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The Crimean War

anonyme
Langue: anglais


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Shores of Sutherland
(Jim McLean)
Translucent Carriages
(Pearls Before Swine)
El Fantasma Del Ziu Gaetan
(Davide Van De Sfroos)


Canzone irlandese sulla guerra di Crimea reperita qui. Non sono riuscito a reperire ulteriori notizie.

Crimean War


Riguardo alla presenza Irlandese alla guerra di Crimea si legga qui
As I roved down through Irish town one evening last July,
The mother of a soldier in tears I did espy,
Saying: "God be with you, Johnny dear, though you are far from me;
For you my heart is breaking, since you went to the Crimee.

"O Johnny, I gave you schooling; I gave you a trade likewise
That you need not have joined the army had you took my advice.
You need not have gone to face your foes where cannons loudly roar,
And thousands fall their victims upon the Russian shore.

He joined the fourteenth regiment, it being a gallant corps;
They landed safe while mentioned upon the Russian shore.
He fought in four engagements with the loss of men each day,
O many's the mother shedding tears for them that's far away.'

"We fought at Balaklava where we did not succeed;
Down in the Valley of Inkerman where thousands there did bleed.
'Twas on the hcights of Alma that we did gain the day,
Young Johnny mentioned all to me, though he is far away."

The fighting at Sebastopol would give the world surprise;
It being so hard to take it, the enemy were so wise.
But Paddy's sons with British guns their valor did display,
And togethcr with the sons of France, thank God, we gained the day.

Now to conclude and finish, I mean to end my song;
I'm thankful to the great God that I've survived so long.
Likewise unto you, mother dear, for me you did adore,
I'm happy to return again to childhood's home once more.

envoyé par donquijote82 - 5/3/2014 - 13:32


Certo, una canzone SULLA guerra di Crimea, ma non CONTRO: "Ma i figli di Paddy con i fucili britannici hanno fatto vedere il loro valore e insieme ai figli di Francia, grazie a Dio, hanno vinto"... Non dimentichiamo che la guerra di Crimea fu scatenata dalla disputa tra la cattolica Francia e l'ortodossa Russia sul dominio dei Luoghi Santi, e quindi gli irlandesi che andarono a combattere in Crimea sotto le insegne inglesi erano senz'altro i più ferventi (e retrivi e integralisti) tra i cattolici del paese verde, non di certo i più patrioti... Nel 1853 non si erano ancora per nulla rimarginate le ferite della "Great Famine", i cui effetti furono aggravati dalla soggezione alla corona inglese e agli interessi dei suoi notabili (tanto che molti storici ritengono che si sia trattato di un genocidio per fame indotto dagli inglesi)... Ed è pure alla metà dell'800 che in Irlanda si costituiscono i primi gruppi rivoluzionari repubblicani, come i "Young Irelanders"...

Quindi, secondo me, questa canzone non è soltanto guerresca ma proviene per giunta dai servi di quella parte che, al solito, innalzava lo stendardo di Cristo per estendere il proprio dominio coloniale...

Detto questo, la storia è sempre molto complessa... Anche oggi i russi minacciano di riprendersi la Crimea ucraina mentre gli inglesi (e gli americani), i francesi e pure gli italiani (sempre in coda, come fu d'altra parte all'epoca il Regno di Sardegna, che intervenne nella guerra solo nel 1855) gridano: "cattivi, cattivi, non si fa così!". E se lo zar Putin è di sicuro un cattivaccio, siamo poi certi che i buoni siano i neonazisti che hanno buttato giù l'inetto (ma pur sempre legittimo) presidente Janukovyč?

Bernart Bartleby - 5/3/2014 - 21:56


Aggiungo ancora una cosa... Anche gli scozzesi delle Highlands erano in gran parte cattolici ma quando i padroni inglesi, che li avevano espropriati, deportati e affamati per decine e decine di anni, cercarono volontari per la guerra di Crimea loro risposero "No, grazie, abbiamo già dato, e comunque qui noi non staremmo peggio se anche arrivasse lo Zar delle Russie!" (si veda il commento a Shores of Sutherland)

Bernart Bartleby - 5/3/2014 - 22:07


Bartleby, gli scozzesi erano in prevalenza Presbiteriani, ovvero calvinisti.
Riguardo alla canzone sicuramente è una canzone nella guerra, ma ci sono comunque elementi contro:
La madre che dice:"Johnny ti ho fatto studiare, ti ho dato un mestiere
non avevi bisogno di partire militare, se avessi ascoltato il mio consiglio
non avevi bisogno di affrontare i tuoi nemici le cui palle di cannone rombano forte
E migliaia cadono vittime sulle spiagge russe"

donquijote82 - 5/3/2014 - 22:49


Visto che ci prima o poi si ritrova in Crimea, ricordo la bella canzone di Davide Van de Sfroos sul terribile zio Gaetano, che là ebbe la sua meritata fine:

Gian Piero Testa - 6/3/2014 - 00:14


Piuttosto, sulla guerra di Crimea darei un'occhiata alle canzoni dell'album Balaklava dei Pearls Before Swine...

