Una canzone molto più... più... seria e più impegnata, oserei dire impegnatissima; una canzone che mi è stata ispirata... a me succede poche volte, però questa canzone mi è stata ispirata direttamente dall'Alto.
Ero lì, nel mio candido lettino, e ho sentito una voce che diceva: "Francesco!" Dico: "socc..., chi è?" Dico "Oeh?" Dice... "svegliati, sono il tuo Dio". E allora così, in questo modo sollecitato, ho pensato di... di... fare un'opera musicale colossale e mettere in musica l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a fare soltanto la Genesi... che è la vera storia della creazione del mondo.
Per capire la nostra storia
bisogna farsi ad un tempo remoto.
C'era un vecchio con la barba bianca
lui, la sua barba ed il resto era vuoto.
Voi capirete che in tale frangente
quel vecchio solo lassù si annoiava
si aggiunga a questo che inspiegabilmente
nessuno avea la tivvù inventata.
"Be', poco male", pensò il vecchio un giorno
"a questo affare ci penserò io.
Sembra impossibil ma in roba del genere
modestia a parte, ci so far da Dio."
Dixit. Ma poi toccò un filo scoperto
prese la scossa, ci fu un gran boato.
Come tivvù non valeva un bel niente
ma l'universo era stato creato!
"Come son bravo che a tempo perso
ti ho creato l'Universo!
Non mi sembra per niente male
sono davvero un tipo geniale!
Zitto Lucifero, non disturbare
non stare sempre qui a criticare!
Beh sì, lo ammetto, sarà un po' buio
ma non dir più che non si vede un tubo!
Che sono parolacce che io non sopporto!" disse il vecchio a Lucifero, "e poi se c'è una cosa, un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l'Universo se sei capace! Che'd-me at dig un quel..." disse il v... era d'antica origine modenese da parte di madre, il vecchio. "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi, vin santo al vin santo. Sono buono e bravo ma se mi prendono i cinque secoli me te sbat a l'infèren com'è vero Dio!"
Ma poi volando sull'acqua stagnante
e sopra i mari di quell'universo
mentre pensava a se stesso pensante
in mezzo a quel buio si sentì un po' perso.
Sbatté le gambe su un mucchio di ghiaia
dopo una tragica caduta in mare
quando andò a sbattere sull'Himalaya
il colpo gli fece persino un po' male.
Fece crollare anche un gran continente
soltanto urtandolo un poco col piede
si consolò che non c'era ancor gente
e che non gli era venuto poi bene.
Ma quando il buio gli fece impressione
disse facendosi in viso un po' truce
"Diavol d'un angelo, avevi ragione!
Si chiami l'Enel, sia fatta la luce!
Commutatori, trasformatori
dighe idroelettriche e isolatori
turbine, dinamo e transistori
per mille impianti di riflettori
albe ed aurore fin boreali
giorni e tramonti fin tropicali
fate mo' bene che non bado a spese
tanto ho lo sconto alla fine del mese!"
Te Lucifero non ti devi interessare come faccio a avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l'altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perché la bolletta la portano a me. M'avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo! I surgelati li devo pur tenere da qualche parte. Adesso la tenete spenta sei mesi come... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa... aureola si chiama? No no, non-m pies menga, no no no, ragazzi, quelle cose lì... io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico... Bisogna guadagnarsele... voi, a parte il fatto che non mi adorate abbastanza. No no no... Lucifero... è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire: "mi dispiace"! Tientelo in mente. Voi, ecco, io vi do... ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... perché ci ho... poi ci ho tutta un'altra idea in testa, per la m... facciamo Aureolissima, che è una festa che mi sembra molto bella... Piuttosto Lucifero, non sgamare... vieni qua, ragazzo. Com'è... m'hanno detto che hai stampato un libro: il libretto rosso dei pensieri... oh, bella roba: il libretto rosso dei pensieri di Lucifero. Ragazzi mi piace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch'io? Avanti al centro contro gli opposti estremismi! Eh, ma... No no, non ci siamo mica. Qua, se c'è uno che può pensare anzitutto sono io... e non tirar mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto, per me lui lì finisce male. Ah me, me a tal deg, finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio. E non guardarmi male che qui dentro per Dio lo dico come e quando mi pare!"
Ma fatta la luce ci vide più chiaro
là nello spazio girava una palla.
Restò pensoso, gli parve un po' strano
ma scosse il capo, chi non fa non falla.
Rise Lucifero stringendo l'occhio
quando lui e gli angeli furon da soli
"Guarda che roba! Si vede che è vecchio!
L'ha fatto tutto schiacciato sui poli!"
"Per riempire 'sto bell'ambiente
voglio metterci tante piante.
Forza, Lucifero, datti da fare
ordina semi, concime e trattore.
Voglio un giardino senza uguali
voglio riempirlo con degli animali!
Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato?
Boia d'un Giuda! M'ha morsicato!
Piuttosto, fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così... cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non l'ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto... va be', nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mò lì! Üssa via!" E portarono al vecchio quell che c'era rimasto: c'era un... un po' di formaggio, due scatolette di Simmenthal... cioè, lui li mise assieme e poi...
Prese un poco di argilla rossa
fece la carne, fece le ossa
ci sputò sopra, ci fu un gran tuono
ed è in quel modo che è nato l'uomo.
Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso!
Ero lì, nel mio candido lettino, e ho sentito una voce che diceva: "Francesco!" Dico: "socc..., chi è?" Dico "Oeh?" Dice... "svegliati, sono il tuo Dio". E allora così, in questo modo sollecitato, ho pensato di... di... fare un'opera musicale colossale e mettere in musica l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a fare soltanto la Genesi... che è la vera storia della creazione del mondo.
Per capire la nostra storia
bisogna farsi ad un tempo remoto.
C'era un vecchio con la barba bianca
lui, la sua barba ed il resto era vuoto.
Voi capirete che in tale frangente
quel vecchio solo lassù si annoiava
si aggiunga a questo che inspiegabilmente
nessuno avea la tivvù inventata.
"Be', poco male", pensò il vecchio un giorno
"a questo affare ci penserò io.
Sembra impossibil ma in roba del genere
modestia a parte, ci so far da Dio."
Dixit. Ma poi toccò un filo scoperto
prese la scossa, ci fu un gran boato.
Come tivvù non valeva un bel niente
ma l'universo era stato creato!
"Come son bravo che a tempo perso
ti ho creato l'Universo!
Non mi sembra per niente male
sono davvero un tipo geniale!
Zitto Lucifero, non disturbare
non stare sempre qui a criticare!
Beh sì, lo ammetto, sarà un po' buio
ma non dir più che non si vede un tubo!
Che sono parolacce che io non sopporto!" disse il vecchio a Lucifero, "e poi se c'è una cosa, un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l'Universo se sei capace! Che'd-me at dig un quel..." disse il v... era d'antica origine modenese da parte di madre, il vecchio. "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi, vin santo al vin santo. Sono buono e bravo ma se mi prendono i cinque secoli me te sbat a l'infèren com'è vero Dio!"
Ma poi volando sull'acqua stagnante
e sopra i mari di quell'universo
mentre pensava a se stesso pensante
in mezzo a quel buio si sentì un po' perso.
Sbatté le gambe su un mucchio di ghiaia
dopo una tragica caduta in mare
quando andò a sbattere sull'Himalaya
il colpo gli fece persino un po' male.
Fece crollare anche un gran continente
soltanto urtandolo un poco col piede
si consolò che non c'era ancor gente
e che non gli era venuto poi bene.
Ma quando il buio gli fece impressione
disse facendosi in viso un po' truce
"Diavol d'un angelo, avevi ragione!
Si chiami l'Enel, sia fatta la luce!
Commutatori, trasformatori
dighe idroelettriche e isolatori
turbine, dinamo e transistori
per mille impianti di riflettori
albe ed aurore fin boreali
giorni e tramonti fin tropicali
fate mo' bene che non bado a spese
tanto ho lo sconto alla fine del mese!"
