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Kanjon Drine

Zabranjeno Pušenje
Langue: bosniaque


Zabranjeno Pušenje

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Album: Male priče o velikoj ljubavi (1989)

Il nome del gruppo significa "Vietato fumare"...e, da fumatore incallito, non conoscendo colpevolmente la band dove suona anche Kusturica, mi erano presi gli sturbi (per quel che mi riguarda, le CCG sono territorio libero dalle fregole salutistiche e dalle crociate antitabacco, e lo resteranno). Faccio debita ammenda, con una sorpresa. Grazie a Monia per averla inviata.
La canzone, si noti bene, è del 1989. Due anni prima dell'inizio delle guerre jugoslave (1991). Ma la situazione è già quella, e la previsione del vecchio camionista...si avvererà anche in peggio. [RV]

Zabranjeno Pušenje. Sarajevo, Mediacentar, 19.03.2003.
Zabranjeno Pušenje. Sarajevo, Mediacentar, 19.03.2003.
Kanjon Drine je ispred nas,
Stopamo Mufa, Kiki i ja,
Snijeg se topi, cesta je prazna,
Stao nam je stari kamiondžija

Planine gole vrletne lomile nam put,
Gazda je vozio vidno neraspoložen,
Više tužan no ljut

Smanjuje brzinu, pripaljuje cigaru,
U mraku mu svijetle oči,
Gazda tihim glasom reče:
Neće ovo, djeco, na dobro poći
Jer sve ide unatrag,
Živimo u plemenima k'o Apači,
A gde ćemo, djeco, i ja i vi
Nama srce kuca za sve njih
Probudi me, ovo je neki ružan san,
Što manje, dijete, znaš to si manje nesretan

Planine gole vrletne lomile nam put,
Gazda je vozio vidno neraspoložen,
Više tužan no ljut
Hadžije su sebi podijelili rejone,
Djecu evakuišu avionima,
A ja se osjećam nezgodno,
Kao zebra na Brionima

A vama će, djeco, biti najljepše,
Vi ste navikli rano u krevet,
Uskoro ćemo svi mi,
Imati izlaz samo do devet

Probudi me, ovo je neki ružan san
Što manje, dijete, znaš to si manje nesretan

Kanjon Drine je iza nas,
Ispred nas je ravna Romanija
Snijeg se topi, ništa neće
Zaustaviti dolazak novog proljeća

envoyé par Monia - 15/8/2006 - 14:46




Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
15 agosto 2006
note alla traduzione
vedi anche la versione di Monia, con qualche precisazione.
Le Gole della Drina.
Le Gole della Drina.
LE GOLE DELLA DRINA

Le Gole della Drina sono dietro di noi,
saliamo sopra Mufa, Kik e io
la neve si scioglie, la strada è vuota,
si è fermato per noi un vecchio camionista.

Le montagne nude e impervie ci spezzavano la strada,
il padrone guidava visibilmente di cattivo umore,
anzi, di più, triste e incazzato.

Diminuisce la velocità, si accende una sigaretta
nel buio gli brillano gli occhi.
Il padrone, con voce calma, dice:
Ragazzi, non andrà a finire bene.
Perché ora tutto va all’indietro,
viviamo in tribù come gli Apache,
Ma ovunque andiamo, ragazzi, voi ed io,
il cuore ci batte per tutti loro.
Svegliami, questo è un brutto sonno,
ragazzo, meno sai e meno sei infelice.

Le montagne nude e impervie ci spezzavano la strada,
il padrone guidava visibilmente di cattivo umore,
anzi, di più, triste e incazzato.
I musulmani [*1] si sono divisi i distretti,
evacuano i ragazzi con gli aeroplani
e io mi sento fuori posto
come una zebra a Brioni. [*2]

Ma per voi, ragazzi, sarà meglio,
siete abituati a andar presto a letto,
fra poco, a tutti noi ci faranno
uscire soltanto alle nove. [*3]

Svegliami, questo è un brutto sonno,
ragazzo, meno sai e meno sei infelice.

Le Gole della Drina sono dietro di noi,
davanti a noi la piatta Romanija.
La neve si scioglie,
niente fermerà l’arrivo di una nuova primavera.

15/8/2006 - 17:12




Langue: italien

Versione italiana di Monia Verardi
note alla traduzione

Ecco la mia versione italiana, praticamente uguale a quella di Riccardo con solo qualche correzione (che spero di avere azzeccato). Stilisticamente, ho preferito sostituire “incazzato” con arrabbiato perché il sentimento prevalente del camionista è la tristezza perché già presagisce che presto ariverà la guerra. Qui effettivamente sono sicura che la traduzione sia “più triste che arrabbiato” :-) Di qui anche la sostituzione “della nuova primavera” al posto di “di una nuova primavera” per marcare che proprio la primavera, quella seguente, sarebbe scoppiata la guerra.

