Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Col cuor gonfio di livore
nuovo e antico, ricomparve,
ed il torbido furore
sull'italico sfogò.
Per la barbara insolenza
Fu giustizia la ferocia
fu diritto la violenza,
legge, arbitrio e crudeltà.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Tutti i nostri focolari
ha distrutto, ed indifesi
trucidato i nostri cari
con teutonica viltà.
Ha schernito, ha martoriato
il fratello che moriva,
di suo pugno assassinato
con orrenda atrocità.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Ogni infamia e sacrilegio
schiavitù, furto, rapina,
ogni oltraggio, ogni dispregio,
sparse fame e povertà.
Ma pel Dio che tutto sente,
ma pel Dio che tutto vede,
il germano, or sorridente,
i delitti sconterà.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Pel moncone ischeletrito,
per la casa arsa e distrutta,
per il monte almo ed avìto,
onde ognuno si nomò,
per la zolla fresca ancora
sulla tomba del caduto,
lotteremo ora per ora
finchè giusto trionferà!
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Fa, o Signore, che alla squilla
di battaglia sia certezza:
finchè avremo l'ultima stilla,
finchè il cuore pulserà,
per la vita e per la morte,
per l'oblio e per la riscossa,
combattendo anche la sorte
finchè il barbaro cadrà
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Col cuor gonfio di livore
nuovo e antico, ricomparve,
ed il torbido furore
sull'italico sfogò.
Per la barbara insolenza
Fu giustizia la ferocia
fu diritto la violenza,
legge, arbitrio e crudeltà.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Tutti i nostri focolari
ha distrutto, ed indifesi
trucidato i nostri cari
con teutonica viltà.
Ha schernito, ha martoriato
il fratello che moriva,
di suo pugno assassinato
con orrenda atrocità.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Ogni infamia e sacrilegio
schiavitù, furto, rapina,
ogni oltraggio, ogni dispregio,
sparse fame e povertà.
Ma pel Dio che tutto sente,
ma pel Dio che tutto vede,
il germano, or sorridente,
i delitti sconterà.
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Pel moncone ischeletrito,
per la casa arsa e distrutta,
per il monte almo ed avìto,
onde ognuno si nomò,
per la zolla fresca ancora
sulla tomba del caduto,
lotteremo ora per ora
finchè giusto trionferà!
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Fa, o Signore, che alla squilla
di battaglia sia certezza:
finchè avremo l'ultima stilla,
finchè il cuore pulserà,
per la vita e per la morte,
per l'oblio e per la riscossa,
combattendo anche la sorte
finchè il barbaro cadrà
Siam gli eroi della riscossa,
Patrioti di Maiella,
L'odio eterno, la vendetta
Noi giurammo pel nemico,
Sulla via sempre più bella
Di un’ardente libertà.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/1/3 - 23:45
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In «Canti della Resistenza italiana», a cura di Anton Virgilio Savona e Michele L. Straniero, 1985.
C’è una ridondante iconografia resistenziale che ci mostra sempre i partigiani su vette immacolate farsi largo tra metri di neve, il freddo ed il gelo come compagni, le dita intirizzite sul freddo metallo dell’arma... Sembra di sentirli cantare quei partigiani, per farsi forza e coraggio, col fiato che si condensa subito nell’aria gelida, e cantano con accenti che vanno dal piemontese, al lombardo, al veneto, tutt’al più di un qualche dialetto tosco-emiliano... Insomma, la Resistenza, la lotta contro i nazifascisti è stata al nord, al centro-sud c’erano gli americani, il sole, il mare (spaghetti & mandolino) e i soliti meridionali buoni a nulla...
L’è mica ver!
Vogliamo parlare delle «Quattro giornate di Napoli»?
Vogliamo parlare della misconosciuta «battaglia del Bosco Martese» (25 settembre 1943), nei pressi di Teramo, quella che Ferruccio Parri descrisse come la prima battaglia partigiana in campo aperto e quando la Resistenza, anche al nord, era ancora in fieri, ben lontana dall’aver acquisito un effettiva capacità militare...
Vogliamo parlare della «Banda Patrioti della Maiella», conosciuta anche come «Brigata Maiella», comandata da Domenico Troilo ed Ettore Troilo? Giustappunto, questa canzone è il loro inno.
«Nella storia della Resistenza italiana la Brigata Maiella presenta alcune caratteristiche peculiari: fu l'unica ad essere decorata di Medaglia d'Oro al Valore Militare alla bandiera, fu tra le pochissime formazioni partigiane aggregate all'esercito alleato dopo la liberazione dei territori d'origine, assieme alla 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" ed alla Divisione Modena-Armando, e - fra queste ultime ed anche rispetto alle unità del nuovo Esercito italiano - fu la formazione combattente con il più lungo e ampio ciclo operativo, continuando a lottare risalendo la penisola sino alla liberazione delle Marche, dell'Emilia-Romagna e del Veneto.
La formazione nel suo periodo più fiorente contò più di 1.500 effettivi.» (it.wikipedia)