Me preguntaron cómo vivía, me preguntaron;
sobreviviendo, dije, sobreviviendo,
tengo un poema escrito más de mil veces,
en él repito siempre que mientras alguien
proponga muerte sobre esta tierra
y se fabriquen armas para la guerra
yo pisaré estos campos sobreviviendo,
todos frente al peligro, sobreviviendo,
tristes y errantes hombres sobreviviendo,
sobreviviendo...sobreviviendo...
Hace tiempo no río como hace tiempo
y eso que yo reía como un jilguero,
tengo cierta memoria que me lastima
y no puedo olvidarme lo de Hiroshima.
Cuánta tragedia sobre esta tierra,
hoy que quiero reírme apenas si puedo,
ya no tengo la risa como un jilguero,
ni la paz de los pinos del mes de enero;
ando por este mundo sobreviviendo,
sobreviviendo...sobreviviendo
Ya no quiero ser sólo un sobreviviente,
quiero elegir el día para mi muerte.
Tengo la carne joven, roja la sangre,
la dentadura buena y mi esperma urgente,
quiero la vida de mi simiente.
No quiero ver un día manifestando
por la paz en el mundo a los animales,
cómo me reiría ese loco día,
ellos manifestándose por la vida
y nosotros apenas sobreviviendo...
sobreviviendo...sobreviviendo...
sobreviviendo, dije, sobreviviendo,
tengo un poema escrito más de mil veces,
en él repito siempre que mientras alguien
proponga muerte sobre esta tierra
y se fabriquen armas para la guerra
yo pisaré estos campos sobreviviendo,
todos frente al peligro, sobreviviendo,
tristes y errantes hombres sobreviviendo,
sobreviviendo...sobreviviendo...
Hace tiempo no río como hace tiempo
y eso que yo reía como un jilguero,
tengo cierta memoria que me lastima
y no puedo olvidarme lo de Hiroshima.
Cuánta tragedia sobre esta tierra,
hoy que quiero reírme apenas si puedo,
ya no tengo la risa como un jilguero,
ni la paz de los pinos del mes de enero;
ando por este mundo sobreviviendo,
sobreviviendo...sobreviviendo
Ya no quiero ser sólo un sobreviviente,
quiero elegir el día para mi muerte.
Tengo la carne joven, roja la sangre,
la dentadura buena y mi esperma urgente,
quiero la vida de mi simiente.
No quiero ver un día manifestando
por la paz en el mundo a los animales,
cómo me reiría ese loco día,
ellos manifestándose por la vida
y nosotros apenas sobreviviendo...
sobreviviendo...sobreviviendo...
envoyé par Riccardo Venturi - 28/8/2006 - 15:40
Langue: italien
Versione italiana di Kiocciolina
SOPRAVVIVENDO
Mi domandarono come vivevo, mi domandarono;
sopravvivendo, dissi, sopravvivendo,
ho un poema scritto più di mille volte,
lì ripeto sempre che finché qualcuno
proporrà la morte su questa terra
e si fabbricheranno armi per la guerra
io percorrerò questi campi sopravvivendo,
tutti di fronte al pericolo, sopravvivendo,
tristi ed erranti uomini, sopravvivendo,
sopravvivendo...sopravvivendo..
È da tanto che non rido come un tempo
quando ridevo come un uccellino,
ho un ricordo autentico che mi provoca dolore
e non posso dimenticarmi quello che è successo a Hiroshima.
Quanta tragedia su questa terra,
oggi che chiedo solo ridere un po' se posso,
non ho più la risata di un uccellino,
né la pace dei pini del mese di gennaio;
percorro questo mondo sopravvivendo,
sopravvivendo...sopravvivendo
Non voglio più essere solo uno che sopravvive,
voglio poter scegliere il giorno della mia morte.
Ho la carne giovane, il sangue rosso,
i denti buoni e lo sperma pronto,
voglio che dal mio seme nasca la vita.
Non voglio vedere un giorno gli animali
manifestare per la pace nel mondo,
come riderò quel folle giorno,
loro manifestando per la vita
e noi sopravvivendo appena...
sopravvivendo...sopravvivendo...
Mi domandarono come vivevo, mi domandarono;
sopravvivendo, dissi, sopravvivendo,
ho un poema scritto più di mille volte,
lì ripeto sempre che finché qualcuno
proporrà la morte su questa terra
e si fabbricheranno armi per la guerra
io percorrerò questi campi sopravvivendo,
tutti di fronte al pericolo, sopravvivendo,
tristi ed erranti uomini, sopravvivendo,
sopravvivendo...sopravvivendo..
È da tanto che non rido come un tempo
quando ridevo come un uccellino,
ho un ricordo autentico che mi provoca dolore
e non posso dimenticarmi quello che è successo a Hiroshima.
Quanta tragedia su questa terra,
oggi che chiedo solo ridere un po' se posso,
non ho più la risata di un uccellino,
né la pace dei pini del mese di gennaio;
percorro questo mondo sopravvivendo,
sopravvivendo...sopravvivendo
Non voglio più essere solo uno che sopravvive,
voglio poter scegliere il giorno della mia morte.
Ho la carne giovane, il sangue rosso,
i denti buoni e lo sperma pronto,
voglio che dal mio seme nasca la vita.
Non voglio vedere un giorno gli animali
manifestare per la pace nel mondo,
come riderò quel folle giorno,
loro manifestando per la vita
e noi sopravvivendo appena...
sopravvivendo...sopravvivendo...
envoyé par Kiocciolina - 8/8/2007 - 15:43
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Testo e musica di Víctor Heredia
Letra y música de Víctor Heredia
Testo ripreso da questa pagina