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Vita di trincea

Massimo Bubola
Langue: italien


Massimo Bubola

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2014
Il testamento del capitano
Il testamento del capitano


Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità riprendono il tema della Grande Guerra come: Da Caporetto al Piave, L'alba che verrà, Neve su neve, Vita di trincea.
Chiudono il disco le reinterpretazioni di due memorabili brani scritti da Massimo Bubola sul tema della Grande Guerra: Rosso su verde e Noi veniam dalle pianure cantati dal prestigioso coro ANA- Milano, diretto dal maestro Massimo Marchesotti.

Il tutto rivisitato con la sensibilità e l'esperienza di un grande autore, scrittore e musicista, autore di capolavori della canzone italiana e non, come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il cielo d’Irlanda, solo per citarne alcuni.

“Molte di questi brani li conoscevo fin dalla più tenera età, sono stati il mio primo approccio con la canzone, le cantavo con mio nonno,con mio padre, coi miei zii. Tante volte mi è stato chiesto perché, negli anni, avessi io stesso scritto tante canzoni sulla guerra e in particolare sulla Prima Guerra Mondiale; riflettendo ho capito che mi è rimasto dentro una sorta di imprinting a partire da queste esperienze infantili, da questo primo approccio alla musica popolare. La mia prima canzone connessa con questa tematica fu Andrea, che poi cantò Fabrizio De André.

Dopo l’album Quel Lungo Treno, Il Testamento del Capitano è la seconda tappa di un percorso nella musica popolare di area veneta. Ho voluto anche qui unire canzoni tradizionali, che hanno cento anni, con mie canzoni nuove, che hanno un anno di vita, un po’ come in un film che accosta immagini di repertorio e immagini nuove, sotto un’unica regia. Un artificio realizzato anche nei due film sulla Prima Guerra Mondiale: Uomini contro di Rosi e La Grande Guerra di Monicelli.

Queste sono canzoni che ho voluto riportare ad una visione individuale, visto che oramai sono da sempre più un repertorio corale e, contemporaneamente, ho voluto portare alla coralità due mie nuove composizioni Rosso su verde e Noi Veniàm dalle painure, con l’esecuzione del coro Ana Milano con la direzione del maestro Massimo Marchesotti, per arricchire una letteratura dei canti di montagna e della Guerra, che in Italia è poco visitata - spiega Massimo Bubola – Il Testamento del Capitano è un’altra importante tappa del mio lungo lavoro di rivisitazione e riscoperta delle radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta».

- Recensione di Salvatore Esposito su blogfoolk


Le canzoni dell'album:
Neve su neve - Bombardano Cortina - Sul ponte di Perati - Il testamento del capitano - Da Caporetto al Piave - Vita di trincea - Sui Monti Scarpazi - La tradotta che parte da Torino - Tapum - L'alba che verrà - Rosso su verde - Noi veniam dalle pianure



R’n’r ballad. Testo ritmico costruito su parole sdrucciole (accentate sulla terz’ultima sillaba) e rime baciate. Un riff la segue lungo tutto il suo percorso, ricamando sotto la voce, come un mantra. Le immagini seguono la vita di un soldato in trincea, come in un film degli anni trenta in bianco e nero, fino al suo tragico epilogo.
I corvi si alzano, i cani abbaiano, ram bara rara ram
le bombe fischiano, le pietre schizzano, ram bara rara ram
e c'è un nemico dietro ogni angolo, ram bara rara ram
la vita è un battito, la morte è un attimo, ram bara rara ram
e c'è un nemico dietro ogni angolo, ram bara rara ram
la vita è un battito, la morte è un attimo, ram bara rara ram

E dal telegrafo, gli ordini fioccano, ram bara rara ram
I tacchi sbattono, le fibbie scattano, ram bara rara ram
e c’è un amore dietro ogni angolo, ram bara rara ram
l’amore è nottambulo, il cuore è sonnambulo, ram bara rara ram
e c’è un amore dietro ogni angolo, ram bara rara ram
l’amore è nottambulo, il cuore è sonnambulo, ram bara rara ram

Ginocchi e spari, fango e pugnali, ram bara rara ram
tabacco e grappa, patate e nebbia, ram bara rara ram
e c’è un ricordo dietro ogni angolo, ram bara rara ram
il tempo ruzzola, la mente sbambola, ram bara rara ram
e c’è un ricordo dietro ogni angolo, ram bara rara ram
il tempo ruzzola, la mente sbambola, ram bara rara ram

Domani nevica, domani scalpita, ram bara rara ram
si va all'assalto, con un balzo, ram bara rara ram
la mia bandiera lacera e nera, ram bara rara ram
al mio cecchino farò l'inchino, ram bara rara ram
la mia bandiera lacera e nera, ram bara rara ram
al mio cecchino farò l'inchino, ram bara rara ram

Il sole è alto, ho visto un lampo, ram bara rara ram
Il sole è alto, e ho così freddo, ram bara rara ram
è tutto buio e c’è il diluvio, ram bara rara ram
tamburo lento, il cielo è spento, ram bara rara ram
tamburo lento, il cielo è spento, ram bara rara ram

envoyé par Donquijote82 - 19/6/2014 - 12:47




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