Cacciando in fondo al cuore la vergogna
Di appartenere a un gregge muto e vile
Che non sa dir di no ad un fucile
Partire partirò e un cappellano
Con un sorriso mesto nella mano
Mi porgerà un'immagine e un addio
Nel nome intemerato del buon Dio
Lo squillo sgangherato di una tromba
Ed il fragore della prima bomba
Per quanto possan essere potenti
Non copriranno il batter dei miei denti
E all'ordine imperioso dell'attacco
indietro resterò da buon vigliacco
E sconterò alfine la mia pena
Crepando con sei palle nella schiena
Andrò a ingrossare la nutrita schiera
Di quelli che aggrappati a una bandiera
Son morti bestemmiando di paura
Ad occhi chiusi in una notte scura
Diranno che ero un ottimo soldato
Diranno ch'ero il più disciplinato
E forse manderanno un telegramma
Di condoglianze alla mia cara mamma
La gente del mio piccolo paese
Concorrerà orgogliosa a quelle spese
Che serviranno un giorno a immortalare
Il nome mio nel marmo di un altare
E forse mi faranno un monumento
Che sfiderà la collera del vento
Il busto eretto i pugni sul fucile
Lo sguardo fiero volto al campanile
Si indignerà lo spirito immortale
Di chi donò la vita a un ideale
Per contro mille figlie di Maria
Mi crederanno santo e così sia
Io pregherò soltanto che il sorriso
Di un bimbo non si posi sul mio viso
Il marmo può arrossire di vergogna
Partire partirò partir bisogna.
envoyé par Riccardo Venturi - 4/9/2006 - 21:10
"quando lei arriverà
mi troverà seduto
sul trono dei miei sogni
con la mia pipa in bocca
la mano ancora forte
inchiodata alla chitarra.
Il fuoco del camino
rifletterà le note
dell'ultima canzone
negli occhi dei miei cani
assorti (?) nei ricordi
di lepri e di fagiani......."
E poi non ricordo più.
Sarò grato a chiunque voglia farmi tenere il resto.
Corrado
Corrado Tattoli - 1/8/2007 - 20:13
non il '76
"ballata per un eroe fa parte di "2 soldi di coraggio" - 1969 - il disco - capolavoro di Gipo Farassino
e, secondo me, a tutt'oggi 1 dei più bei dischi
della canzone d'autore italiana,
disco contenente anche bellissime versioni in italino di
"Fanette" di Jacques Brel
e "le scarpe nuove" di Serge Lama ("les ballons rouges")
Gipo Farassino ha compiuto 70 anni l'11 Marzo 2004:
in Francia chissà come e quanto lo avrebbero celebrato...
qui, non si trovano neanche tanti suoi dischi in versione cd...
"2 soldi di coraggio", il brano che dà il titolo all'album citato sopra, ha anche un testo 'sociale' notevolissimo
("bisognerebbe avere la forza di partire,
2 soldi di coraggio
e incominciare il viaggio...
non più sentir la pena dei canti di sirena
né il misero lamento del mutuo incensamento...
e correre, correre, correre,
senza fermarsi,
senza pensare di ritornare...
e correre, correre, correre,
fino alla fine,
fino all'addio
e nell'addio... ritroveresti dio...
ecc. ecc."
giovanni - 10/4/2008 - 08:18
Ha così ripristinato , nella terza strofa,il verso originale : "Nel nome sputtanato del buon dio", che mai avrebbe passato la censura.
Già era abbastanza scandalosa la canzone, tanto da avere suscito interrogazioni parlamentari con l'accusa di disfattismo.
Una precisione, senza entrare in polemica, : quando Farassino aderì alla lega, il progetto politico era molto diverso dall'attuale e molto più legato al territorio e alla riscoperta delle radici.
Quindi non stupisce ( non me, perlomeno ) l'adesione iniziale di Gipo
Cesare - 17/9/2008 - 17:15
Riccardo Venturi - 17/9/2008 - 19:56
Quando lei arriverà
rivolgerò un saluto
al Dio sconosciuto
che non mi ha chiesto niente
per farmi ritornare
in braccio alla mia gente.
E volgerò lo sguardo a queste mie colline
che mi hanno regalato
quel grammo di umiltà
che mi farà scandire
"Son pronto, eccomi qua!"
Forse manca la parte centrale. Ricordo un commento in TV di Giorgio Albertazzi, emozionato dalla canzone che accostò alle poesie di Cesare Pavese.