Te Lucifero non ti devi interessare come faccio a avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l'altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perché la bolletta la portano a me. M'avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo! I surgelati li devo pur tenere da qualche parte. Adesso la tenete spenta sei mesi come... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa... aureola si chiama? No no, non-m pies menga, no no no, ragazzi, quelle cose lì... io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico... Bisogna guadagnarsele... voi, a parte il fatto che non mi adorate abbastanza. No no no... Lucifero... è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire: "mi dispiace"! Tientelo in mente. Voi, ecco, io vi do... ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... perché ci ho... poi ci ho tutta un'altra idea in testa, per la m... facciamo Aureolissima, che è una festa che mi sembra molto bella... Piuttosto Lucifero, non sgamare... vieni qua, ragazzo. Com'è... m'hanno detto che hai stampato un libro: il libretto rosso dei pensieri... oh, bella roba: il libretto rosso dei pensieri di Lucifero. Ragazzi mi piace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch'io? Avanti al centro contro gli opposti estremismi! Eh, ma... No no, non ci siamo mica. Qua, se c'è uno che può pensare anzitutto sono io... e non tirar mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto, per me lui lì finisce male. Ah me, me a tal deg, finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio. E non guardarmi male che qui dentro per Dio lo dico come e quando mi pare!"
Ma fatta la luce ci vide più chiaro
là nello spazio girava una palla.
Restò pensoso, gli parve un po' strano
ma scosse il capo, chi non fa non falla.
Rise Lucifero stringendo l'occhio
quando lui e gli angeli furon da soli
"Guarda che roba! Si vede che è vecchio!
L'ha fatto tutto schiacciato sui poli!"
"Per riempire 'sto bell'ambiente
voglio metterci tante piante.
Forza, Lucifero, datti da fare
ordina semi, concime e trattore.
Voglio un giardino senza uguali
voglio riempirlo con degli animali!
Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato?
Boia d'un Giuda! M'ha morsicato!
Piuttosto, fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così... cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non l'ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto... va be', nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mò lì! Üssa via!" E portarono al vecchio quell che c'era rimasto: c'era un... un po' di formaggio, due scatolette di Simmenthal... cioè, lui li mise assieme e poi...
Prese un poco di argilla rossa
fece la carne, fece le ossa
ci sputò sopra, ci fu un gran tuono
ed è in quel modo che è nato l'uomo.
Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso!
envoyé par Riccardo Venturi - 13/2/2014 - 12:15
Langue: français
Version française – LA GENÈSE – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne – La Genesi – Francesco Guccini – 1973
Texte et musique de Francesco Guccini
Album: Opera Buffa
Letra y música de Francisco Gucini
Album: Opera Buffa
Composuit et harmonizavit Franciscus Guccini
E phonodisco "Opera Buffa" appellato traximus
Chanson italienne – La Genesi – Francesco Guccini – 1973
Texte et musique de Francesco Guccini
Album: Opera Buffa
Letra y música de Francisco Gucini
Album: Opera Buffa
Composuit et harmonizavit Franciscus Guccini
E phonodisco "Opera Buffa" appellato traximus
Oh, .Lucien l'âne mon ami, voilà-t-il pas que Venturi se prend pour Ricardo, qui se prend pour Francisco, qui se prend pour Gucini, qui se prend pour Dieu... Le voilà, notre Riccardo, notre Ventu réécrivant la Genèse, la création du monde, paraphrasant, parodiant ainsi Saint Guccini... Et les voilà qui partent à toute allure vers les cieux avec le pape, le diable et son train. Tout un charivari, un tohu-bohu, un sabbath, un carnaval, un bastringue, un bazar, une bacchanale, une dyonisie, bref un fameux bordel, un boxon de première bourre... Dieu, Diable, anges, démons, père, terre, mer, mère et création... Un vrai foutoir universel. J'en ris encore...
Mais moi aussi, Marco Valdo M.I., mon ami, j'en ris aussi rien que de t'avoir vu rire à le traduire.
Et puis, Ventu en prophète biblique, il ne manquait plus que ça... Dieu a reconnu le sien.
Faut dire, dit Lucien l'âne en balançant ses oreilles d'un air coquin, faut dire qu'il est bien beau ainsi et que moi qui les ai vus tous ces gens-là à leurs débuts, car comme tu le sais, ils sont venus au monde bien après moi... Souviens-toi, ils sont tous nés avec la Bible et les prophètes et moi, moi, qui suis de la plus haute Antiquité, moi qui déjà accompagnais Cro-magnon et même, Lucy... Faut dire que Lucy, à moi Lucien, c'est ma copine... Je les entends encore les pithèques qui me disaient quand je me disputais avec elle : « Oh, Lucien, laisse Lucy faire ! »
Lucifer ? Ah ! , Ah !, comme disait Bosse de nage... Excuse-moi, je t'ai interrompu, mais vraiment elle était trop grande la tentation... D'ailleurs, il y avait un serpent dans le coin de la pièce qui me regardait en riant d'un œil sournois.
Je te pardonne, ô Marco Valdo M.I., mon ami... Mais, néanmoins, ne nous égarons pas... Reprenons... Donc, moi qui les ai vus à leurs débuts, tous ces dieux, ces anges, ces diables et ces prophètes, je peux dire sans me tromper et sans vous tromper, que le Ventu a le physique de l'emploi, il a la gueule d'un prophète, les yeux d'un démon, les manières d'un ange, la barbe de Dieu et la volubilité d'un apôtre... Dès lors, de quoi il s'étonne... Francisco-Francesco-François Ier, ne pouvait mieux choisir, sauf que... Sauf que si François Ier n'est pas le premier François Ier, l'autre, le vrai François Ier était plus grand et plus majestueux, comme Riccardo, justement... Donc, si François Ier n'est pas Ventu, Ventu est Venturi, Ricardo est Riccardo, il s'agit de ne pas confondre... En fait, on n'entre pas dans les CCG comme dans un moulin, il faut montrer patte blanche et regarder où on met les pieds... D'ailleurs, nous qui « Non siamo cristiani », nous y sommes entrés sur nos sabots noirs d'âne, sur nos pieds somaires... Bref, pour en finir et en venir à la Genèse, ainsi va le vieux monde et nous autres, comme le prophète des CCG, nous y allons aussi tissant son linceul à ce vieux monde plein de fureur et de bruits, imaginé et créé par un idiot, insensé et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien lane
Mais moi aussi, Marco Valdo M.I., mon ami, j'en ris aussi rien que de t'avoir vu rire à le traduire.
Et puis, Ventu en prophète biblique, il ne manquait plus que ça... Dieu a reconnu le sien.
Faut dire, dit Lucien l'âne en balançant ses oreilles d'un air coquin, faut dire qu'il est bien beau ainsi et que moi qui les ai vus tous ces gens-là à leurs débuts, car comme tu le sais, ils sont venus au monde bien après moi... Souviens-toi, ils sont tous nés avec la Bible et les prophètes et moi, moi, qui suis de la plus haute Antiquité, moi qui déjà accompagnais Cro-magnon et même, Lucy... Faut dire que Lucy, à moi Lucien, c'est ma copine... Je les entends encore les pithèques qui me disaient quand je me disputais avec elle : « Oh, Lucien, laisse Lucy faire ! »
Lucifer ? Ah ! , Ah !, comme disait Bosse de nage... Excuse-moi, je t'ai interrompu, mais vraiment elle était trop grande la tentation... D'ailleurs, il y avait un serpent dans le coin de la pièce qui me regardait en riant d'un œil sournois.
