασμά σου,
Σουρλάντα νταγιάντα.
Σε κυνηγούν μέσα στο πλήθος
Σουρλάντα νταγιάντα.
Contributed by Gian Piero Testa - 2014/7/8 - 17:19
Language: Italian
Versione italiana di Gian Piero Testa
SURLANDA FATTI CORAGGIO
Urla di guerra contro le mura,
Surlanda fatti coraggio.
Mi sommergi nel tuo abbraccio,
Surlanda fatti coraggio.
Ti danno la caccia tra la folla,
Surlanda fatti coraggio.
Urla di guerra contro le mura,
Surlanda fatti coraggio.
Mi sommergi nel tuo abbraccio,
Surlanda fatti coraggio.
Ti danno la caccia tra la folla,
Surlanda fatti coraggio.
Contributed by Gian Piero Testa - 2014/7/8 - 17:20
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Στίχοι και μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Μέμη Σπυράτου
Δίσκος: «Διάλειμμα», 1972
Testo e musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Memi Spiratou
Disco: «Diàlima» (Intervallo), 1972
Mi concedo questo piccolo intervallo, per certificare la mia esistenza in vita e anche per sollevare un po' il capo da un opus magnum cui sto attendendo e che sicuramente mi procurerà, quando tenterò di infilarlo in AWS, un provvedimento sanitario d'urgenza, con l'entusiastico consenso degli admin e dei visitor.
"Intervallo" è anche il titolo del disco di Markopoulos da cui traggo questa, secondo me, bella e suggestiva canzone. Tutto il disco, a dire la verità, è bello, e ne abbiamo già da tempo "spremuto" due fondamentali pezzi: "I nemici (sono entrati in città)" e "1950 - Caffè Grecia", - questo già uscito con lo storico "To Χρονικό (Il Diario)". Ma, appunto, di un intervallo si trattava, e non tutto era nuovo di zecca.
Un'occhiata all'anno di edizione (1970) ci riporta a quel tempo in cui il compositore, rientrato dal Regno Unito dove aveva trascorso i primi anni della dittatura, con l'aiuto di versificatori del livello di Manos Eleftheriou, di Yorgos Skourtis, di Errikos Thalassinòs, di K.H. Myris e anche di propria mano, proponeva la sua opposizione per vie allusive, rievocando momenti di storia patria o ricorrendo a generali quadri di ricorrenti e universali tragedie umane.
Qui abbiamo quella dell'assedio, prologo di stupro e strage. Da tempo meditavo di proporre la canzone in AWS: ma il titolo mi era impenetrabile e non sapevo come tradurlo. Ora so che per certo "dayanda" è parola di conio turco, e vuol dire "coraggio, fatti forza", ma anche "accetta il crudo destino".
"Surlanda", ma ne sono meno sicuro, dovrebbe essere un nome femminile (lo si trova anche come cognome): se così, ci riassume, senza distinzione di nazionalità, quanto accade ai più deboli, quando qualcuno vince e quando qualcuno perde. Dei suggerimenti ringrazio il mio vecchio amico barba Thanassis, cui auguro ancora lunghi e lucidi anni. (gpt)