Dormi, dormi, proletario
ché cessato è quel divario
che esisteva fra le classi
perché adesso c'è Tanassi
c'è Tanassi e Brodolini
c'è Colombo e Pieraccini
Quindi dormi e stai tranquillo
e se vuoi qualcosa dillo.
La tua mamma è l'industriale
che allontana il temporale
il tuo babbo è il costruttore
che ti stringe forte al cuore
che ti fa veder le stelle
da una stanza a Centocelle.
Dormi, dormi, mio angioletto
ché la balia col baschetto
col baschetto e con gli occhiali
tien lontani tutti i mali.
Con la lavabiancheria
ogni macchia mandi via
quella rossa specialmente
ch'è una macchia resistente.
Con la Fiat Cinquecento
vai ad Ostia in un momento
e con il televisore
ti diverti a tutte l'ore.
Dormi, dormi, carpentiere,
manovale e ferroviere.
Guarda, guarda il contadino
mentre dorme, che carino;
c'è Bonomi che lo culla
e nel sonno lo trastulla.
Non commetter più peccato
né pensare al sindacato
al suo tono rumoroso
che disturba il tuo riposo.
Ma se poi rompi i coglioni
chiamerò un altro Tambroni
chiamerò la polizia
che ti ammazza e porta via.
Quindi, dormi quieto e muto
e nel nero più assoluto;
senza grida e senza pianto
ti trascini questo canto.
Ninna nanna, Ninna Nenni
fa la ninna, fa la Nenni.
ché cessato è quel divario
che esisteva fra le classi
perché adesso c'è Tanassi
c'è Tanassi e Brodolini
c'è Colombo e Pieraccini
Quindi dormi e stai tranquillo
e se vuoi qualcosa dillo.
La tua mamma è l'industriale
che allontana il temporale
il tuo babbo è il costruttore
che ti stringe forte al cuore
che ti fa veder le stelle
da una stanza a Centocelle.
Dormi, dormi, mio angioletto
ché la balia col baschetto
col baschetto e con gli occhiali
tien lontani tutti i mali.
Con la lavabiancheria
ogni macchia mandi via
quella rossa specialmente
ch'è una macchia resistente.
Con la Fiat Cinquecento
vai ad Ostia in un momento
e con il televisore
ti diverti a tutte l'ore.
Dormi, dormi, carpentiere,
manovale e ferroviere.
Guarda, guarda il contadino
mentre dorme, che carino;
c'è Bonomi che lo culla
e nel sonno lo trastulla.
Non commetter più peccato
né pensare al sindacato
al suo tono rumoroso
che disturba il tuo riposo.
Ma se poi rompi i coglioni
chiamerò un altro Tambroni
chiamerò la polizia
che ti ammazza e porta via.
Quindi, dormi quieto e muto
e nel nero più assoluto;
senza grida e senza pianto
ti trascini questo canto.
Ninna nanna, Ninna Nenni
fa la ninna, fa la Nenni.
envoyé par Bernart Bartleby, The Copypaster - 7/1/2014 - 10:59
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Parole di Marco Ligini, giornalista e regista, militante della sinistra extraparlamentare, tra gli autori de “La strage di Stato”, controinchiesta del 1970 sulla strage di piazza Fontana.
Sulla melodia de La ninna nanna de la guerra di Trilussa.
Testo trovato su Il Canzoniere dei Ribelli
Canzone composta quando già si profilava all’orizzonte della politica italiana un mostro che ancora oggi alligna: il centro-sinistra. Da parte socialista ne fu artefice il vecchio Nenni, che già accarezzava il sogno fin dalla metà degli anni 50. Dopo la parentesi sanguinosa del Governo Tambroni, la DC godette dell’appoggio di socialdemocratici e repubblicani e della non-belligeranza dei socialisti. Poi nel 1963 anche il rapporto coi socialisti di Nenni divenne “organico”.
E da allora hanno continuato imperterriti a ficcarci l’ombrello nel gnau…