A kiedy przyjdzie także po mnie
Zegarmistrz światła purpurowy
By mi zabełtać błękit w głowie
To będę jasny i gotowy
Spłyną przeze mnie dni na przestrzał
Zgasną podłogi i powietrza
Na wszystko jeszcze raz popatrzę
I pójdę nie wiem gdzie - na zawsze.
Zegarmistrz światła purpurowy
By mi zabełtać błękit w głowie
To będę jasny i gotowy
Spłyną przeze mnie dni na przestrzał
Zgasną podłogi i powietrza
Na wszystko jeszcze raz popatrzę
I pójdę nie wiem gdzie - na zawsze.
envoyé par Krzysiek Wrona - 20/11/2013 - 01:11
Langue: italien
Versioni italiane di krzyś
29.11.2013
La fililogica e un tentativo di renderla cantabile in italiano (da notare la miracolosa moltiplicazione dei versi).
Du' stroffe, 'na parola...
29.11.2013
La fililogica e un tentativo di renderla cantabile in italiano (da notare la miracolosa moltiplicazione dei versi).
Du' stroffe, 'na parola...
L’OROLOGIAIO DELLA LUCE
E quando verrà per prendere pure me
L’orologiaio della luce purpureo
per mescolare l’azzurro nella mia testa
Allora sarò lucido e pronto
Scorreranno attraverso di me i giorni di riscontro
Si spegneranno i pavimenti e le arie
Butterò uno sguardo su tutto ancora per una volta
E me ne andrò non so dove – per sempre.
* * *
Quando per prendermi verrà
L’orologiaio della luce
Per rimestarmi blu in testa
Mi trova pronto e tenue
I giorni miei scorreranno in me
Si placheranno i lamenti
Colando da parte a parte
Spegnendo l’aria e pavimenti
E fra azzurro, purpureo
Ci scioglieremo dalle guerre
Il tutto abbraccia l’ultimo sguardo
Chissà dove andrò per sempre.
E quando verrà per prendere pure me
L’orologiaio della luce purpureo
per mescolare l’azzurro nella mia testa
Allora sarò lucido e pronto
Scorreranno attraverso di me i giorni di riscontro
Si spegneranno i pavimenti e le arie
Butterò uno sguardo su tutto ancora per una volta
E me ne andrò non so dove – per sempre.
* * *
Quando per prendermi verrà
L’orologiaio della luce
Per rimestarmi blu in testa
Mi trova pronto e tenue
I giorni miei scorreranno in me
Si placheranno i lamenti
Colando da parte a parte
Spegnendo l’aria e pavimenti
E fra azzurro, purpureo
Ci scioglieremo dalle guerre
Il tutto abbraccia l’ultimo sguardo
Chissà dove andrò per sempre.
envoyé par krzyś Kowalsky - 29/11/2013 - 20:15
Certamente era una canzone inviata da Stanislava, ho confuso tutto; ma facio in tempo, spero, a ringrazirla per questo brano.
Grazie Stanislava
Grazie Stanislava
krzyś - 24/11/2013 - 05:04
Figurati Krzyś. A proposito di questa canzone che come dici ti è venuta in mente con Άνθρωπε αγάπα, ma di che cosa parla? Ho provato a decifrare un po' il testo polacco visto che non è lungo, ma mi manca qualche pezzo... forse proprio importante per coglierne il significato...
Stanislava - 27/11/2013 - 15:08
A giudicare dalla traduzione inglese parrebbe una canzone sulla morte...
Non so davvero perchè sia stata proposta sulle CCG...
Forse krzyś può spiegarcelo...
Non so davvero perchè sia stata proposta sulle CCG...
Forse krzyś può spiegarcelo...
Bernart - 27/11/2013 - 17:48
Se solo lo sapessi...a volte faccio strane associazioni, mi succede fin da bambino e ormai ignoro proprio perché ciò accade. Tutte due le canzoni hanno qualcosa dell'inno generazionale, la poetica è molto simile, una canzone parla di amore, un'altra di morte, ma entrambi invocano un essere superiore, l'ignoto. La versione inglese sembra rendere abbastanza bene il significato delle parole, comunque posso provare a fare un traduzione italiana. Tanto per mettere un altro po' di peace & love "alla polacca". Tutto qua...
krzyś - 27/11/2013 - 21:51
Caro krzyś, premesso che non sono un admin ma solo un frequentatore assiduo; premesso che potrei anche apprezzare la tua vena - come dire - "naïf"; premesso infine che comunque dico sempre quello che penso...
Ecco, siccome mi pare che qui si faccia tutti un po' fatica con il polacco, sei tu che devi fare uno sforzo in più per garantire a tutti la comprensione: con l'italiano te la cavi egregiamente, allora quando contribuisci fai subito la traduzione, specie se si tratta di due sole strofe!
E poi c'è sempre la possibilità di ricorrere all'EXTRA, motivando adeguatamente...
E poi c'è sempre la possibilità di contenere i propri "slanci" ed ammettere che una canzone che a noi stessi piace tantissimo non c'entra proprio una mazza con le CCG/AWS...
Saluti
Ecco, siccome mi pare che qui si faccia tutti un po' fatica con il polacco, sei tu che devi fare uno sforzo in più per garantire a tutti la comprensione: con l'italiano te la cavi egregiamente, allora quando contribuisci fai subito la traduzione, specie se si tratta di due sole strofe!
E poi c'è sempre la possibilità di ricorrere all'EXTRA, motivando adeguatamente...
E poi c'è sempre la possibilità di contenere i propri "slanci" ed ammettere che una canzone che a noi stessi piace tantissimo non c'entra proprio una mazza con le CCG/AWS...
Saluti
Bernart - 28/11/2013 - 08:37
La grande invenzione dello skajpe che, invece di arrivarti direttamente, la pernacchia ti arriva a scatti...ah, ah, ah
Kovalsky - 29/11/2013 - 23:59
scusate l'ignoranza
ma ha lo stesso ritmo di "impressioni di settembre"
chi mi può spiegare?
grazie.
ma ha lo stesso ritmo di "impressioni di settembre"
chi mi può spiegare?
grazie.
Leonardo - 30/11/2015 - 20:40
Infatti – gli accordi sono gli stessi. La tua "l'impressione" è giusta. Stando alle informazioni della Wikipedia, Premiata Forneria Marconi ha registrato il pezzo su un singolo di debutto nel 1971. Tadeusz Woźniak invece ha incluso la canzone in questione con il testo polacco (che non è una traduzione del testo italiano) nel suo primo album uscito nel 1972.
Come sono andate le cose... bohhhh... chi lo sa. Da una parte, il fatto stà che la musica ha una caratteristica di stare un po' nell'aria, specialmente, quando si tratta di quattro, cinque accordi, d'altro canto, fa l'impressione il fatto, che anche nei tempi della mal famigerata "cortina di ferro", certe idee, certi suoni, circolarono.
Non sacci più.
Un saluto e grazie per la segnalazione.
Da krzyś
Come sono andate le cose... bohhhh... chi lo sa. Da una parte, il fatto stà che la musica ha una caratteristica di stare un po' nell'aria, specialmente, quando si tratta di quattro, cinque accordi, d'altro canto, fa l'impressione il fatto, che anche nei tempi della mal famigerata "cortina di ferro", certe idee, certi suoni, circolarono.
Non sacci più.
Un saluto e grazie per la segnalazione.
Da krzyś
krzyś - 30/11/2015 - 23:24
scisciek - 1/12/2015 - 00:58
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E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.