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I fascisti viareggini

Gino Guidi
Langue: italien


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[1921]

Parole di Gino Guidi
Musica di Icilio Sadun

La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.

Sull'aria di una canzone del Carnevale: "Su la coppa di champagne" scritta dal compositore, d'origine ebrea, Icilio Sadun e dal paroliere il poeta Lelio Maffei. Sulla storia della canzone originale, la prima canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio, del 1921 leggi Cento anni a bere dalla “Coppa di Champagne”, l’inno più amato.

Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta

La bandiera rubata dai fascisti
La bandiera rubata dai fascisti


Il 2 maggio 1921 si svolse a Pietrasanta (LU), a pochi chilometri da Viareggio, un'adunata fascista con delegazioni provenienti da Pisa, Lucca, Livorno, Firenze e dalla Versilia. Al rientro dalla manifestazione, nei pressi della stazione ferroviaria di Viareggio, ignoti esplosero alcuni colpi di pistola contro il treno, uccidendo lo studente Pacino Pacini. La notizia dell'omicidio si diffuse rapidamente e diverse squadre fasciste si ritrovarono a Torre del Lago, per organizzare una spedizione punitiva nella vicina Viareggio.

I fascisti si fermarono inizialmente presso lo Stabilimento Marmi, il cui guardiano Tono di Paino era un noto ex garibaldino e antifascista. Non riuscendo ad intimidire il guardiano e a farsi aprire, un gruppo si diresse alla Camera del Lavoro, la quale venne totalmente vandalizzata, compreso un dipinto di Lorenzo Viani.

Una seconda squadra vandalizzò invece la sede della Lega dei maestri d'ascia e calafati, prendendo il vessillo dell'associazione come bottino.

Assalto alla Camera del Lavoro e alla Lega dei maestri d'ascia e calafati di Viareggio - Wikipedia


L'autore Gino Guidi ci ha lasciato la seguente testimonianza:

"L'indomani, le strofe della mia canzonetta furono trascritte da Mariano Viani ed affisse alla porta della Camera del Lavoro. Molti corsero a prenderne una copia, e nel giro di poche ore fu sulla bocca di quasi tutti i viareggini. I marinai la cantavano a squarciagola in navigazione, nei calanchi di rilascio e negli angiporti di tutto il Mediterraneo, grati al suo autore, che dovette conservare l'incognito per non incorrere nella pena di morte comminata dal feroce Reggiani. La canzonetta piacque molto anche all'avvocato Salvatori, che mi fece i rallegramenti. Ai calafati, come pure ai "darsenotti", piacquero tanto le strofe che riguardavano il loro ambiente ( nella zona dei cantieri ecc.). Passate le prime ondate di sdegno, la canzonetta piacque anche ai fascisti, i quali, pur continuando a bastonare chiunque si fosse attentato a fischiettarla, e pur avendone individuato l'autore, non mi torsero un capello".
I fascisti viareggini
sono prodi son guerrier
han chiamato i forestieri
per uccidere e incendiar

Coi camion son venuti
con le bombe e coi pugnal
per mostrarsi proprio uguali
a Tiburzi e Barbablù

Oilì oilì oilà
hanno incendiato han devastato
spargendo ovunque sangue e terror
ma il viareggino non è cambiato
la bandiera rossa è il suo color

Sulla zona dei cantieri
c'era il club dei calafati
i fascisti scalmanati
han voluto devastar

Che prodezza in cinquecento
contro dieci tavolini
i fascisti viareggini
sono prodi a quanto par

Oilì oilì oilà
hanno incendiato han devastato
spargendo ovunque sangue e terror
ma il viareggino non è cambiato
la bandiera rossa è il suo color

Sulla piazza del mercato
c'era un quadro alquanto triste
i fascisti alle conquiste
l'han voluto buttar giù

E sembrava un Don Chisciotte
quello scemo di Reggiani
che gridava "O italiani
il nemico è quello là"

Oilì oilì oilà
hanno incendiato han devastato
spargendo ovunque sangue e terror
ma il viareggino non è cambiato
la bandiera rossa è il suo color

envoyé par Riccardo Venturi - 2/9/2006 - 14:37



Langue: italien

La versione come cantata nel video
I FASCISTI VIAREGGINI

I fascisti viareggini
sono eroi sono guerrieri
han chiamato i forestieri
per uccidere e incendiar

Com i camion son venuti
con le bombe e coi pugnali
per mostrarsi proprio uguali
a Tiburzi e Barbablù

Oilì oilì oilà
hanno incendiato, han devastato
spargendo ovunque strage e terror
ma il viareggino non è cambiato
bandiera rossa è il suo color

Sulla piazza del mercato
c'era un quadro molto triste [1]
i fascisti alle conquiste
l'han voluto buttar giù

Quasi fosse Don Chisciotte
quel cretino di Reggiani [2]
sbraitava "O italiani
il nemico eccolo là"

Oilì oilì oilà
hanno incendiato, han devastato
spargendo ovunque strage e terror
ma il viareggino non è cambiato
bandiera rossa è il suo color

Nella zona dei cantieri
c'era il club dei calafati
i fascisti scalmanati
l'han voluto devastar

Che prodezza: in cinquecento
contro dieci tavolini
i fascisti viareggini
tutti eroi in questo par

Oilì oilì oilà
hanno incendiato han devastato
spargendo ovunque strage e terror
ma il viareggino non è cambiato
bandiera rossa è il suo color

Ma il viareggino non è cambiato
bandiera rossa trionferà
[1] Era un quadro del pittore viareggino Lorenzo Viani

[2] l'avvocato Lino Reggiani. losco figuro poi eletto segretario del PNF a Viareggio

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In questa prima puntata su Radio Sankara dedicata alle canzoni del Carnevale di Viareggio, si racconta bene la storia della canzone originale e del rifacimento antifascista.

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