Bir ölü yatıyor
on dokuz yaşında bir delikanlı
gündüzleri güneşte
geceleri yıldızların altında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatıyor
ders kitabı bir elinde
bir elinde başlamadan biten rüyası
bin dokuz yüz altmış yılı Nisanında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatıyor
vurdular
kurşun yarası
kızıl karanfil gibi açmış alnında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatacak
toprağa şıp şıp damlayacak kanı
silâhlı milletimin hürriyet türküleriyle gelip
zaptedene kadar
büyük meydanı.
on dokuz yaşında bir delikanlı
gündüzleri güneşte
geceleri yıldızların altında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatıyor
ders kitabı bir elinde
bir elinde başlamadan biten rüyası
bin dokuz yüz altmış yılı Nisanında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatıyor
vurdular
kurşun yarası
kızıl karanfil gibi açmış alnında
İstanbul'da, Beyazıt Meydanı'nda.
Bir ölü yatacak
toprağa şıp şıp damlayacak kanı
silâhlı milletimin hürriyet türküleriyle gelip
zaptedene kadar
büyük meydanı.
Contributed by Bernart Bartleby - 2013/12/10 - 14:43
Le immagini riguardano il ferimento di Ethem Sarısülük, un operaio, durante una manifestazione antigovernativa il 1 giugno 2013. Come si vede dalle sequenze, un poliziotto rimasto isolato spara ad altezza uomo diversi colpi di pistola contro i dimostranti... Ethem Sarısülük, colpito alla testa, morì 14 giorni dopo... Quel poliziotto è rimasto senza nome, coperto dal governo, fino a qualche giorno fa, quando un pubblico ministero ne ha disposto l'arresto con l'imputazione di omicidio volontario. L'assassino si chiama Ahmet Şahbaz.
Il video shock della polizia turca che spara al manifestante
Molte le analogie con la morte di Carlo Giuliani a Genova nel 2001...
Il video shock della polizia turca che spara al manifestante
Molte le analogie con la morte di Carlo Giuliani a Genova nel 2001...
Bernart Bartleby - 2014/7/19 - 21:11
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Versi di Nazim Hikmet.
Musica di Derya Köroğlu e Selim Atakan.
Da “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato sul blog Türkü Sözleri
Credo che in questa sua poesia Hikmet si riferisse al colpo di Stato del 27 maggio 1960, quando il generale Cemal Gürsel depose il presidente Mahmut Celâleddin Bayar e fece impiccare il primo ministro Adnan Menderes, fondatore del Demokrat Parti.
Ma Derya Köroğlu ed i suoi Yeni Türkü, riproponendo in musica i versi del grande poeta, non potevano che riferirsi ai massacri avvenuti nelle piazze Taksim (1 maggio 1977) e Beyazıt (16 marzo 1978) e alle altre stragi che funestarono la Turchia in quell’anno.
A piazza Taksim, durante la festa dei lavoratori accadde più o meno quello che era già accaduto a Città del Messico nel 1968 e a Buenos Aires nel 1973: uomini dei servizi segreti e militanti ultranazionalisti spararono sulla folla dalle finestre di edifici che si affacciano sulla piazza, scatennando così il panico e innescando le cariche di polizia. Il bilancio fu allora di una quarantina di morti e 200 feriti.
Nel 1978 protagonista dell’attacco all’Università di Istanbul, sita in piazza Beyazıt, fu invece il gruppo ultranazionalista e fascista dei Lupi Grigi, al solito supportato e coperto da polizia e servizi segreti governativi: 7 studenti rimasero uccisi e 41 feriti. Altri sette studenti furono uccisi a Bahçelievler, sobborgo di Ankara, il 9 ottobre successivo; poi, nel dicembre, il Lupi Grigi uccisero oltre 100 curdi e turchi di credo alevita nella provincia di Kahramanmaraş…