Je te pardonne, ô Marco Valdo M.I., mon ami... Mais, néanmoins, ne nous égarons pas... Reprenons... Donc, moi qui les ai vus à leurs débuts, tous ces dieux, ces anges, ces diables et ces prophètes, je peux dire sans me tromper et sans vous tromper, que le Ventu a le physique de l'emploi, il a la gueule d'un prophète, les yeux d'un démon, les manières d'un ange, la barbe de Dieu et la volubilité d'un apôtre... Dès lors, de quoi il s'étonne... Francisco-Francesco-François Ier, ne pouvait mieux choisir, sauf que... Sauf que si François Ier n'est pas le premier François Ier, l'autre, le vrai François Ier était plus grand et plus majestueux, comme Riccardo, justement... Donc, si François Ier n'est pas Ventu, Ventu est Venturi, Ricardo est Riccardo, il s'agit de ne pas confondre... En fait, on n'entre pas dans les CCG comme dans un moulin, il faut montrer patte blanche et regarder où on met les pieds... D'ailleurs, nous qui « Non siamo cristiani », nous y sommes entrés sur nos sabots noirs d'âne, sur nos pieds somaires... Bref, pour en finir et en venir à la Genèse, ainsi va le vieux monde et nous autres, comme le prophète des CCG, nous y allons aussi tissant son linceul à ce vieux monde plein de fureur et de bruits, imaginé et créé par un idiot, insensé et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien lane
UNE TÉLÉPHONADE
de Riccardo Venturi
Pour comprendre cette page, il faut se reporter à un temps pas du tout lointain. J'étais là, dans mon candide petit lit (ô Dieu, vu mes dimensions, « petit lit » c'est façon de parler ; mais du reste, Guccini aussi n'est certes pas un gringalet), lorsque j'ai entendu sonner le téléphone, et j'ai répondu. « Ricardo ! »…
« Ah… ? » « Ricardo, éveille-toi, c'est Francesco ». Naturellement, j'ai pensé que c'était mon frère qui, notez-le, s'appelle Francesco ; Venturi Francesco, né à Florence le 6 octobre 1955 (comme frères, nous sommes maintenant tous les deux âgés). « Ah….es-tu à Sesto au boulot ? », je lui ai dit ; à dire vrai, j'avais remarqué dans sa voix un certain accent espagnol, mais je ne m'en étonne pas : ma belle-sœur, à savoir la légitime épouse de mon frère, est argentine de naissance (Viviani María Josefina Viviana, née à Buenos Aires le 13 mai 1957). « Ma… Ricardo, quizás tu es sbajato… Yo soy Francisco, el tu'papa ! » (Mais... Ricardo, c'est que tu te trompes... Je suis Francesco, ton pape!)
J'ai eu un instant de panique ; certes, je connaissais la passion du Souverain Pontife pour les téléphonades, mais jamais je ne me serais attendu à ce que Sa Sainteté téléphone précisément à moi, qui ne passe certainement pas pour un modèle de vertu chrétienne. « Sa… sainteté… ? » « Vraiment yo, Ricardo ! Tu' Santità ! » (Vraiment moi, Ricardo ! Toi, Sainteté!) Me reprenant de ma stupeur, je lui ai posé la question la plus logique à ce moment : à savoir comment le Pape Francesco avait-il décidé de me téléphoner. « Fijuelo », m'a-t-il répondu, « prima de todo escùsame por el disturbo, ma te llamo porque tu me faja un favor personal » (Mon fils, avant tout, excuse-moi pour le dérangement, mais je t'appelle pour que tu me fasses une faveur personnelle). « Une faveur personnelle, Sainteté ? Et laquelle ? »
« Eccos...a cuanto me resulta, tu seis uno de los administradores del sitio de las Canciones contra la Guerra, es verdad? » (Voici... Il me revient que tu es un des administrateurs du site des Chansons contre la Guerre, est-ce exact ? ») « Certainement, Sainteté… (là s'est allumé une espèce de petite lumière rouge pour signaler que j'avais battu le record de ma vie dans l'énonciation consécutive du mot « sainteté »)… mais comment pourrais-je vous rendre service ? » « Eccos, fijuelo, tienes que saber que yo viengo muy espesso a visitar el sitio, y me gusta parecho... » (Voici, mon fils, il faut que tu saches que je viens souvent visiter le site, qui me plaît beaucoup...) À ce moment, je n’en croyais pas mes oreilles ; le Pape qui vient sur les Ccg ? ! ? ! Putain… « Fijuelo….ce seis ? » (Mon fils... es-tu là?) « Oui… Saint…. J' y suis… » (Oh, dit Lucien l'âne en se roulant par terre de rire, on dirait Lagardère... Si tu ne viens pas à Venturi... Ou l'inverse, dit ce mécréant de Marco Valdo M.I.)
« Eccos, dicebo, me gusta parecho y ho también enviado algunas canciones con uno pseudónimo….Don… » (Voici, disais-je, il me plaît beaucoup et j'ai d'ailleurs envoyé quelques chansons sous un pseudonyme … Don...) « DonQuijote 82 ? ! ? ! ? » « Ma no… Don… aspietta que non me recuerdo… » ( Mais non... Don... Attends que je m'en souvienne...) « Peu importe, Sainteté…. Nous sommes heureux de toute façon de vous avoir comme contributeur…. Mais…. » « Eccos....si que me gusta....però come dire...a volte sul sitio siete un po' biriquiños...con quel percuerso là, come se llama....CCG anticlerical...sitio escomunicado! Ma por Dios, Ricardo, si va bien que lo so que avete tante canciones pias y religiosas, pero....vabbè te perdono porque en fuendo siete bravos muchachos, però ora te ruego un favorcito que no me puedes refiutar. » (Voici... Sûr qu'il me plaît... cependant, comment dire … parfois sur votre site vous un peu taquins avec ce parcours, comment s'appelle-t-il... CCG anticlérical... site excommunié ! Mais par Dieu, Ricardo, heureusement que je sais que vous avez beaucoup de chansons pieuses et religieuses, pourtant... Allez, je te pardonne car au fond vous êtes de bons garçons, et pour le coup, je te demande une petite faveur que tu ne peux pas me refuser.) « Sainteté… Dites-moi… »
« Ecco, ho pensado que en el sitio ce estaría bien una bella canción veterotestamentária!”» (Voilà, j'ai pensé que sur ce site irait bien une chanson vétérotestamentaire) « Ah ! Une chanson… sur l'Ancien Testament ? » « Exacto. La verdad de Dios puede exprimirse anche por tramite de vuestro sitio!» (Exact. La vérité de Dieu peut s'exprimer aussi au travers de votre site !) « Je n'en doute pas, Sainteté… cependant… Moi, de chanson de l'Ancien Testament, j'en connais seulement une, et je ne sais pas si… » « Hablas de la Génesis de Francisco Gucini...? » ( Tu parles de la Genèse de Francesco Gucini?) « Sainteté… mais… comment connaissez-vous cette chanson ? … » « A dir la verdad no la conosco, ho solo trovato el título sull'Internet...pero el texto...» (À dire vrai, je ne la connais pas, j'ai seulement trouvé son titre sur Internet... mais le texte...)
« El texto, Sainteté, on le trouve partout… et même la chanson sur YouTube ! » « La verdad es que yo no me riesce muy bien de espippolar, fijuelo... Si metto 'Gucini' no me appare nada... » ( La vérité est que moi je ne m'en sors pas bien, mon fils... Si j'écris Gucini rien ne vient...) « Sainteté… si vous écrivez Gucini avec un seul « c », c'est forcé que rien ne vienne… On l'écrit avec deux « C »! » « Va bien, va bien...però yo soy viejo y enoltres tengo que governar la iglesia! Este es el favor que te ruego: potresti mettercela tu, que seis administrador, questa canción que no dubito es muy divota y santa? Tiene que serlo por fuerza, visto que su autor se llama Francisco lui también!”» (D'accord, d'accord... mais moi, je suis vieux et en outre, je dois gouverner l'église ! Voici la faveur que je te demande : pourrais-tu la mettre toi, qui es administrateur, cette chanson qui sans doute est très dévote et très sainte ? Je pense qu'elle doit forcément l'être, vu que son auteur s'appelle également Francisco lui aussi!) « Comment pourrais-je refuser ? (là, j'ai émis un léger ricanement satanique).