"Rapp has stated that he wanted to produce a themed anti-war album, and chose the Charge of the Light Brigade at Balaklava in 1854 as an example of the futility of war. The album was dedicated to Private Edward Slovik, the only United States soldier executed for desertion during the Second World War."

Direi che riproporre ora questo album (che non mi sembra sia sul sito) potrebbe essere oltremodo interèstinghe.

Riccardo Venturi - 6/3/2014 - 03:32


Anvedi, pure lì Perls Bifore Suine...sarano gagliardi 'na cifra pure kuesti!

krzyś - 6/3/2014 - 08:22


Parlavo degli scozzesi delle Highlands, dove la Riforma non ebbe grande successo... Fu anche per quello che i landlords protestanti non ebbero alcuna remora a perseguitare e a far fuori la popolazione da quelle terre...

Ok, ci sta... La madre che, come tutte le madri, piange il figlio partito per la guerra, dopo di che racconta orgogliosa, in parte anche con le parole di lui, delle sue sconfitte e delle sue vittorie. E alla fine (happy end) il soldatino se l'è cavata (thank God) e torna a casa ad abbracciare la mamma...
Se vogliamo considerarla una CCG, fate pure, per me non lo è affatto.
Saluti

Bernart Bartleby - 6/3/2014 - 08:32


Da quell'album dei Pearls Before Swine c'è già la canzone più famosa, Translucent Carriages...

Bernart Bartleby - 6/3/2014 - 08:36



Langue: anglais

Su Ballads On Line ho trovato un testo molto simile, datato tra il 1850 ed il 1899, presente in una raccolta pubblicata a Dublino da Nugent, J.F. & Co. La canzone s’intitola “The Young Soldier’s Letter To His Mother” e la melodia è quella della tradizionale nord-irlandese “The River Roe” (il River Roe - Abhainn na Ró – scorre nella contea di Derry).
L’ordine delle strofe è diverso e non c’è il lieto fine: “Nessuno potrebbe descrivere l’immane massacro che accadde [il riferimento è alla battaglia di Sebastopoli, agosto 1855, costata circa 23.000 morti], solo chi avesse avuto il cuore duro come l’acciaio avrebbe potuto sostenere la vista di tutti quegli eroi che morivano o agonizzavano lontani dagli amici e dalla terra natale, nella lontana Russia”

Copia del testo di Ballads on line
THE YOUNG SOLDIER

As I roved out one evening in the spring time of the year,
By a shady grove near this town, ms course I chanced to steer ;
I espied a young soldier, and a charming fair maid,
Conversing with each other, in a sequostered shade.

I being filled with admiration when I saw this comely fair,
Her jet-black locks in ringlets hung on her shoulders bare
Her fair form so majestic it caused me to delay,
I stopped awhile lo ambush to hear what they did say.

The young soldier he did reply, these words be then did say,
Cheer up my dearest Sally and do not be dismayed
Right well you know that I most go for hear I cannot stay,
I hear the bugle sounding and that call I must obey.

She says, my dearest Johnny, how can you prove unkind,
To go off to the battle field and leave me hear behind ;
For the Russian, they are powerful by land and on the main,
So do not leave, for I'm sure your slave, my love, for to be slain.

You know my, dearest Sally, the young soldier he did say,
Our regiment they have got the rout and shortly must away,
With thousands of young Irish boy, that joined as well as me
Who now most fly, conquer or die, before the enemy.

But since you cannot stay at home, this fair one did reply,
Along with you I’ll venture let me either live or die ;
And if you from the Russians should by chance receive a
ball,
For to bandage up your bleeding wounds my love I'm at your call.

He said, my dearest Sally, you cannot corn, with me,
For hardships in a foreign land with your health would not agree ;
But I hope I will reurnt, home with lots of gold in store,
And God will help our union when the war is all ore.

She said, my dearest Johnny, when once you part from me
I cannot tell but the Russians may gain the victory ;
And then don’t you know, my love, by the foe you may be slain
And left stretched among the heps of dead upon the battle plain.

He said, my dearest Sally, cheer up and banish woe,
For Britannia's sons were always brave wherever they did go,
At Trafalgar, Copenhagen, the Nile and Waterloo
On the plains of India they shewed what they could do.

As this couple they were partiog down her cheeks the tears
did flow,
And then embraced each other with hearts oppressed with woe
She said, may fortune favour you, and victory crown your joy,
My fervent prayer is for your welfare, my brave young soldier boy

envoyé par Bernart Bartleby - 6/3/2014 - 09:25


The soldier's last letter to his mother

Crimean War, Roud Number: V2994

Imprint: E. Hodges, Printer, (from Pitts') Toy and Marble Warehouse, 26 Grafton Street, Soho; London
Date between 1855 and 1861
- http://ballads.bodleian.ox.ac.uk/searc...

Crimean War - As I roved down through Irish town one evening last July...

Holger Terp - 16/3/2014 - 23:47




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