Spero che Corrado, a due anni dalla sua richiesta, riesca a trovare questa risposta.
Gianni - 23/9/2008 - 21:44
Corrado
RENATA OLDANO - 17/8/2009 - 22:35
Saluti a te e al paese bello e tormentato dove vivi.
Alessandro - 18/8/2009 - 13:22
Ancora gnanca disdeut ani a l'han ciamalo përmanent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
l'han mandalo an Abissinia a la cassa dij serpent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'é rivà a l'Amba Alagi con ël cul ch'l'era rovent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'han ciamalo a rappòrto, a l'han falo sot-tenent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'é ciapasse anche l'ameba, a corìa com'ël vent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'ha cambià sinquanta braje, a n'avìa fin-a aj dent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
A l'han daje na mudaja, a l'han dije "It ses content?"
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
Chiel a podìa nen rësponde përchè a l'era al nùmer sent
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'ha trovà na mòretina, a l'ha daje 'n bel present
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
L'han portalo dal dotor, a l'han tajaje lòn ch'a pend
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
E Vitòrio Emanuele, anche chiel a l'era content
MAPIN MAPON MÈ PARE CONTENT
Questo è il testo cantato da Farassino. Ne esiste una versione abbastanza differente cantata da Roberto Balocco nell'Lp Le canson dla piòla n°5 all'interno del cosiddetto Pout-pourrì della Naja.
Spero di esserti stato utile.
Paolin
Paolin Siròt - 11/10/2009 - 12:09
Anch'io rivisito il sito solo ora, e scrivo per confermare che ricordo vagamente la parola postino nella strofa dimenticata...ma son passati più di trent'anni!
Comunque, per restare sulle canzoni d'autore di grande suggestione, per musica e parole, segnalo "C'è tempo" di Ivano Fossati e "Le rose blu" di Vecchioni, quest'ultima scritta per il figlio in un momento difficile, forse in pericolo di vita. Provo a fornire due link su YouTube, avvertendo che, coi nostri ritmi di accesso al sito, questi link potrebbero non essere più attivi al momento della prossima visita. Eccoli comunque, e buon ascolto!
http://www.youtube.com/watch?v=ALqkzO_Mg4c
http://www.youtube.com/watch?v=vcL-3HEtxjI
Gianni - 12/3/2010 - 18:28
Stanotte ho dormito poco, e la mente ha lavorato sui ricordi lontani. Ed ecco cosa è emerso dalla memoria remota:
Quando lei arriverà
mi verserò un bicchiere
di quello stesso vino
che annegò i fantasmi
dei tempi di Caino.
E aspetterò l'arrivo
del (pallido?) postino
che busserà tre volte
davanti alla mia porta.
Credo che ci siano delle approssimazioni, specie sull'ultima quartina, però questa può essere un'idea della strofa intermedia.
Ma Farassino non consulta mai i siti che parlano di lui? Non potrebbe darci una mano?
Gianni - 18/3/2010 - 09:53
grazie giorgio
Ballata per un eroe
g.cordeglio@email.it - 5/1/2011 - 10:31
di Gipo Farassino dedicato ai cantastorie che giravano fiere e mercati con i loro cartelloni che rappresentavano le scene delle canzoni interpretate. Ricordi.......
giancacondove - 26/2/2011 - 11:51
Emanuela - 22/3/2011 - 18:37
roberto rossi - 3/4/2011 - 18:19
il link al video rimanda ad un video rimosso, metti questo
http://youtu.be/JAoQeLbx2CM
un abbraccio
Roberta ilDeposito.org
(Roberta)
I funerali venerdì, sarà allestita una camera ardente al teatro Carignano.
da Repubblica
CCG Staff - 11/12/2013 - 11:56
Bernart Bartleby - 11/12/2013 - 22:28
CCG Staff - 11/12/2013 - 23:08
Bernart Bartleby - 11/12/2013 - 23:46
CCG Staff - 12/12/2013 - 00:00
[1977]
Parole e musica di Gipo Farassino
Nel disco intitolato “Per la mia gente”
Non fosse che risale a quasi 40 anni fa, questa canzone potrebbe essere intesa come il testamento spirituale di “Giuanin ‘d Porta Pila”…
Corso Savona, Lungo Dora,
chissà se ti ricordi ancora
di un ragazzo, uno dei tanti
che si nutrivano di te,
uno di quelli che diceva
che tutto il mondo si poteva
comprare, vendere e bruciare
coi soldi verdi dell’età.
