The hand that signed the paper felled a city;
Five sovereign fingers taxed the breath,
Doubled the globe of dead and halved a country;
These five kings did a king to death.
The mighty hand leads to a sloping shoulder,
The fingers' joints are cramped with chalk;
A goose's quill has put an end to murder
That put an end to talk.
The hand that signed the treaty bred a fever,
And famine grew, and locusts came;
Great is the hand that holds dominion over
Man by a scribbled name.
The five kings count the dead but do not soften
The crusted wound nor stroke the brow;
A hand rules pity as a hand rules heaven;
Hands have no tears to flow.
Five sovereign fingers taxed the breath,
Doubled the globe of dead and halved a country;
These five kings did a king to death.
The mighty hand leads to a sloping shoulder,
The fingers' joints are cramped with chalk;
A goose's quill has put an end to murder
That put an end to talk.
The hand that signed the treaty bred a fever,
And famine grew, and locusts came;
Great is the hand that holds dominion over
Man by a scribbled name.
The five kings count the dead but do not soften
The crusted wound nor stroke the brow;
A hand rules pity as a hand rules heaven;
Hands have no tears to flow.
envoyé par Bernart Bartleby - 20/1/2014 - 09:45
Langue: italien
Traduzione italiana di Ariodante Marianni (1922-2007), poeta, traduttore e pittore italiano.
LA MANO CHE FIRMÒ IL TRATTATO
La mano che firmò il trattato abbatté una città;
Cinque dita sovrane tassarono il respiro,
Radoppiarono il globo dei morti e dimezzarono un paese;
Quei cinque re misero a morte un re.
La mano possente conduce a una spalla sghimbescia,
Il calcio rattrappisce le giunture delle dita;
Una penna d’un’oca ha messo fine all’omicidio
Che ha messo fine ai negoziati.
La mano che firmò il trattato produsse una febbre.
E la penuria crebbe, e le locuste vennero;
Grande è la mano che ha dominio sull’uomo
Scarabocchiando un nome.
I cinque re contano i morti, mala piaga
Incrostata non curano, la fronte non carezzano;
Una mano governa la pietà come governa i cieli;
Dalle mani non scorrono le lacrime.
La mano che firmò il trattato abbatté una città;
Cinque dita sovrane tassarono il respiro,
Radoppiarono il globo dei morti e dimezzarono un paese;
Quei cinque re misero a morte un re.
La mano possente conduce a una spalla sghimbescia,
Il calcio rattrappisce le giunture delle dita;
Una penna d’un’oca ha messo fine all’omicidio
Che ha messo fine ai negoziati.
La mano che firmò il trattato produsse una febbre.
E la penuria crebbe, e le locuste vennero;
Grande è la mano che ha dominio sull’uomo
Scarabocchiando un nome.
I cinque re contano i morti, mala piaga
Incrostata non curano, la fronte non carezzano;
Una mano governa la pietà come governa i cieli;
Dalle mani non scorrono le lacrime.
envoyé par Bernart Bartleby - 20/1/2014 - 09:46
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Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nela raccolta intitolata "Twenty-five poems" pubblicata nel 1936.
Poesia messa in musica da molti, tra cui Ken Middleton, gli Eggs Laid By Tigers, i Black River Affair, i Simple Twists of Fate.
Un apologo sulla cieca violenza e la spietatezza del Potere…