envoyé par Bernart Bartleby - 10/6/2014 - 14:37
Langue: italien
Traduzione italiana di Alessio Petretto.
PASCOLI CHIUSI CON MURI
Pascoli chiusi con muri,
fatti arraffando a gara,
se il cielo fosse in terra,
anche quello chiudereste.
Pascoli chiusi con muri,
fatti arraffando a gara,
se il cielo fosse in terra,
anche quello chiudereste.
envoyé par Bernart Bartleby - 10/6/2014 - 14:37
×
Versi di Melchiorre Murenu (1803-1854), detto “L’Omero del Màrghine” (dal nome della zona di Macomer), povero, analfabeta e reso cieco dal vaiolo, eppure un grandissimo poeta, ucciso vigliaccamente nel 1854, in circostanze mai chiarite, nella sua nativa Macomer. (Una morte che ricorda quella recente di un altro poeta sardo, Peppino Marotto di Orgosolo.)
Interpretata dal “Coro del Supramonte di Orgosolo” e anche dal gruppo Cordas et Cannas.
Il 6 ottobre 1820 venne emanato il cosiddetto "Regio Editto sovra le chiudende e i terreni comuni" col quale si autorizzavano comuni e privati a recintare terreni di loro proprietà non soggetti a servitù di pascolo (ma anche quelli soggetti, previa comunicazione ai consigli delle comunità), di passaggio, di fontana o di abbeveratoio. L'Editto venne emesso ancor prima che si potessero riconoscere e quindi delimitare i confini di ciascuna proprietà, ed oltretutto, recintare i terreni richiedeva notevole spesa, per cui soltanto i benestanti potevano permetterselo. Così furono i soliti baroni ad accaparrarsi tutto (“s’afferra afferra”). La legge aggravò enormemente la situazione già difficile della classe pastorale, che in questo modo, per l’ennesima volta, vide sottrarsi i terreni disponibili. La legge delle chiudende veniva da lontano: quel che i “feudatarios” cantati nell’invettiva di Francesco Ignazio Mannu avevano fatto impunemente e illegalmente fino a quel momento veniva sancito per legge… Le rivolte, anche violente, non mancarono (come quella famosa di Sedilo del 21 giugno del 1821, col sequestro di sindaco e notabili) ma furono tutte sedate e represse dalla “giustizia” al servizio dei padroni…