A mí me podrán mandar, a mí me podrán mandar
a servir, a servir a Dios y al Rey,
pero quitarme a tu persona, pero quitarme a tu persona,
eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
a servir, a servir a Dios y al Rey,
pero quitarme a tu persona, pero quitarme a tu persona,
eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Eso no, eso no, eso no lo manda nadie.
Contributed by Bernart - 2013/11/5 - 14:32
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Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti lavori e decisero di fare un disco molto esplicito, “controcorrente” per l’appunto, in cui denunciare ogni tipo di dittatura e di totalitarismo, di repressione e di autoritarismo, ad ogni livello, politico, familiare e sessuale…