Non seulement je vais l'insérer, mais je veillerai même à faire une belle traduction en castillan ! » « Lo sapevo che en fuendo seis muy bueno de animo, fijuelo...! Y vista la importancia dogmática que esta canción debe haber, teniendo cuenta delle tue capacidades linguísticas, porque no la traduces también en los idiomas bíblicos?...” » (Je le savais qu'au fond, tu étais de bonne composition, mon fils !...Et vu l'importance dogmatique de cette chanson, tenant compte de tes capacités linguistiques, pourquoi tu ne la traduirais pas dans les langues bibliques?)« Sainteté… en latin et grec ancien, je pourrais essayer… mais traduire 'télévision' en hébreu biblique me semble un peu ardu… » « Yo soy seguro que ce la farais...Adios fijuelo y gracias! Attiendo la canción sul sitio con ansia...! » (Moi, je suis certain que tu y arriveras... Au revoir mon fils et merci ! J'attends la chanson sur le site avec impatience...!) Et il a raccroché. Que dire ? Il m'a fallu une petite minute pour remettre ; et le mieux est que ce distrait de Papa le meilleur des 3% des autres papes de la même bande, a oublié aussi de masquer le numéro de son portable.
Ainsi j'ai aussi le numéro du portable du Papa, que je vendrai au plus offrant (du genre la revue populaire « Ci Facciamo I Cazzi Vostri ») en me mettant à l'abri pour toute la vie. Entretemps, j'obéis volontiers à l'aimable demande du Souverain Pontife, et j'insère cette célèbre chanson de Francisco Gucini, qui parle justement de la Création du Monde. « Bereshìt triche Elohìm » et « hashamàyim veèt haèrets ». Puis, ce sera mes oignons de traduire « télévision » en hébreu biblique (en latin, on trouve), et même « petites boîtes de Simmenthal »… ; mais une promesse est une promesse. Pour l'instant, cependant, voilà le texte en italien, et Sa volonté soit ainsi faite ; cependant, à y repenser, ce Guccini-là en sait toujours plus que le diable. À moi c'est le Pape qui a téléphoné, d'accord, mais à lui directement, le Père Éternel. Ach so ! [R.V.]
de Riccardo Venturi
Pour comprendre cette page, il faut se reporter à un temps pas du tout lointain. J'étais là, dans mon candide petit lit (ô Dieu, vu mes dimensions, « petit lit » c'est façon de parler ; mais du reste, Guccini aussi n'est certes pas un gringalet), lorsque j'ai entendu sonner le téléphone, et j'ai répondu. « Ricardo ! »…
« Ah… ? » « Ricardo, éveille-toi, c'est Francesco ». Naturellement, j'ai pensé que c'était mon frère qui, notez-le, s'appelle Francesco ; Venturi Francesco, né à Florence le 6 octobre 1955 (comme frères, nous sommes maintenant tous les deux âgés). « Ah….es-tu à Sesto au boulot ? », je lui ai dit ; à dire vrai, j'avais remarqué dans sa voix un certain accent espagnol, mais je ne m'en étonne pas : ma belle-sœur, à savoir la légitime épouse de mon frère, est argentine de naissance (Viviani María Josefina Viviana, née à Buenos Aires le 13 mai 1957). « Ma… Ricardo, quizás tu es sbajato… Yo soy Francisco, el tu'papa ! » (Mais... Ricardo, c'est que tu te trompes... Je suis Francesco, ton pape!)
J'ai eu un instant de panique ; certes, je connaissais la passion du Souverain Pontife pour les téléphonades, mais jamais je ne me serais attendu à ce que Sa Sainteté téléphone précisément à moi, qui ne passe certainement pas pour un modèle de vertu chrétienne. « Sa… sainteté… ? » « Vraiment yo, Ricardo ! Tu' Santità ! » (Vraiment moi, Ricardo ! Toi, Sainteté!) Me reprenant de ma stupeur, je lui ai posé la question la plus logique à ce moment : à savoir comment le Pape Francesco avait-il décidé de me téléphoner. « Fijuelo », m'a-t-il répondu, « prima de todo escùsame por el disturbo, ma te llamo porque tu me faja un favor personal » (Mon fils, avant tout, excuse-moi pour le dérangement, mais je t'appelle pour que tu me fasses une faveur personnelle). « Une faveur personnelle, Sainteté ? Et laquelle ? »
« Eccos...a cuanto me resulta, tu seis uno de los administradores del sitio de las Canciones contra la Guerra, es verdad? » (Voici... Il me revient que tu es un des administrateurs du site des Chansons contre la Guerre, est-ce exact ? ») « Certainement, Sainteté… (là s'est allumé une espèce de petite lumière rouge pour signaler que j'avais battu le record de ma vie dans l'énonciation consécutive du mot « sainteté »)… mais comment pourrais-je vous rendre service ? » « Eccos, fijuelo, tienes que saber que yo viengo muy espesso a visitar el sitio, y me gusta parecho... » (Voici, mon fils, il faut que tu saches que je viens souvent visiter le site, qui me plaît beaucoup...) À ce moment, je n’en croyais pas mes oreilles ; le Pape qui vient sur les Ccg ? ! ? ! Putain… « Fijuelo….ce seis ? » (Mon fils... es-tu là?) « Oui… Saint…. J' y suis… » (Oh, dit Lucien l'âne en se roulant par terre de rire, on dirait Lagardère... Si tu ne viens pas à Venturi... Ou l'inverse, dit ce mécréant de Marco Valdo M.I.)
« Eccos, dicebo, me gusta parecho y ho también enviado algunas canciones con uno pseudónimo….Don… » (Voici, disais-je, il me plaît beaucoup et j'ai d'ailleurs envoyé quelques chansons sous un pseudonyme … Don...) « DonQuijote 82 ? ! ? ! ? » « Ma no… Don… aspietta que non me recuerdo… » ( Mais non... Don... Attends que je m'en souvienne...) « Peu importe, Sainteté…. Nous sommes heureux de toute façon de vous avoir comme contributeur…. Mais…. » « Eccos....si que me gusta....però come dire...a volte sul sitio siete un po' biriquiños...con quel percuerso là, come se llama....CCG anticlerical...sitio escomunicado! Ma por Dios, Ricardo, si va bien que lo so que avete tante canciones pias y religiosas, pero....vabbè te perdono porque en fuendo siete bravos muchachos, però ora te ruego un favorcito que no me puedes refiutar. » (Voici... Sûr qu'il me plaît... cependant, comment dire … parfois sur votre site vous un peu taquins avec ce parcours, comment s'appelle-t-il... CCG anticlérical... site excommunié ! Mais par Dieu, Ricardo, heureusement que je sais que vous avez beaucoup de chansons pieuses et religieuses, pourtant... Allez, je te pardonne car au fond vous êtes de bons garçons, et pour le coup, je te demande une petite faveur que tu ne peux pas me refuser.) « Sainteté… Dites-moi… »
« Ecco, ho pensado que en el sitio ce estaría bien una bella canción veterotestamentária!”» (Voilà, j'ai pensé que sur ce site irait bien une chanson vétérotestamentaire) « Ah ! Une chanson… sur l'Ancien Testament ? » « Exacto. La verdad de Dios puede exprimirse anche por tramite de vuestro sitio!» (Exact. La vérité de Dieu peut s'exprimer aussi au travers de votre site !) « Je n'en doute pas, Sainteté… cependant… Moi, de chanson de l'Ancien Testament, j'en connais seulement une, et je ne sais pas si… » « Hablas de la Génesis de Francisco Gucini...? » ( Tu parles de la Genèse de Francesco Gucini?) « Sainteté… mais… comment connaissez-vous cette chanson ? … » « A dir la verdad no la conosco, ho solo trovato el título sull'Internet...pero el texto...» (À dire vrai, je ne la connais pas, j'ai seulement trouvé son titre sur Internet... mais le texte...)
