Gli uccelli
sul tetto
la notte
lasciano
impronte
di metallo
gli uccelli
sul tetto
la notte
insidiano
i confini
del nostro
mondo perfetto
addestrati alla guerra
alla notte, alle ombre
al deserto, alle voci
alle mura, alla morte
che arriverà
planando
in un’alba di maggio
uno squarcio di bianco
illuminato dal cielo
che ora pende
strappato
proprio
sopra
di me
&
di te
gli uccelli
sul tetto
la notte
sognano
sogni
di cristallo
gli uccelli
sul tetto
stanotte
frugano
tra le rovine
del nostro
mondo perfetto
sul tetto
la notte
lasciano
impronte
di metallo
gli uccelli
sul tetto
la notte
insidiano
i confini
del nostro
mondo perfetto
addestrati alla guerra
alla notte, alle ombre
al deserto, alle voci
alle mura, alla morte
che arriverà
planando
in un’alba di maggio
uno squarcio di bianco
illuminato dal cielo
che ora pende
strappato
proprio
sopra
di me
&
di te
gli uccelli
sul tetto
la notte
sognano
sogni
di cristallo
gli uccelli
sul tetto
stanotte
frugano
tra le rovine
del nostro
mondo perfetto
envoyé par Bernart - 14/10/2013 - 13:18
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Testo di Emidio Clementi
Nell’album “Aspettando i barbari”
“Osama Bin Laden. Abbottabad. L’erba incolta e le galline. Una villetta sgangherata, simile a quelle che punteggiano il litorale calabrese. Quel misto di domestico e di sinistro che avvolge la scena. I materassi insanguinati a fianco delle ciabatte.” (Emidio Clementi)