Sfracelli d’Italia
d’Italia che resta?
Chi anela a un lavoro
si frange la testa.
Perché tanta boria
oh tu che stai a Roma?
Ci metti la soma
la chiami equità.
Sfracelli d’Italia
narriamo le gesta
di chi borseggiando
ci sfrutta, ci appesta.
È vana tua gloria
maligno linfoma,
l’Italia mai doma
scacciarti saprà.
Stringiamoci a coorte
chi oggi è più forte
domani cadrà.
Sfracelli d’Italia
che Italia è mai questa?
Diritti e conquiste:
gli han fatto la festa.
È tua la vittoria
marchionno sparviero,
dimane io spero
vedrà chi vivrà.
Sfracelli d’Italia
Italia in tempesta
chi affoga, chi annaspa
chi espatria, chi resta.
La voce si sente:
“Pugnare che vale?”
di chi al capitale
la testa chinò.
Stringiamoci a coorte
chi oggi è più forte
domani cadrà.
d’Italia che resta?
Chi anela a un lavoro
si frange la testa.
Perché tanta boria
oh tu che stai a Roma?
Ci metti la soma
la chiami equità.
Sfracelli d’Italia
narriamo le gesta
di chi borseggiando
ci sfrutta, ci appesta.
È vana tua gloria
maligno linfoma,
l’Italia mai doma
scacciarti saprà.
Stringiamoci a coorte
chi oggi è più forte
domani cadrà.
Sfracelli d’Italia
che Italia è mai questa?
Diritti e conquiste:
gli han fatto la festa.
È tua la vittoria
marchionno sparviero,
dimane io spero
vedrà chi vivrà.
Sfracelli d’Italia
Italia in tempesta
chi affoga, chi annaspa
chi espatria, chi resta.
La voce si sente:
“Pugnare che vale?”
di chi al capitale
la testa chinò.
Stringiamoci a coorte
chi oggi è più forte
domani cadrà.
envoyé par Bernart - 14/11/2013 - 11:05
Visto che la musica è di Gianni Famoso resta ovvio che la canzone non va cantata sull'aria dell'inno nazionale.
Recentemente l'abbiamo caricata su you tube.
Recentemente l'abbiamo caricata su you tube.
Francesco (Ciccio) Giuffrida - 26/12/2015 - 20:29
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Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso, sull’aria dell’inno nazionale
Testo trovato su Il Deposito