« El texto, Sainteté, on le trouve partout… et même la chanson sur YouTube ! » « La verdad es que yo no me riesce muy bien de espippolar, fijuelo... Si metto 'Gucini' no me appare nada... » ( La vérité est que moi je ne m'en sors pas bien, mon fils... Si j'écris Gucini rien ne vient...) « Sainteté… si vous écrivez Gucini avec un seul « c », c'est forcé que rien ne vienne… On l'écrit avec deux « C »! » « Va bien, va bien...però yo soy viejo y enoltres tengo que governar la iglesia! Este es el favor que te ruego: potresti mettercela tu, que seis administrador, questa canción que no dubito es muy divota y santa? Tiene que serlo por fuerza, visto que su autor se llama Francisco lui también!”» (D'accord, d'accord... mais moi, je suis vieux et en outre, je dois gouverner l'église ! Voici la faveur que je te demande : pourrais-tu la mettre toi, qui es administrateur, cette chanson qui sans doute est très dévote et très sainte ? Je pense qu'elle doit forcément l'être, vu que son auteur s'appelle également Francisco lui aussi!) « Comment pourrais-je refuser ? (là, j'ai émis un léger ricanement satanique).
Non seulement je vais l'insérer, mais je veillerai même à faire une belle traduction en castillan ! » « Lo sapevo che en fuendo seis muy bueno de animo, fijuelo...! Y vista la importancia dogmática que esta canción debe haber, teniendo cuenta delle tue capacidades linguísticas, porque no la traduces también en los idiomas bíblicos?...” » (Je le savais qu'au fond, tu étais de bonne composition, mon fils !...Et vu l'importance dogmatique de cette chanson, tenant compte de tes capacités linguistiques, pourquoi tu ne la traduirais pas dans les langues bibliques?)« Sainteté… en latin et grec ancien, je pourrais essayer… mais traduire 'télévision' en hébreu biblique me semble un peu ardu… » « Yo soy seguro que ce la farais...Adios fijuelo y gracias! Attiendo la canción sul sitio con ansia...! » (Moi, je suis certain que tu y arriveras... Au revoir mon fils et merci ! J'attends la chanson sur le site avec impatience...!) Et il a raccroché. Que dire ? Il m'a fallu une petite minute pour remettre ; et le mieux est que ce distrait de Papa le meilleur des 3% des autres papes de la même bande, a oublié aussi de masquer le numéro de son portable.
Ainsi j'ai aussi le numéro du portable du Papa, que je vendrai au plus offrant (du genre la revue populaire « Ci Facciamo I Cazzi Vostri ») en me mettant à l'abri pour toute la vie. Entretemps, j'obéis volontiers à l'aimable demande du Souverain Pontife, et j'insère cette célèbre chanson de Francisco Gucini, qui parle justement de la Création du Monde. « Bereshìt triche Elohìm » et « hashamàyim veèt haèrets ». Puis, ce sera mes oignons de traduire « télévision » en hébreu biblique (en latin, on trouve), et même « petites boîtes de Simmenthal »… ; mais une promesse est une promesse. Pour l'instant, cependant, voilà le texte en italien, et Sa volonté soit ainsi faite ; cependant, à y repenser, ce Guccini-là en sait toujours plus que le diable. À moi c'est le Pape qui a téléphoné, d'accord, mais à lui directement, le Père Éternel. Ach so ! [R.V.]
LA GENÈSE
Une chanson beaucoup plus… plus… sérieuse et plus engagée, j'oserais dire très engagée ; une chanson qui m'a été inspirée… ça ne m'arrive pas souvent, cependant cette chanson m'a été inspirée directement d'en Haut.
J'étais là, dans mon candide petit lit, et j'ai entendu une voix qui disait : « Francesco ! » Je dis : « Quoi…, qui c'est ? » Je dis « Ohé ? » Elle dit… « réveille-toi, je suis ton Dieu ». Et alors ainsi, de cette façon sollicité, j'ai pensé …… faire un opéra colossal et mettre en musique l'Ancien Testament. Pour l'instant, j'ai réussi à faire seulement la Genèse… qui est la vraie histoire de la création du monde.
Pour comprendre notre histoire
Il faut se reporter à un temps lointain.
Il y avait un vieux à la barbe blanche
Lui, sa barbe et le reste étaient pleins de rien
Vous comprendrez aisément
Que tout seul, ce vieux devait s'ennuyer
Il faut ajouter qu'inexplicablement
Personne n'avait inventé la télé.
« Be', pas grave », pensa le vieillard
« Un de ces jours, je vais le faire.
Cela semble impossible, mais modestie à part
Pour ce genre d'affaire, Dieu sait y faire. »
Dixit. Puis, il toucha un fil dénudé
Il fut secoué et se mit à gronder.
Pour la télé, c'était râpé
Mais l'Univers venait d'être créé !
« Comme je suis bon à tout faire
Je t'ai créé l'Univers !
Il ne me semble pas mal
Je suis vraiment un type génial !
Silence Lucifer, ne ne me fais pas d'ombre !
Ne jette pas toujours le doute !
Eh bien oui, je l'admets, ce sera un peu sombre
Mais ne dis plus qu'on n'y voit goutte !
« Ce sont des gros mots que je ne supporte pas ! » dit le vieillard à Lucifer, « et puis, s'il y a une chose que je ne peux pas supporter, ce sont les critiques ; fais-le toi-même l'Univers, si tu en es capable ! dit le vieux qui était de Modène par sa mère. « Je parle clair : pain au pain, au vin au vin, et même, vin saint au vin saint. Je suis bon et brave mais s'ils me collent cinq siècles, je t'envoie en enfer aussi vrai que je suis Dieu ! »
Puis survolant les marais stagnants
Et les mers de cet univers méconnu
Alors qu'il se pensait soi-même pensant
Il se sentit un peu perdu, au milieu de ce noir.
Il heurta des jambes un amoncellement
Puis, une tragique chute un soir
Sur l'Himalaya lui claqua les ligaments.
Le coup lui fit quand même un peu mal.
Il fit crouler un gigantesque continent
En l'effleurant de sa sandale
Il fut content qu'il n'y eut pas encore de gens
Qui lui auraient reproché ce mouvement.
Quand le noir le mit sous pression
Il dit tendant le bras droit
« Diable d'ange, tu avais raison !
Qu'on installe une centrale, que la lumière soit !
Commutateurs, transformateurs
Barrages hydro-électriques et isolateurs
Turbines, dynamos et transistors
Pour mille installations de projecteurs
Aubes et boréales aurores
Jours, crépuscules, tropiques, équateur
Faites ça bien, je ne regarde pas aux frais
À la fin du mois, je règle vite fait! »
Lucifer, toi, tu n'a pas à savoir comment je m'en sors à la fin du mois. Mais quelle corruption ? Une main lave l'autre, comme on dit ; tu voudrais que dans ma position, je ne connaisse personne ? Cependant entretemps, les gars, allez y doucement car la facture, c'est à moi qu'on l'apporte. Vous m'avez laissé la lumière allumée au pôle six mois, six mois, si, six mois ! Heureusement, il y faisait froid ! Les surgelés, je dois bien les garder quelque part. Maintenant tenez-vous la éteinte six mois comme… et puis ces gars-là, comment on les appelle ces gamins qui vont avec cette chose… l'auréole, on l'appelle ? Non non, pas-m pies menga, non non non, garçons, ces choses là… je vous invente le péché d'orgueil et je vous coince tous ah, maintenant, je vous le dis… Il faut les gagner… vous, à part le fait que vous ne m'adorez pas assez. Non non non… Lucifer… c'est inutile que tu t'excuses : adorer signifie ne jamais dire : « Ça me déplaît » ! Tiens le toi pour dit !
