Wir lagen uns gegenüber,
die Front war das Meer.
Ich schickte dir Bomben hinüber, und du welche her.
Von deinem Schiff
hast du mir Nachts nackte Weiber gezeigt,
da habe ich Volkslieder dagegen gegeigt.
Ja so, Bruder, so war der Krieg,
wer hatte uns den in die Wiege gelegt,
ja wir machten und brachten uns um,
ich war voller hass,
und ich wusste doch nicht mal warum.
Dann war ich es satt,
ewig mageren salzigen Fisch,
sah durch mein Glas die Tomaten dort auf deinem Tisch.
Die schmeckten nach Pappe, und deine Weiber, die waren frigid.
Und dafür habe ich mein Feuer am Strand gelöscht und mein Lied.
Aber aus, Bruder, aus war der Krieg.
Wer hatte uns den in die Wiege gelegt
und offen und frei liegt das Meer,
du gabst mir die Hand und ich gab dir mein Gewehr.
Nun `isses soweit,
wir haben zu zweit wieder klar Schiff gemacht,
ich hab jetzt endlich `ne richtige Arbeit,
und du jemand, der sie dir macht.
Wenn das Schiff schlingert machst du den Finger
und ich mach den Rücken krumm.
Du musst an die Kegel, ich muss an die Segel,
und da weiß ich wieder, warum.
Darum, Bruder, darum wird Krieg,
den `ham wir uns jetzt vor die Füße gelegt.
Doch ich singe und bringe nicht um,
obwohl ich nun wüsste, warum.
die Front war das Meer.
Ich schickte dir Bomben hinüber, und du welche her.
Von deinem Schiff
hast du mir Nachts nackte Weiber gezeigt,
da habe ich Volkslieder dagegen gegeigt.
Ja so, Bruder, so war der Krieg,
wer hatte uns den in die Wiege gelegt,
ja wir machten und brachten uns um,
ich war voller hass,
und ich wusste doch nicht mal warum.
Dann war ich es satt,
ewig mageren salzigen Fisch,
sah durch mein Glas die Tomaten dort auf deinem Tisch.
Die schmeckten nach Pappe, und deine Weiber, die waren frigid.
Und dafür habe ich mein Feuer am Strand gelöscht und mein Lied.
Aber aus, Bruder, aus war der Krieg.
Wer hatte uns den in die Wiege gelegt
und offen und frei liegt das Meer,
du gabst mir die Hand und ich gab dir mein Gewehr.
Nun `isses soweit,
wir haben zu zweit wieder klar Schiff gemacht,
ich hab jetzt endlich `ne richtige Arbeit,
und du jemand, der sie dir macht.
Wenn das Schiff schlingert machst du den Finger
und ich mach den Rücken krumm.
Du musst an die Kegel, ich muss an die Segel,
und da weiß ich wieder, warum.
Darum, Bruder, darum wird Krieg,
den `ham wir uns jetzt vor die Füße gelegt.
Doch ich singe und bringe nicht um,
obwohl ich nun wüsste, warum.
Language: Italian
Traduzione italiana di Monia
GUERRA
Noi stavamo uno di fronte all’altro
Il fronte era il mare
Io ti lanciavo bombe nella tua parte
e tu qualcuna nella mia
Dalla tua barca
di notte mi mostravi donne nude
E io ti ti rispondevo con canzoni popolari
Sì fratello così era la guerra
Ma chi ci aveva messo nella stessa culla ?
Sì l'abbiamo fatto e ci siamo uccisi a vicenda
Io ero pieno di rabbia
E non sapevo neanche perché
Poi ero stufo
sempre il solito pesciolino salato
Vedevo attraverso il mio bicchiere
i pomodori là nel tuo piatto
che sapevano di plastica *
E le tue donne erano frigide
E per questo ho spento il fuoco sulla spiaggia
E con esso la mia canzone
Ma fuori fratello c’era la guerra
Chi ci aveva messo nella stessa culla
E fuori e libero c’era il mare
Tu mi tendevi la mano
e io il mio fucile
Adesso è giunto il momento, ora siamo in due
abbiamo fatto fin troppo pulito
io finalmente ho un lavoro
e tu qualcuno che lavora per te
Quando la nave sbanda tu mostri il dito medio
Io invece mi spezzo in due
Tu devi metterti al timone, io devo salire sulle vele
Io so ancora il perché
È per questo fratello che avremo la guerra
perché ce la siamo cercata **
mentre canto e non uccido
Se solo sapessi il perché…
Noi stavamo uno di fronte all’altro
Il fronte era il mare
Io ti lanciavo bombe nella tua parte
e tu qualcuna nella mia
Dalla tua barca
di notte mi mostravi donne nude
E io ti ti rispondevo con canzoni popolari
Sì fratello così era la guerra
Ma chi ci aveva messo nella stessa culla ?
Sì l'abbiamo fatto e ci siamo uccisi a vicenda
Io ero pieno di rabbia
E non sapevo neanche perché
Poi ero stufo
sempre il solito pesciolino salato
Vedevo attraverso il mio bicchiere
i pomodori là nel tuo piatto
che sapevano di plastica *
E le tue donne erano frigide
E per questo ho spento il fuoco sulla spiaggia
E con esso la mia canzone
Ma fuori fratello c’era la guerra
Chi ci aveva messo nella stessa culla
E fuori e libero c’era il mare
Tu mi tendevi la mano
e io il mio fucile
Adesso è giunto il momento, ora siamo in due
abbiamo fatto fin troppo pulito
io finalmente ho un lavoro
e tu qualcuno che lavora per te
Quando la nave sbanda tu mostri il dito medio
Io invece mi spezzo in due
Tu devi metterti al timone, io devo salire sulle vele
Io so ancora il perché
È per questo fratello che avremo la guerra
perché ce la siamo cercata **
mentre canto e non uccido
Se solo sapessi il perché…
* "nach Pappe" vuol dire "di cartone" ma ho preferito tradurre "sapevano di plastica"
** qui c'è stato l'aiutino da casa. Primo perchè Gundi continua a usare una lingua molto colloquiale secondo perché "darum bruder darum wird krieg den ham wir uns jetzt vor die füsse gelegt" letteralmente vuol dire "Per questo fratello, per questo avremo la guerra (Krieg) che ci siamo messa ( den ham/haben gelegt) davanti ai piedi (vor den Füsse). Quindi ho seguito il consiglio dell'aiutino da casa e ho tradotto con "ce la siamo cercata".
** qui c'è stato l'aiutino da casa. Primo perchè Gundi continua a usare una lingua molto colloquiale secondo perché "darum bruder darum wird krieg den ham wir uns jetzt vor die füsse gelegt" letteralmente vuol dire "Per questo fratello, per questo avremo la guerra (Krieg) che ci siamo messa ( den ham/haben gelegt) davanti ai piedi (vor den Füsse). Quindi ho seguito il consiglio dell'aiutino da casa e ho tradotto con "ce la siamo cercata".
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Le interpretazioni all'inizio sembravano tante (a me). Poi ho trovato un video su youtube e tutto mi é sembrato in un lampo chiarissimo (grazie youtube!) La Germania divisa, il muro, due culture e mondi diversi non solo per il divario ricchezza/povertà ma anche per una mentalità completamente differente.
Nell'estate del 2009 Ute Donner ha dipinto una bandiera della pace sul Muro di Berlino con le parole della canzone di Gundi. Visto che Gundi viveva al confine tra Germania e Polonia vicino a Cottbus, uno (cioè io) potrebbe comunque pensare "E che c'entra comunque il mare?" Spazio all'immaginazione.