A noi bastava mezza cicca
quattro amici, la partita
il nostro orgoglio per bandiera
una ragazza per la sera;
ma il chiodo fisso: un’occasione
che ci portasse oltre il rione,
che ci togliesse dalla bocca
quel gusto amaro dei chissà.
Case bianche in riva al mare,
occhi stanchi di aspettare
un’esperienza che per strada troverai;
tanta voglia di partire
col coraggio di chi ha paura
per vedere, per provare, per capire.
Corso Savona, Lungo Dora,
per quante strade son passato,
quante valigie ho consumato
la solitudine con me,
quante camicie ho usato e smesso
mangiato pane e compromesso
in quanti calici ho bevuto
i forse, i quasi, i ma, i se;
a quanta gente il cuore ho aperto,
ho amato tanto e anche sofferto,
son stato un puro, un re, un signore,
un pazzo, un fesso, un traditore,
quanta fatica per capire
che un conto è dire e un conto è fare,
quanta fatica per trovare
la strada giusta per tornare.
Case bianche in riva la mare
state voi ad aspettare
un’esperienza che di lì non passa mai;
ho deciso di tornare
con il coraggio di chi ha coraggio
per vedere, per provare, per capire.
Bernart Bartleby - 12/12/2013 - 10:00
Tristezza e imbarazzo.
cesare - 11/4/2018 - 19:37
Paulin Siròt - 13/9/2018 - 19:09
Testo e musica di Gipo Farassino
dall'album Due soldi di coraggio
Poi inserita sul lato B del 45 giri Non devi piangere Maria [1971]
Testo contribuito da Claudio Cormio
Prima o poi le cose accadono. Possono passare anche più di trent’anni, ma accadono. Stasera, Claudio Cormio mi invia una mail dicendomi di avere scovato due cose interessanti per il sito. “La prima”, scrive, "è la ‘Ballata per un eroe’. Era il lato B di ‘Non devi piangere Maria’ che partecipò al Disco per l'estate 1976. La ‘sorpresa’ è che era cantata ed è firmata da Gipo Farassino prima che si rincoglionisse con la Lega”. Senza aprire il file allegato, gli rispondo immediatamente ringraziandolo enormemente e buttando là en passant che di Farassino, ‘tra le altre cose’, mi ricordavo di una ‘versione di Partire partirò partir bisogna’ che ricordavo di avere ascoltato da ragazzino, oltre trent’anni fa (la canzone è del 1969). La cantava spesso anche mio fratello maggiore, Francesco, (una persona che devo ringraziare per qualche decina di migliaia di cose); un vero e proprio ricordo subliminale, che comporta però ancora la musica: me la ricordo ancora perfettamente. Ho cercato quel testo per tutto questo tempo senza mai trovarlo. Trenta e rotti anni. Introvabile. Stavo pensando da tempo di essermelo sognato, o di essermi confuso con Canto dei coscritti, o Partirò, partirò, il canto napoleonico toscano che è stato una delle prime 'CCG primitive' (è la numero 14, per la precisione). Però c’era di mezzo anche Gipo Farassino: mi ricordavo che era lui. Mi vedevo mio fratello nella sua vecchia 127 blu scassata, la sua prima automobile. Mi ricordo la targa: FI 799895. Devo averci sul serio una strana testa. Senza ancora aprire il file scrivo quindi a Claudio Cormio: ‘Ma senti, mi ricordo di questa cosa qua…eppure non me la sono sognata, sono sicuro che era Gipo Farassino’. Spedisco la mail di risposta. Poi, finalmente, apro il file. E cosa mi trovo davanti? Mi trovo davanti il testo che segue, sepolto in qualche angoletto della mia bizzarra memoria lunga e da stasera ritrovato.
Il quale è un testo bellissimo. Gipo Farassino, piemontese, chansonnier eccelso e traduttore di Brassens in piemontese. Considerato, a suo tempo, una sorta di anarchico. Poi, a un certo punto, s’è dato alla Lega Nord, quel partito che non ho, altrove, esitato a definire nazista, e che non esito nemmeno adesso. Non so cosa gli sia passato per la testa, e sono affari suoi. Mi dicono che ora si sia defilato anche dalla Lega; non so se sia vero, meglio comunque così. Fortunatamente i testi e le canzoni, a un certo punto, prendono un’altra strada, o rimangono sulla strada che avevano. E rimangono sopiti nella memoria finché una sera qualsiasi, tàc, saltano fuori. E sono delle piccole grandi sere. [Riccardo Venturi].