Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.
Una donna ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue e il suo nome.
Una donna ci aspetta alle colline.
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.
Una donna ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue e il suo nome.
Una donna ci aspetta alle colline.
Contributed by Flavio Poltronieri - 2014/6/17 - 12:45
Vorrei ricordare anche l'interpretazione di Beppe Giampà nel suo CD "I mattini passano chiari" (seconda versione)dedicato interamente a musicare le poesie di Cesare Pavese tratte da "La terra e la morte" e "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi".
Flavio Poltronieri - 2014/6/21 - 11:48
Oggi è il 29 agosto e sono passati 70 anni dal suo suicidio. Forse proprio perchè non seppe combattere, la guerra fu sempre molto presente in varie forme nelle sue righe e nei sentimenti che le animano. Tante sue riflessioni su guerra e violenza rimasero lontane dal clamore del conflitto, vennero attutite nel suo animo fragile e tormentato, dalle curve morbide delle colline o dalle vigne dei suoi luoghi. Mi dispiace molto non trovare un percorso a lui dedicato come per altri poeti (per esempio Ungaretti o Nâzım Hikmet, di cui così spesso mi sono occupato anch'io) e leggere il suo nome solo fra le righe dei pure meritevoli Ferré, Lolli o Deidda...comunque anche tanti altri meno famosi e conosciuti lo hanno interpretato o omaggiato, alcuni li avevo citati in un articolo di 3 anni fa su Estatica.
Flavio Poltronieri - 2020/8/27 - 11:06
Come per incanto vedo con piacere che da ieri il percorso c'è.
Fatalità, tanti anni dopo, anche Matteo Salvatore se n'è andato nello stesso giorno
Fatalità, tanti anni dopo, anche Matteo Salvatore se n'è andato nello stesso giorno
Flavio Poltronieri - 2020/8/28 - 12:49
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dall'album "Un paese vuol dire - Deidda canta Pavese" (2011)
Vorrei poi proporre una poesia dell'amato Cesare Pavese, composta il 9 novembre del 1945 musicata e interpretata da Mariano Deidda nel cd "Un paese vuol dire" con il titolo di "Sangue sulle colline"
La gloria di una vittoria su un nemico non muta l'approdo finale, nè tantomeno l'onnipotenza di tenere nella mano il destino di qualcun altro, arresta la propria corsa verso la fine: resta solo deserto dove è passato un esercito.