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Summertime

George Gershwin
Langue: anglais


George Gershwin

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(Giovanna Marini)


‎[1933]‎
Parole di Edwin DuBose Heyward (1885-1940), scrittore, e Ira Gershwin (1896-1983), liricista, ‎fratello del più celebre George.‎
Musica di George Gershwin (1898-1937), compositore e pianista ebreo americano di origine russa.‎
Canzone dall’ “American folk opera” “Porgy and Bess” (1935), tratta dal racconto “Porgy” di ‎Edwin DuBose Heyward.‎





Propongo questa bellissima e notissima canzone tra gli EXTRA, anche se, per molte ragioni che ‎vado a spiegare, forse potrebbe stare a buon diritto nelle CCG/AWS DOCG, e non tanto per il ‎significato originario quanto per quello assunto nel corso del tempo.‎

Porgy and Bess ‎‎(l’incisione originale)‎
Porgy and Bess ‎‎(l’incisione originale)‎


Vero è, infatti, che fin dal suo esordio a Broadway “Porgy and Bess” si attirò non pochi strali dalla ‎comunità nera. La descrizione della vita degli afroamericani nell'immaginaria strada di Catfish Row ‎a Charleston, South Carolina, all'inizio degli anni trenta, offerta da un terzetto di artisti ‎indiscutibilmente bianchi non piacque e continuò a non piacere affatto negli anni ruggenti del ‎Movimento per i diritti civili e delle Black Panthers, quando l’orgoglio nero non poteva certo più ‎conciliarsi con certi stereotipi, vedi nell’opera quelli del protagonista Porgy, un mendicante zoppo ‎che a certuni ricordava un po’ troppo lo “Zio Tom” (ma che invece non ha padroni e non è servo di ‎nessuno), o dello spacciatore Sportin’ Life, o del magnaccia Crown. ‎
Ma forse alla radice delle polemiche sul presunto razzismo di “Porgy and Bess” stava ‎l’incomprensione della poliedrica esperienza artistico-musicale dei Gershwin, fondata su di un vero ‎meticciato tra la tradizione operistica Est europea, la musica afro-americana e quella ebrea russa. ‎‎“Summertime”, per esempio, fu ispirata agli autori, nel testo come nella musica, da spiritual come ‎‎“All My Trials” (un brano che, guarda caso, divenne ‎negli anni 50 e 60 uno degli inni dei movimenti di protesta sociale – ed il cui inserimento fra le ‎CCG/AWS andrebbe forse preso in considerazione) e “Sometimes I Feel Like a Motherless Child” (già presente su queste pagine), ‎ma anche da una ninna-nanna yiddish russa (“Pipi-pipipee”) e da un’altra di origine ucraina ‎‎(“Ой ходить сон, коло вікон”).‎

‎Porgy and Bess ‎nell’allestimento della Cape Town Opera (ancora in scena oggi)‎
Porgy and Bess ‎nell’allestimento della Cape Town Opera (ancora in scena oggi)‎


Nel Sudafrica degli anni 70, in pieno regime di apartheid, “Porgy and Bess” fu allestita da una ‎compagnia di Cape Town e l’originaria ambientazione, la Catfish Row di Charleston, venne ‎sostituita dalle strade di Soweto, ghetto nero di Johannesburg. L’opera non potè essere ‎rappresentata nel paese, ma la compagnia venne invitata in un tour europeo ed i suoi appassionati ed ‎applauditi protagonisti non mancarono mai di sottolineare come per loro “Porgy and Bess” ‎costituisse un “wake-up call”, un appello al risveglio della coscienza dei neri.‎

“Estate, la vita è facile. I pesci saltano e il cotone cresce alto. Tuo padre è ricco e tua madre è ‎bella, perciò taci, bambinello, non piangere… Una di queste mattine ti alzerai cantando, spiegherai ‎le tue ali e guadagnerai il cielo…”

Summertime


‎“Summertime”, la ninna nanna che Clara, moglie di Jake, canta al suo piccolo vuole essere ‎consolatoria ma è anche amaramente ironica (sono una famiglia di poverissimi pescatori, ed ‎entrambi moriranno nel corso di una tempesta) e sottilmente rivoluzionaria: penso alla forte valenza ‎simbolica dei versi “rise up” e “spread the wings” per “take the sky”, che potrebbero ‎tradursi anche come “ribellarsi e spiegare le ali per l’assalto al cielo”



E così precisamente si tradussero quei versi nel 1968: la voce era quella di Janis Joplin, infuriava la ‎guerra in Vietnam, King e Kennedy erano stati appena assassinati ed i giovani americani, bianchi e ‎neri, davano l’assalto alla Convenzione Democratica a Chicago, scontrandosi duramente con la ‎polizia del sindaco Daley e con la guardia nazionale mandata dal governatore Shapiro… “No, ‎no, no, don’t you cry!”, cantava straziata la Joplin, mentre la polizia massacrava i ‎manifestanti e li inondava di gas Mace sotto gli obiettivi delle telecamere di tutto il mondo. ‎



Poi, anziché perseguire la violenta tattica controinsurrezionale delle forze dell’ordine (che anche ‎molti parlamentari democratici presenti si spinsero a definire “Gestapo tactics on the streets of ‎Chicago”), la giustizia se la prese con i leader del movimento, tutti arrestati con le accuse ‎pesantisime di cospirazione ed incitamento alla violenza. I cosiddetti “Chicago Seven” furono ‎assolti da ogni addebito solo quattro anni più tardi, con la motivazione che erano stati lesi i diritti ‎della difesa.‎

