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Ich verkauf mein Gut und Häuslein (Auswandererlied)‎

Anonymous
Language: German


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‎[1830-50]‎
Interpretata da gruppi come Liederjan (“Liederbuch”, 1978) e Folkländer (“Wenn man fragt, wer ‎hat's getan”, 1981)‎

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Canzone d’emigrazione tedesca risalente agli anni intorno alla Rivoluzione del 1848-49.‎
La durissima repressione della primavera popolare determinò in Germania un picco ‎dell’emigrazione, già molto forte nei due decenni precedenti. Alla metà dell’800 gli emigranti ‎dall’Impero austriaco furono secondi per numero soltanto a coloro che fuggivano dall’Irlanda a ‎causa della “Great Famine” e delle vessazioni dei lords britannici.‎



“Prefetto, vostro onore, per favore, firmate i nostri permessi per emigrare in America!”‎
‎“Qual è il motivo per cui volete mettere a repentaglio le vostre vite per andare in America?”‎
‎“Non possiamo più vivere qui. I signori e i notabili ci hanno preso tutto quello che ‎avevamo!”
Ich verkauf mein Gut und Häuslein
um ein so geringes Geld
nach Amerika zu ziehen
in den andern Teil der Welt.‎

Und als wir nach Straßburg kamen
in die wunderschöne Stadt
gingen wir zum Herrn Präfekten
legten unsere Schriften ab.‎

Herr Präfekt, oh Herr Präfekt,
wir haben eine Bitt an Sie
Sie solln den Paß uns unterschreiben
nach Amerika zu zieh'n.‎

Was habt ihr für eine Ursach
was habt ihr denn für einen Klag
euer Leben zu riskieren
in dem Land Amerika.‎

Wir können nicht mehr länger bleiben
wir können hier nicht länger sein
denn die Herren und Lakaien
nehmen uns den größten Teil.‎

Euch hab ich schon hier geschrieben
wie's mir auf der Reise ging
oh, war ich doch bei euch geblieben
war ich nicht, wo ich jetzt bin.‎

Liebe Freunde, was ich schreibe
nehmet's nun zur Warnung an
besser ist's zu Haus zu bleiben
als sich drüben machen d'ran.‎

Übel geht es mir noch immer
seit ich in den Staaten bin
als ich auf dem Meer tat schwimmen
da war schon fast alles hin.‎

Gott im Himmel, schau hernieder
sieh an unsere große Not
schenk uns deine Hilfe wieder
denn sonst sind wir alle tot.‎

Contributed by Bernart - 2013/7/16 - 14:15



Language: Italian

Versione italiana di Francesco Mazzocchi
IO VENDO I MIEI BENI E LA CASETTA
(CANTO DI MIGRANTE)‎

Io vendo i miei beni e la casetta
per così pochi soldi
per andare in America,
nell’altra parte del mondo.‎

E quando arrivammo a Strasburgo,
nella meravigliosa città,
andammo dal signor prefetto,
consegnammo le nostre carte.‎

Signor prefetto, o signor prefetto,
le chiediamo un favore,
ci deve firmare il passaporto
per andare in America.‎

Che motivo avete,
che avete poi da lamentarvi,
per rischiare la vostra vita
nella terra d’America.‎

Noi non possiamo rimanere più,
non possiamo più stare qui,
perché i signori ed i lacchè
ci prendono la maggior parte.‎

A voi qui ho già scritto
come mi è andata nel viaggio,
oh, fossi rimasto da voi,
non fossi, dove sono ora.‎

Cari amici, quel che scrivo
prendetelo ora come ammonimento,
è meglio restare a casa
che andarsene dall’altra parte.‎

Mi va sempre male
da quando sono negli Stati,
quando io ero ancora a navigare sul mare
già allora quasi tutto era finito.‎

Dio nel cielo, guarda giù,
vedi la nostra grande miseria,
donaci di nuovo il tuo aiuto,
altrimenti siamo tutti morti.‎

Contributed by Francesco Mazzocchi - 2019/2/10 - 09:48




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