Il futuro è nero
il cuore è sincero
ma nessuno pensa
al suo destino
E non sa dove va
lei non sa cosa fa
ma è sicura che domani si illuminerà
tutti quanti la guardano
ora parlano, si avvicinano
la annusano, la toccano
e intanto la chiamano
chi è?
la regina della notte? no
allora è una santa? no
una bambola perduta? no
e nemmeno una di loro? no
han pensato che fosse
una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
Stanno scappando tutti
tutti stan scappando
la stazione è ferma
il treno non riparte
Ma che cosa è successo?
Gli han legato i polsi
Gli hanno messo le gambe intrecciate ai fianchi
Han pensato che fosse
una terrorista
e ora ha gli occhi stanchi
e una faccia triste, triste come i santi
Han pensato che fosse
Una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
Han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
Una donna sola
sola, sola, abbandonata
perché ha la faccia stanca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
niente più
Una bambola perduta? no
allora è una santa? no
la regina della notte? no
e nemmeno una di loro? no
Han pensato che fosse
una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
Han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
il cuore è sincero
ma nessuno pensa
al suo destino
E non sa dove va
lei non sa cosa fa
ma è sicura che domani si illuminerà
tutti quanti la guardano
ora parlano, si avvicinano
la annusano, la toccano
e intanto la chiamano
chi è?
la regina della notte? no
allora è una santa? no
una bambola perduta? no
e nemmeno una di loro? no
han pensato che fosse
una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
Stanno scappando tutti
tutti stan scappando
la stazione è ferma
il treno non riparte
Ma che cosa è successo?
Gli han legato i polsi
Gli hanno messo le gambe intrecciate ai fianchi
Han pensato che fosse
una terrorista
e ora ha gli occhi stanchi
e una faccia triste, triste come i santi
Han pensato che fosse
Una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
Han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
Una donna sola
sola, sola, abbandonata
perché ha la faccia stanca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
perché non ha niente in tasca
niente più
Una bambola perduta? no
allora è una santa? no
la regina della notte? no
e nemmeno una di loro? no
Han pensato che fosse
una terrorista
con una banda dietro alle spalle che l'aspetta
Han pensato che fosse
una terrorista
l'hanno chiusa in gabbia
con le mani alla testa
piegata sulla pancia
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Un potente brano quasi punk dal nuovo disco di Nada: una metafora della paura del diverso che attraversa la nostra società e della repressione contro chiunque si allontani dalle convenzioni, dal gregge, da quelle maggioranze che, come diceva De André, hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi...
Sì, è il racconto di una barbona, ma potrebbe anche essere semplicemente una persona che non si veste in un certo modo, o alla quale è successo qualcosa tanto forte da sconvolgerla. E quando fugge, nell’equivoco, viene rinchiusa in carcere. La paura del diverso – non parlo solo di extracomunitari — mi lascia allibita all’alba del 2020…
Intervista a Nada
foto di Irving Penn