Vous, voilà, je vous donne… Tous les dix actes d'adoration, je vous donne un bon ; tous les dix bons, vous envoyez la carte comme le 6 janvier (Ah, oui ! C'est la Beffana... Une vraie laide celle-là... le pendant féminin du père Fouettard, dit l'âne Lucien d'un air subtil)… parce que j'ai… puis j'ai une tout autre idée en tête, pour le m… faisons l'Auréolissime, c'est une fête qui me semble très belle… Plutôt Lucifer, ne fais pas semblant… Viens ici, mon garçon. Comme il est… on m'a dit que tu as imprimé un livre : le petit livre rouge de tes pensées… oh, la belle chose : le petit livre rouge des pensées de Lucifer. Les gars, ça me plaît… mais qu'est-ce que ça veut dire de gauche, de gauche… Ne suis-je pas social-démocrate moi aussi ? En avant au centre contre les extrémismes opposés ! Ah, mais… Non non, nous n'y sommes pas, pas du tout. Ici, d'abord, s'il y a un qui peut penser, c'est moi… et ne charriez pas mon fils, ce baba, avec tous les sacrifices que j'ai faits ; pour moi, il finira mal. Ah me, me a tal deg, finisce male. Et attention toi et lui, j'ai des solutions pour vous qui ne vous plairont pas, par Dieu. Et ne me regardez pas de travers car ici par Dieu, je dis ce que je veux, quand et comme il me semble ! »
La lumière faite, on y vit plus clair
Une boule tournait dans l'éther.
Il pensa, elle est bien étrange celle-là
Et secouant la tête, qui ne fait rien, ne se trompe pas.
Lucifer rit en clignant des yeux,
Quand lui et les anges furent entre eux.
« Regardez quelle affaire ! On voit qu'il est vieux !
Il lui a fait les pôles tout écrasés ! »
« Pour remplir ce beau décor
Je veux y mettre un tas de plantes.
Allez, Lucifer, fais un effort
Outils, graines, engrais, fientes
Je veux un jardin plein d'arbres tropicaux
Et je le veux peupler d'animaux !
Mais que fait ce chien que j'ai à peine conçu ?
Quel Judas ! Il m'a mordu !
Plutôt, faites-le voir par un vétérinaire, je ne voudrais pas avoir déjà créé la rage… Qu'est-ce que je n'ai pas encore créé ? Je le savais : l'homme , je ne l'ai pas créé ! Merci, vous me faites toujours faire tout, c'est toujours à moi de faire. Ici, s'il n'y a pas moi pour penser à tout...D'accord, personne n'est parfait...Si, je le sais que je suis l'Être très parfait, Créateur et Seigneur. Merci ! Maintenant, je te transforme en serpent comme ça tu apprendras, rampe donc ! Ouste ! » Et ils rapportèrent au vieux ce qu'il en restait : il y avait… un peu de fromage, deux petites boîtes de Simmenthal… Il les rangea et puis…
Il prit un peu d'argile dans un pot
Il fit la chair, il fit les os
Il cracha dessus, il y eut un grand bruit
Et voilà, l'homme est né ainsi.
C'était un vendredi 13 de l'an zéro du Paradis !
Une chanson beaucoup plus… plus… sérieuse et plus engagée, j'oserais dire très engagée ; une chanson qui m'a été inspirée… ça ne m'arrive pas souvent, cependant cette chanson m'a été inspirée directement d'en Haut.
J'étais là, dans mon candide petit lit, et j'ai entendu une voix qui disait : « Francesco ! » Je dis : « Quoi…, qui c'est ? » Je dis « Ohé ? » Elle dit… « réveille-toi, je suis ton Dieu ». Et alors ainsi, de cette façon sollicité, j'ai pensé …… faire un opéra colossal et mettre en musique l'Ancien Testament. Pour l'instant, j'ai réussi à faire seulement la Genèse… qui est la vraie histoire de la création du monde.
Pour comprendre notre histoire
Il faut se reporter à un temps lointain.
Il y avait un vieux à la barbe blanche
Lui, sa barbe et le reste étaient pleins de rien
Vous comprendrez aisément
Que tout seul, ce vieux devait s'ennuyer
Il faut ajouter qu'inexplicablement
Personne n'avait inventé la télé.
« Be', pas grave », pensa le vieillard
« Un de ces jours, je vais le faire.
Cela semble impossible, mais modestie à part
Pour ce genre d'affaire, Dieu sait y faire. »
Dixit. Puis, il toucha un fil dénudé
Il fut secoué et se mit à gronder.
Pour la télé, c'était râpé
Mais l'Univers venait d'être créé !
« Comme je suis bon à tout faire
Je t'ai créé l'Univers !
Il ne me semble pas mal
Je suis vraiment un type génial !
Silence Lucifer, ne ne me fais pas d'ombre !
Ne jette pas toujours le doute !
Eh bien oui, je l'admets, ce sera un peu sombre
Mais ne dis plus qu'on n'y voit goutte !
« Ce sont des gros mots que je ne supporte pas ! » dit le vieillard à Lucifer, « et puis, s'il y a une chose que je ne peux pas supporter, ce sont les critiques ; fais-le toi-même l'Univers, si tu en es capable ! dit le vieux qui était de Modène par sa mère. « Je parle clair : pain au pain, au vin au vin, et même, vin saint au vin saint. Je suis bon et brave mais s'ils me collent cinq siècles, je t'envoie en enfer aussi vrai que je suis Dieu ! »
Puis survolant les marais stagnants
Et les mers de cet univers méconnu
Alors qu'il se pensait soi-même pensant
Il se sentit un peu perdu, au milieu de ce noir.
Il heurta des jambes un amoncellement
Puis, une tragique chute un soir
Sur l'Himalaya lui claqua les ligaments.
Le coup lui fit quand même un peu mal.
Il fit crouler un gigantesque continent
En l'effleurant de sa sandale
Il fut content qu'il n'y eut pas encore de gens
Qui lui auraient reproché ce mouvement.
Quand le noir le mit sous pression
Il dit tendant le bras droit
« Diable d'ange, tu avais raison !
Qu'on installe une centrale, que la lumière soit !
Commutateurs, transformateurs
Barrages hydro-électriques et isolateurs
Turbines, dynamos et transistors
Pour mille installations de projecteurs
Aubes et boréales aurores
Jours, crépuscules, tropiques, équateur
Faites ça bien, je ne regarde pas aux frais
À la fin du mois, je règle vite fait! »
Lucifer, toi, tu n'a pas à savoir comment je m'en sors à la fin du mois. Mais quelle corruption ? Une main lave l'autre, comme on dit ; tu voudrais que dans ma position, je ne connaisse personne ? Cependant entretemps, les gars, allez y doucement car la facture, c'est à moi qu'on l'apporte. Vous m'avez laissé la lumière allumée au pôle six mois, six mois, si, six mois ! Heureusement, il y faisait froid ! Les surgelés, je dois bien les garder quelque part. Maintenant tenez-vous la éteinte six mois comme… et puis ces gars-là, comment on les appelle ces gamins qui vont avec cette chose… l'auréole, on l'appelle ? Non non, pas-m pies menga, non non non, garçons, ces choses là… je vous invente le péché d'orgueil et je vous coince tous ah, maintenant, je vous le dis… Il faut les gagner… vous, à part le fait que vous ne m'adorez pas assez. Non non non… Lucifer… c'est inutile que tu t'excuses : adorer signifie ne jamais dire : « Ça me déplaît » ! Tiens le toi pour dit !
Vous, voilà, je vous donne… Tous les dix actes d'adoration, je vous donne un bon ; tous les dix bons, vous envoyez la carte comme le 6 janvier (Ah, oui ! C'est la Beffana... Une vraie laide celle-là... le pendant féminin du père Fouettard, dit l'âne Lucien d'un air subtil)… parce que j'ai… puis j'ai une tout autre idée en tête, pour le m… faisons l'Auréolissime, c'est une fête qui me semble très belle… Plutôt Lucifer, ne fais pas semblant… Viens ici, mon garçon. Comme il est… on m'a dit que tu as imprimé un livre : le petit livre rouge de tes pensées… oh, la belle chose : le petit livre rouge des pensées de Lucifer. Les gars, ça me plaît… mais qu'est-ce que ça veut dire de gauche, de gauche… Ne suis-je pas social-démocrate moi aussi ? En avant au centre contre les extrémismes opposés ! Ah, mais… Non non, nous n'y sommes pas, pas du tout. Ici, d'abord, s'il y a un qui peut penser, c'est moi… et ne charriez pas mon fils, ce baba, avec tous les sacrifices que j'ai faits ; pour moi, il finira mal. Ah me, me a tal deg, finisce male. Et attention toi et lui, j'ai des solutions pour vous qui ne vous plairont pas, par Dieu. Et ne me regardez pas de travers car ici par Dieu, je dis ce que je veux, quand et comme il me semble ! »
La lumière faite, on y vit plus clair
Une boule tournait dans l'éther.