Oltre a quella della Joplin,versioni notevoli di “Summertime” sono – tra le tantissime, più di 25.000 ‎al mondo! - certamente quelle offerte da Ella Fitzgerald e Louis Armstrong, Billie ‎Holiday, Chet Baker e Mahalia Jackson.‎
Summertime
And the livin' is easy
Fish are jumpin'
And the cotton is high

Oh, your daddy's rich
And your mamma's good lookin'
So hush, little baby,
Don't you cry

One of these mornings
You're going to rise up singing
Then you'll spread your wings
And you'll take the sky

But until that morning
There's a'nothing can harm you
With your daddy and mammy ‎
standing by

envoyé par Bernart - 27/8/2013 - 11:39




Langue: anglais

La versione dilatata della Joplin con la Big Brother and the Holding Company.
dall'album “Cheap Trills” ‎‎(1968)

Cheapthrills
SUMMERTIME

Summertime-time-time,
Child, your living's easy.
Fish are, fish are jumping out
And the cotton, Lord,
Cotton's high, Lord, so high.

Your dad's rich
And your ma is so good-looking, baby.
She's a-looking pretty fine to me now,
Hush, baby, baby, baby, baby now,
No, no, no, no,
Don't you cry, don't you cry.

One of these mornings
You're gonna rise, rise up singing,
You're gonna spread your wings, child,
And take, take to the sky,
Lord, the sky.

But until that morning,
Honey, n-n-nothing's going to harm ya,
No, no, no no, no no, no...‎
No, no, no no, no no, no...
No, no, no, no, no,
Don't you cry — cry.‎

envoyé par Bernart - 27/8/2013 - 11:41




Langue: italien

La versione de I Giganti, dall'album "Mille idee dei Giganti", 1969
Testo (non fedelissimo) da LyricWiki

Mille idee dei Giganti

Summertime
SUMMERTIME

Dopo tutte quelle canzoni che vi abbiamo fatte sentire, adesso vorremmo dirvi una cosa molto importante: noi complessi di giovani, quelli stranieri e noi italiani dopo, crediamo di avere scoperto o inventato quel genere di musica chiamato beat o rhythm & blues. Ma in verità non è proprio vero niente perché, tanti e tanti anni fa, sulle rive del Mississipi c'erano dei poveri negri che piangevano e soffrivano. E quando piangevano e soffrivano cantavano questi rhythm & blues e uno di questi allora faceva, faceva più o meno così:

“That’s Summertime
And the livin' is easy
Fish are jumpin'
And the cotton
And the cotton is high

One of these mornings…”

Però, anche i negri hanno deciso di smetterla di soffrire, e quella canzone che ieri vi faceva tanto piangere, oggi vi diverte moltissimo quando, quando la cantano così:

Brrrrrrrrrr!

That’s Summertime
And the livin' is easy
Fish are jumpin'
And the cotton is high

Your daddy's rich
And your mamma's good lookin'
So hush little baby
Don't you cry

One of these mornings
You're going to rise up singing
Then you'll spread your wings
And you'll take to the sky

But till that morning
There's a'nothing can harm you
With daddy and mamma standing by

Summertime
And the livin' is easy
Fish are jumpin'
And the cotton is high

Your daddy's rich
And your mamma's good lookin'
So hush little baby...
Don't... you...

Brrrrrrrrrr!

.... cry!

envoyé par B.B. - 12/8/2020 - 22:51




Langue: finnois

Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise / Suomenkielinen versio: Saukki (Sauvo Puhtila)

Audio link to the song performed by Laila Kinnunen:



Laila Kinnunen [1965]
Laila Kinnunen [1965]
KESÄYÖ

Kesäyö tuoksut tuhlaten antaa,
ruusun lehteen kastehelmiään luo.
Varjo utuinen öisen linnun pois kantaa,
jo vaieten tuuli laulun tuo.

On aamuun aikaa, käy tanssi varjojen hiljaa,
kunnes heräämään aamu kukkaset saa.
On vielä aikaa lammen kuultavaan pintaan,
yön kesäisen toiveet heijastaa.

On aamuun aikaa, käy tanssi varjojen hiljaa,
kunnes heräämään aamu kukkaset saa.
On vielä aikaa lammen kuultavaan pintaan,
yön kesäisen toiveet heijastaa.

envoyé par Juha Rämö - 14/8/2020 - 08:56




Langue: irlandais

Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
SAMHRADH LINN

Samhradh linn!
Is an saol mar ba mhian leat
Éisc ag léimreach
Fásann cadás go mín

Ó, tá pinginí ag Daid
Tá do mháthair an-dathúil
Bí ciúin, a bháibín,
Agus ná caoin

Maidin go luath
Tosóidh tusa ag canadh
Na heití ar leathadh
Fágfaidh tusa an bhinn

Ach ’dtí an lá sin
Ní gá dhuitse bheith buartha
Beidh daidí is mamaí leatsa, a mhaoin

Samhradh linn!
Is an saol mar ba mhian leat
Éisc ag léimreach
Fásann cadás go mín

Ó, tá pinginí ag Daid
Tá do mháthair an-dathúil
Bí ciúin, a bháibín,
Agus ná caoin

envoyé par Gabriel Rosenstock - 27/7/2018 - 16:09


Quando un "extra" è così ben introdotto e documentato, è semplicemente un dovere accoglierlo. Sono stato ben lieto di farlo.

Riccardo Venturi - 27/8/2013 - 11:55




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