«Παραταγμένη η διμοιρία
και από πίσω παρακρατικοί·
εμπρός παιδιά, θα γράψουμε ιστορία
(μετά θα πούμε ότι φταιν οι αναρχικοί)».
Πετούν κοράκια στην πλατεία,
κρατούν μικρόφωνα να μάθει ο λαός.
«Είναι καλό να ζητάς δημοκρατία
(όμως προέχει να σωθεί ο τουρισμός)»
Από απέναντι πετούσαν δακρυγόνα,
και στον υπόγειο γιορτάζαν με λυγμούς,
με τραγούδια απ’ τον περασμένο αιώνα
που γράφτηκαν για κάποιους σαν κι αυτούς.
Ο υπουργός κάνει δηλώσεις:
«Ήταν μια άτυχη στιγμή…
Έχεις δικαίωμα να διαδηλώσεις…»
(και να ματώσεις.
Ήμουν στον κόκκινο τον Μάη
και η φωνή απ’ το πολυτεχνείο.
Τώρα θ’ ανοίξω το κεφάλι
σ’ όποιον αρνείται το ευρωχειρουργείο).
και από πίσω παρακρατικοί·
εμπρός παιδιά, θα γράψουμε ιστορία
(μετά θα πούμε ότι φταιν οι αναρχικοί)».
Πετούν κοράκια στην πλατεία,
κρατούν μικρόφωνα να μάθει ο λαός.
«Είναι καλό να ζητάς δημοκρατία
(όμως προέχει να σωθεί ο τουρισμός)»
Από απέναντι πετούσαν δακρυγόνα,
και στον υπόγειο γιορτάζαν με λυγμούς,
με τραγούδια απ’ τον περασμένο αιώνα
που γράφτηκαν για κάποιους σαν κι αυτούς.
Ο υπουργός κάνει δηλώσεις:
«Ήταν μια άτυχη στιγμή…
Έχεις δικαίωμα να διαδηλώσεις…»
(και να ματώσεις.
Ήμουν στον κόκκινο τον Μάη
και η φωνή απ’ το πολυτεχνείο.
Τώρα θ’ ανοίξω το κεφάλι
σ’ όποιον αρνείται το ευρωχειρουργείο).
Contributed by Gian Piero Testa - 2014/6/13 - 16:44
Language: Italian
IL MIGLIO PIU' DIFFICILE
«Il reparto è schierato
e alle spalle abbiamo scagnozzi [1]:
avanti ragazzi, scriveremo la storia
(poi diremo che la colpa è degli anarchici)».
Volano corvi sulla piazza,
impugnano microfoni perché il popolo impari.
«Buona cosa chiedere democrazia
(ma è prioritario salvare il turismo)».
Di fronte volavano lacrimogeni,
e nello scantinato era una festa di singhiozzi,
con canzoni del secolo passato
scritte per gente come questa.
Il ministro fa dichiarazioni:
«E' stato un infausto momento...
Ce l'hai il diritto a manifestare...»
(e a buttar sangue.
Io c'ero nel maggio rosso
e la mia voce si sentiva dal politecnico.
Ma adesso spaccherò la testa
a chiunque rifiuti l'eurochirurgia).
«Il reparto è schierato
e alle spalle abbiamo scagnozzi [1]:
avanti ragazzi, scriveremo la storia
(poi diremo che la colpa è degli anarchici)».
Volano corvi sulla piazza,
impugnano microfoni perché il popolo impari.
«Buona cosa chiedere democrazia
(ma è prioritario salvare il turismo)».
Di fronte volavano lacrimogeni,
e nello scantinato era una festa di singhiozzi,
con canzoni del secolo passato
scritte per gente come questa.
Il ministro fa dichiarazioni:
«E' stato un infausto momento...
Ce l'hai il diritto a manifestare...»
(e a buttar sangue.
Io c'ero nel maggio rosso
e la mia voce si sentiva dal politecnico.
Ma adesso spaccherò la testa
a chiunque rifiuti l'eurochirurgia).
[1] Nel testo "parakratos": il c.d. "parastato", cioè gli ultras di destra che per ininterrotta tradizione greca fiancheggiano la polizia nelle manifestazioni, e spesso fanno al suo posto il lavoro più sporco.
Contributed by Gian Piero Testa - 2014/6/13 - 16:49
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Γέεννα Πυρός
Δίσκος: Έτος Μηδέν, 2013
Testo, musica e prima interpretazione: Geenna Pyros (Geènna di Fuoco)
Disco: 'Etos Midèn (Anno Zero), 2013
Lo sapete che, ogni tanto, mi stacco dai miei beneamati "classici", i Markopoulos, i Theodorakis, i Mikroutsikos ecc., e vo spulciando testi e suoni più attuali, anche se il mio orecchio settuagenario stenta un po' a farseli piacere. Ma so bene che la storia non conosce soste, che le generazioni, susseguendosi, rifiutano o rinnovano le voci e le parole dei padri, e che questo sito ormai ha un certo qual dovere di documentazione.
In questi giorni mi sono imbattuto in un gruppo, i Geènna di Fuoco (v. nota biografica), che sinora ha prodotto in proprio due dischi, i cui brani sono reperibili solo in you tube. Uno è intitolato "Ricordi dell'Inizio" (Μνήμες της Αρχής, 2009), del quale non ho trovato i testi, e l'altro "Anno Zero" (Έτος Μηδέν), che circola gratuitamente dallo scorso anno e dal quale ho selezionato questo "assaggio".
La situazione contemplata nel testo della canzone è del tutto attendibile: le gran botte somministrate dai MAT nelle piazze greche in questi anni di crisi sono amministrate da un ceto di governo che, in buona parte, può vantarsi di essersi affacciato alla politica con le lotte studentesche contro i Colonnelli nel 1973-74. Ma poi...
Posso continuare fino a tredici, se admin e visitatori lo desiderano. Basta che me lo facciano sapere. (gpt)