Il pensa, elle est bien étrange celle-là
Et secouant la tête, qui ne fait rien, ne se trompe pas.
Lucifer rit en clignant des yeux,
Quand lui et les anges furent entre eux.
« Regardez quelle affaire ! On voit qu'il est vieux !
Il lui a fait les pôles tout écrasés ! »
« Pour remplir ce beau décor
Je veux y mettre un tas de plantes.
Allez, Lucifer, fais un effort
Outils, graines, engrais, fientes
Je veux un jardin plein d'arbres tropicaux
Et je le veux peupler d'animaux !
Mais que fait ce chien que j'ai à peine conçu ?
Quel Judas ! Il m'a mordu !
Plutôt, faites-le voir par un vétérinaire, je ne voudrais pas avoir déjà créé la rage… Qu'est-ce que je n'ai pas encore créé ? Je le savais : l'homme , je ne l'ai pas créé ! Merci, vous me faites toujours faire tout, c'est toujours à moi de faire. Ici, s'il n'y a pas moi pour penser à tout...D'accord, personne n'est parfait...Si, je le sais que je suis l'Être très parfait, Créateur et Seigneur. Merci ! Maintenant, je te transforme en serpent comme ça tu apprendras, rampe donc ! Ouste ! » Et ils rapportèrent au vieux ce qu'il en restait : il y avait… un peu de fromage, deux petites boîtes de Simmenthal… Il les rangea et puis…
Il prit un peu d'argile dans un pot
Il fit la chair, il fit les os
Il cracha dessus, il y eut un grand bruit
Et voilà, l'homme est né ainsi.
C'était un vendredi 13 de l'an zéro du Paradis !
envoyé par Marco Valdo M.I. - 14/2/2014 - 11:14
Me so' scompisciato de' risate...e il mio lettino non è più candido come il tuo. È tutta colpa di Riccardo! Vi metto tutti in guardia, non leggete, non ascoltate, stacate collegamento internet...altrimenti farete la stessa fine!
krzyś - 13/2/2014 - 20:54
Francamente preferisco
https://www.youtube.com/watch?v=4qc3-ZI0eqY
oppure questa
https://www.youtube.com/watch?v=ckvKmLhMsUw
https://www.youtube.com/watch?v=4qc3-ZI0eqY
oppure questa
https://www.youtube.com/watch?v=ckvKmLhMsUw
krzyś - 14/2/2014 - 02:25
Vous m'étonnez, Marco Valdo et Lucien, chaque fois que vous vous mettez à traduire kekchos' que j'ai écrit dans mes langages tout à fait endophasiques. Je pense que vous vous êtes specialisés comme traducteurs du "Venturien", un idiome particulièrement bizarre que l'on parle sur la planète d'Isô Lotthô. En tout cas, j'aimerais vous faire seulement une petite remarque sur un mot très "isôlotthien" (ou Venturien) que vous n'avez peut-être pas bien compris: il s'agit d' "espippolar" ( = "spippolare").
En isôlotthien, un "pìppolo" est n'importe quelle (petite) chose qu'on peut toucher du doigt; par exemple, le bouton d'un interrupteur ("spingi/tira qui' pìppolo e accendi la luce"), ou la touche d'un clavier d'ordinateur: "ci so' troppi pìppoli su 'sta tastiera". D'où le verbe "spippolare" = taper sur les touches d'un clavier, et, plus particulièrement, "utiliser un ordinateur", "aller sur l'Internet".
Salut et merci !!!
En isôlotthien, un "pìppolo" est n'importe quelle (petite) chose qu'on peut toucher du doigt; par exemple, le bouton d'un interrupteur ("spingi/tira qui' pìppolo e accendi la luce"), ou la touche d'un clavier d'ordinateur: "ci so' troppi pìppoli su 'sta tastiera". D'où le verbe "spippolare" = taper sur les touches d'un clavier, et, plus particulièrement, "utiliser un ordinateur", "aller sur l'Internet".
Salut et merci !!!
Riccardo Venturi (il Ventu) - 14/2/2014 - 11:55
Carissimo Ventu,
Merci des compliments.
Mais comment ferait-on dans les CCG, si on ne s'adaptait pas aux langues les plus étranges. Surtout moi, qui ne pratique que le français... Une rude école, certes... En ce qui concerne l'"isôlotthien" (ou Venturien), comme pour le reste, je ne le traduis pas, j'en fais une version... Un peu comme un peintre referait l'image qu'il a devant lui... ou comme un enfant s'efforce de reproduire le langage qui l'environne... Comment dire : je réécris ce que je vois en français... En somme, ce qu'on peut lire sous ma plume, c'est un « à peu près ça » ou l'histoire racontée par un autre conteur. Elle est donc forcément la même et une autre, en même temps.
Il suffit de lire ma « traduction » du texte de Guccini... C'est ça et ce n'est pas ça... Mais c'est ça quand même... Que dire de celles d'Ilse Weber, de Tucholsky, de Kästner ou de Neruda ou de Parra, etc...
Donc, le sens d'espippolare ou spippolare ne m'avait pas du tout échappé et j'avais longtemps hésité à lui trouver un équivalent français... Il me semblait que la formulation finalement retenue « je ne m'en sors pas bien » a le mérite d'être l'expression normale qu'utiliserait – dans ce cas – une personne âgée confrontée à une recherche sur Internet et qui exprimerait son besoin d'une aide... Par ailleurs, il me paraissait aussi que jouer du clavier, tapoter, surfer et même, spipeuliser... auraient été en quelque sorte trop « banals » et d'une langue trop commune ou trop « à la mode »... Les vieux manient difficilement le langage « in ». C'est cette nuance-là que j'avais rendue... Ironie en moins ou en plus...
Par contre, j'étais moins à l'aise avec les bouts de phrase en « modénois », « modenais », « modénien »... La parade fut de ne pas traduire du tout... Ce qui est aussi une solution.
Mais Dieu reconnaîtra les siens (de mots justes).
Cordial
Marco Valdo M.I.
Merci des compliments.
Mais comment ferait-on dans les CCG, si on ne s'adaptait pas aux langues les plus étranges. Surtout moi, qui ne pratique que le français... Une rude école, certes... En ce qui concerne l'"isôlotthien" (ou Venturien), comme pour le reste, je ne le traduis pas, j'en fais une version... Un peu comme un peintre referait l'image qu'il a devant lui... ou comme un enfant s'efforce de reproduire le langage qui l'environne... Comment dire : je réécris ce que je vois en français... En somme, ce qu'on peut lire sous ma plume, c'est un « à peu près ça » ou l'histoire racontée par un autre conteur. Elle est donc forcément la même et une autre, en même temps.
Il suffit de lire ma « traduction » du texte de Guccini... C'est ça et ce n'est pas ça... Mais c'est ça quand même... Que dire de celles d'Ilse Weber, de Tucholsky, de Kästner ou de Neruda ou de Parra, etc...
Donc, le sens d'espippolare ou spippolare ne m'avait pas du tout échappé et j'avais longtemps hésité à lui trouver un équivalent français... Il me semblait que la formulation finalement retenue « je ne m'en sors pas bien » a le mérite d'être l'expression normale qu'utiliserait – dans ce cas – une personne âgée confrontée à une recherche sur Internet et qui exprimerait son besoin d'une aide... Par ailleurs, il me paraissait aussi que jouer du clavier, tapoter, surfer et même, spipeuliser... auraient été en quelque sorte trop « banals » et d'une langue trop commune ou trop « à la mode »... Les vieux manient difficilement le langage « in ». C'est cette nuance-là que j'avais rendue... Ironie en moins ou en plus...
Par contre, j'étais moins à l'aise avec les bouts de phrase en « modénois », « modenais », « modénien »... La parade fut de ne pas traduire du tout... Ce qui est aussi une solution.
Mais Dieu reconnaîtra les siens (de mots justes).
