Never until the mankind making
Bird beast and flower
Fathering and all humbling darkness
Tells with silence the last light breaking
And the still hour
Is come of the sea tumbling in harness
And I must enter again the round
Zion of the water bead
And the synagogue of the ear of corn
Shall I let pray the shadow of a sound
Or sow my salt seed
In the least valley of sackcloth to mourn
The majesty and burning of the child's death.
I shall not murder
The mankind of her going with a grave truth
Nor blaspheme down the stations of the breath
With any further
Elegy of innocence and youth.
Deep with the first dead lies London's daughter,
Robed in the long friends,
The grains beyond age, the dark veins of her mother,
Secret by the unmourning water
Of the riding Thames.
After the first death, there is no other.
Bird beast and flower
Fathering and all humbling darkness
Tells with silence the last light breaking
And the still hour
Is come of the sea tumbling in harness
And I must enter again the round
Zion of the water bead
And the synagogue of the ear of corn
Shall I let pray the shadow of a sound
Or sow my salt seed
In the least valley of sackcloth to mourn
The majesty and burning of the child's death.
I shall not murder
The mankind of her going with a grave truth
Nor blaspheme down the stations of the breath
With any further
Elegy of innocence and youth.
Deep with the first dead lies London's daughter,
Robed in the long friends,
The grains beyond age, the dark veins of her mother,
Secret by the unmourning water
Of the riding Thames.
After the first death, there is no other.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/1/20 - 11:11
Language: Italian
RIFIUTO DI PIANGERE LA MORTE, IN UN INCENDIO, DI UNA BAMBINA A LONDRA
Mai finché il genere umano che fa
Uccello bestia e fiore
Che genera figli e tutta l’oscurità umiliante
Dirà col silenzio l’ultima luce che irrompe
E finché l’ora immobile
È giunta dal mare in tumulto imbrigliato
E mi tocca ancora entrare nella rotonda
Sion della spuma dell’acqua
E nella sinagoga della pannocchia di granturco
Devo permettere che si preghi l’ombra di un suono
O che si semini il mio granello di sale
Nella più piccola delle valli in tela di sacco per piangere
La maestà e l’ardere della morte della bambina?
Non ucciderò
L’umanità della sua dipartita con una verità mortalmente seria
Né bestemmierò per le stazioni del respiro
Con l’ennesima
Elegia di innocenza e gioventù.
Profonda giace con i primi morti la figlia di Londra,
avvolta negli amici di lunga data,
con i chicchi di grano oltre tempo, le vene scure di sua madre,
mistero dell’acqua non in lutto
del Tamigi scalpitante.
Dopo la prima morte non ce n’è un’altra.
Mai finché il genere umano che fa
Uccello bestia e fiore
Che genera figli e tutta l’oscurità umiliante
Dirà col silenzio l’ultima luce che irrompe
E finché l’ora immobile
È giunta dal mare in tumulto imbrigliato
E mi tocca ancora entrare nella rotonda
Sion della spuma dell’acqua
E nella sinagoga della pannocchia di granturco
Devo permettere che si preghi l’ombra di un suono
O che si semini il mio granello di sale
Nella più piccola delle valli in tela di sacco per piangere
La maestà e l’ardere della morte della bambina?
Non ucciderò
L’umanità della sua dipartita con una verità mortalmente seria
Né bestemmierò per le stazioni del respiro
Con l’ennesima
Elegia di innocenza e gioventù.
Profonda giace con i primi morti la figlia di Londra,
avvolta negli amici di lunga data,
con i chicchi di grano oltre tempo, le vene scure di sua madre,
mistero dell’acqua non in lutto
del Tamigi scalpitante.
Dopo la prima morte non ce n’è un’altra.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/1/20 - 11:12
Language: Italian
Traduzione italiana di Gaetano Zenga
RIFIUTO A PIANGERE LA MORTE TRA LE FIAMME DI UNA BAMBINA DI LONDRA
Mai, finché il buio che la specie umana
Uccelli bestie e fiori
Genera e tutto umilia non racconti
Con il silenzio l’ultima luce apparsa
E l’ora della quiete
Sarà giunta dal mare che cadrà imbrigliato
E io dovrò rientrare nella sferica
Gerusalemme della perla d’acqua
E nella sinagoga della spiga di grano,
Mai lascerò pregare l’ombra d’un suono o spargere
Il mio seme salato
Nella minima valle d’un saio per piangere
La maestà e le fiamme della morte di questa bambina.
Io non massacrerò
L’umanità della sua fine con una grave verità
Né starò a bestemmiare la via crucis del fiato
Con un’altra
Elegia d’innocenza e giovinezza.
Giù, con i primi morti, giace la figlia di Londra,
Dei lunghi amici rivestita,
I grani senza età, le oscure vene di sua madre,
Segreta presso l’acqua che non piange
Del galoppante Tamigi.
Dopo la prima morte, non ce ne sono altre
Mai, finché il buio che la specie umana
Uccelli bestie e fiori
Genera e tutto umilia non racconti
Con il silenzio l’ultima luce apparsa
E l’ora della quiete
Sarà giunta dal mare che cadrà imbrigliato
E io dovrò rientrare nella sferica
Gerusalemme della perla d’acqua
E nella sinagoga della spiga di grano,
Mai lascerò pregare l’ombra d’un suono o spargere
Il mio seme salato
Nella minima valle d’un saio per piangere
La maestà e le fiamme della morte di questa bambina.
Io non massacrerò
L’umanità della sua fine con una grave verità
Né starò a bestemmiare la via crucis del fiato
Con un’altra
Elegia d’innocenza e giovinezza.
Giù, con i primi morti, giace la figlia di Londra,
Dei lunghi amici rivestita,
I grani senza età, le oscure vene di sua madre,
Segreta presso l’acqua che non piange
Del galoppante Tamigi.
Dopo la prima morte, non ce ne sono altre
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/1/20 - 11:21
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Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore inglese Daniel Jones ma anche dal nostro Alessandro Mengali (Compagnia Yaleed) e dalla band Allyoucanbeat.