Cordial
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. - 14/2/2014 - 12:42
"La Genesi" all'Osteria delle Dame
La Genesi
Guccini dal vivo all'Osteria delle Dame
(con alcune parti del testo molto diverse)
"L'altra sera ho avuto una visione...
Avevo mangiato i krapfen, che sono di una pesantezza inenarrabile, ???
E ho avuto una visione... andato a letto, dopo cinque minuti che ero addormentato sento dire: "Francesco!" "ghhhh!" dico "Chi è?" Dice: "sono il tuo Dio!" Dico "De Andrè, smettila di fare lo stronzo!"
E in realtà... in realtà era proprio lui, eh... cioè lui dico lassù, non quell'altro là... Cioè, sono ancora separati, come attività!...."
La Genesi
Guccini dal vivo all'Osteria delle Dame
(con alcune parti del testo molto diverse)
"L'altra sera ho avuto una visione...
Avevo mangiato i krapfen, che sono di una pesantezza inenarrabile, ???
E ho avuto una visione... andato a letto, dopo cinque minuti che ero addormentato sento dire: "Francesco!" "ghhhh!" dico "Chi è?" Dice: "sono il tuo Dio!" Dico "De Andrè, smettila di fare lo stronzo!"
E in realtà... in realtà era proprio lui, eh... cioè lui dico lassù, non quell'altro là... Cioè, sono ancora separati, come attività!...."
Riccardo Venturi - 21/1/2018 - 13:05
in effetti non ci avevo pensato ma La Genesi è una presa per i fondelli de "La Buona Novella". Se De André aveva messo in musica il Nuovo Testamento a Guccini non poteva che toccare l'Antico Testamento...
Lorenzo - 21/1/2018 - 21:07
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[1973]
Testo e musica di Francesco Guccini
Album: Opera Buffa
Letra y música de Francisco Gucini
Album: Opera Buffa
Composuit et harmonizavit Franciscus Guccini
E phonodisco "Opera Buffa" appellato traximus
di Riccardo Venturi
Per capire questa nostra pagina, bisogna farsi ad un tempo tutt'altro che remoto. Ero lì, nel mio candido lettino (oddio, viste le mie dimensioni, “lettino” si fa per dire; ma del resto anche Guccini non è certo un mingherlino), quando ho sentito squillare il telefono, e ho risposto. “Ricardo!”... “Eh...?” “Ricardo, svégliati, sono Francesco”. Naturalmente ho pensato che fosse mio fratello che, per l'appunto, si chiama Francesco; Venturi Francesco, nato a Firenze il 6 ottobre 1955 (come fratelli, siamo oramai tutti e due attempati). “Ah....sei a Sesto a lavorare?”, gli ho detto; a dire il vero avevo notato nella sua voce una certa inflessione spagnola, ma non me ne stupisco: mia cognata, vale a dire la legittima sposa di mio fratello, è argentina di nascita (Viviani María Josefina Viviana, nata a Buenos Aires il 13 maggio 1957). “Ma...Ricardo, quizás te sei sbajato...Yo soy Francisco, el tu' papa!” Ho avuto un momento di sbandamento; certamente sapevo della passione del Sommo Pontefice per le telefonate, ma mai mi sarei aspettato che Sua Santità telefonasse proprio a me, che non passo certamente per un modello di cristiana virtù. “Sa...santità...?” “Proprio yo, Ricardo! Tu' Santità!” Ripresomi un attimo dallo stupore, gli ho fatto la domanda più logica in quel momento; vale a dire come mai Papa Francesco avesse deciso di farmi una telefonata. “Fijuelo”, mi ha risposto, “prima de todo escùsame por el disturbo, ma te llamo porque tu me faja un favor personal”. “Un favore personale, Santità? E quale mai?” “Eccos...a cuanto me resulta, tu seis uno de los administradores del sitio de las Canciones contra la Guerra, es verdad?” “Certamente, Santità... (al che si è accesa una specie di lucina rossa per segnalare che avevo battuto il record della mia vita nella pronuncia consecutiva della parola “santità”)... ma come potrei servirLa?” “Eccos, fijuelo, tienes que saber que yo viengo muy espesso a visitar el sitio, y me gusta parecho...” In quel momento non stavo sentendo nulla; il Papa che viene sulle Cicciggì?!?! Opporc... “Fijuelo....ce seis?” “Sì...Sant....ci sono...” “Eccos, dicebo, me gusta parecho y ho también enviado algunas canciones con uno pseudónimo....Don...” “DonQuijote 82?!?!?” “Ma no...Don...aspietta que no me recuerdo...” “Non importa, Santità....siamo felici comunque di averLa come contributore....ma....” “Eccos....si que me gusta....però come dire...a volte sul sitio siete un po' biriquiños...con quel percuerso là, come se llama....CCG anticlerical...sitio escomunicado! Ma por Dios, Ricardo, si va bien que lo so que avete tante canciones pias y religiosas, pero....vabbè te perdono porque en fuendo siete bravos muchachos, però ora te ruego un favorcito que no me puedes refiutar.” “Santità...prego mi dica...” “Ecco, ho pensado que en el sitio ce estaría bien una bella canción veterotestamentária!” “Ah! Una canzone...sull'Antico Testamento?” “Exacto. La verdad de Dios puede exprimirse anche por tramite de vuestro sitio!” “Non ne dubito, Santità...pero...io di canzoni veterotestamentarie ne conosco soltanto una, e non so se...” “Hablas de la Génesis de Francisco Gucini...?” “Santità...ma...come fa a conoscere quella canzone?...” “A dir la verdad no la conosco, ho solo trovato el título sull'Internet...pero el texto...” “El texto, Santità, si trova ovunque...e anche la canzone su YouTube!” “La verdad es que yo no me riesce muy bien de espippolar, fijuelo...Si metto 'Gucini' no me appare nada...” “Santità...se mette 'Gucini' con una 'c' sola non le appare nulla per forza...si scrive con due 'c'!” “Va bien, va bien...però yo soy viejo y enoltres tengo que governar la iglesia! Este es el favor que te ruego: potresti mettercela tu, que seis administrador, questa canción que no dubito es muy divota y santa? Tiene que serlo por fuerza, visto que su autor se llama Francisco lui también!” “Come potrei rifiutare? (al che ho avuto un lieve ghigno satanico) Non soltanto gliela metto, ma guarderò anche di fare una bella traduzione in castigliano!” “Lo sapevo che en fuendo seis muy bueno de animo, fijuelo...! Y vista la importancia dogmática que esta canción debe haber, teniendo cuenta delle tue capacidades linguísticas, porque no la traduces también en los idiomas bíblicos?...” “Santità... in latino e greco antico potrei anche provarci...ma tradurre 'televisione' in ebraico biblico mi sembra un po' arduo...” “Yo soy seguro que ce la farais...Adios fijuelo y gracias! Attiendo la canción sul sitio con ansia...!” E ha attaccato. Che dire? Ci ho messo qualche minutino per riprendermi; e il bello gli è che quello sbadato del Papa più buono del 3% degli altri papi della stessa fascia, ha dimenticato pure di anonimizzarsi il numero del cellulare. Così ci ho pure il numero del telefonino del Papa, che senz'altro venderò al miglior offerente (tipo la popolare rivista “Ci Facciamo I Cazzi Vostri”) mettendomi a posto per tutta la vita. Nel frattempo ottempero volentieri alla gentile richiesta del Sommo Pontefice, e inserisco questa famosa canzone di Francisco Gucini, la quale parla appunto della Creazione del Mondo. Bereshìt barà Elohìm et hashamàyim veèt haèrets. Poi saranno cavoli miei su come tradurre “televisione” in ebraico biblico (in latino c'è), e anche "scatolette di Simmenthal"...; ma una promessa è una promessa. Per ora, però, ecco il testo in italiano, e sia fatta la Sua volontà; però, a ripensarci, quel Guccini là ne sa sempre una più del diavolo. A me ha telefonato il Papa, d'accordo, ma a lui direttamente il Padreterno. Ach so!