Per il resto, confermo che nelle isole Brioni c'è e come un parco naturale, con una zona safari dove tra gnu e pavoni figurano anche molte zebre!!!

comunque, Riccardo sei troppo bravo, te si che mi ruberesti il lavoro!!!

Non ci penso nemmeno a rubarti il lavoro, a me lavorà' fa schifo! :-PPP E poi comunque a fare 'sta traduzione ci ho bestemmiato come un turco, DA I' CROATO 'E 'UN NE FO PIU'!!!!! Tutt'a téne! :-PP [RV]
LE GOLE DELLA DRINA

Le Gole della Drina sono dietro di noi,
saliamo sopra Mufa, Kik e io
la neve si scioglie, la strada è vuota,
si è fermato davanti a noi un vecchio camionista.

Le montagne nude e impervie ci spezzavano la strada,
il padrone guidava visibilmente di cattivo umore,
anzi, più triste che arrabbiato.

Diminuisce la velocità, si accende una sigaretta
nel buio gli brillano gli occhi.
Il padrone, con voce calma, dice:
Ragazzi, non andrà a finire bene.
Perché ora tutto va all’indietro,
viviamo in tribù come degli Apache,
Ma ovunque andiamo, ragazzi, voi ed io,
il cuore ci batte per tutti loro.
Svegliami, questo è un brutto sonno,
ragazzo, meno sai e meno sei infelice.

Le montagne nude e impervie ci spezzavano la strada,
il padrone guidava visibilmente di cattivo umore,
anzi, più triste che arrabbiato.
I musulmani [*1] si sono divisi i distretti,
evacuano i ragazzi con gli aeroplani
e io mi sento fuori posto
come una zebra a Brioni. [*2]

Ma per voi, ragazzi, sarà meglio,
siete abituati a andar presto a letto,
fra poco, a tutti noi ci faranno
uscire soltanto fino alle nove. [*3]

Svegliami, questo è un brutto sonno,
ragazzo, meno sai e meno sei infelice.

Le Gole della Drina sono dietro di noi,
davanti a noi la piatta Romanija.
La neve si scioglie,
niente fermerà l’arrivo della nuova primavera.
NOTE

[*1] Il termine utilizzato, derivato dal turco, indica alla lettera il pellegrino musulmano che ha effettuato il pellegrinaggio alla Mecca.

[*2] Sull’isola dalmata di Brioni il maresciallo Tito aveva la sua esclusiva residenza privata, dove invitava gli ospiti di riguardo. Sull’isola era (e, credo, sia tuttora) presente un giardino zoologico, con la relativa zebra.

[*3] L'allusione è ovviamente al coprifuoco notturno.

envoyé par monia - 25/8/2006 - 18:24


Si tratta della favolosa No Smoking Orchestra, nella quale suona il basso occasionalmente anche il regista Emir Kusturica. Per tranquillizzare Riccardo: credo proprio che il nome "Vietato Fumare" sia ironico... come dimostra questo ritratto del regista di Underground:
Emir Kusturica
(Lorenzo)

Ma toh, Emir Kusturica! Mi fa piacere ritrovarcelo, davvero. Sono comunque tranquillissimo, anche se mi sono...lanciato in una traduzione dal croato che sto rivedendo di continuo (note comprese) alla luce di vari siti, dato che già avevo preso un bel paio di cantonate. Forse sarà meglio che ci rimetta le mani la Monia, giuro che non volevo "rubarle il mestiere"! :-PPP [RV]

15/8/2006 - 17:23


Se c'era ancora qualche dubbio sulla lotta antitabagista del gruppo:

La banda è un gruppo di amiconi: si chiameranno "Vietato Fumare" ma fumano come camini, il vento tiepido arroventa le sigarette accese, ne risucchia frammenti luminosi prima che la cicca voli nel buio come una cometa.
[...]
Ma come fa, gli chiedi [a Emir Kusturica], a far concerti d'allegria nel mezzo di una tragedia simile? Kusta si illumina: "Ma questo è tipico dell'anima slava! Il nostro materiale umano è pieno di durezza e vitalità insieme. C'è un fondo di humour nero in noi. Io stesso sono profondamente convinto che anche il momento più tragico della nostra vita contiene il suo opposto: un nucleo di commedia. Scoprirlo è un modo per reagire agli eventi. Per questo faccio rock, per questo ho ripreso la chitarra bassa. È un modo come un altro per denunciare certe razionalita posticcia che vede tutto il nero da una parte e tutto il bianco dall'altra." [...] "Non ci possono essere due modi di ammazzare, uno barbarico, quello degli jugoslavi, e uno buono, quello dell'Occidente."
[...]
"In troppi pretendono che io sia ideologicamente contro qualcuno e qualche cosa. Ma io mi rifiuto di essere unilaterale. Non sono contro nessuno; nemmeno contro l'America che ha bombardato il mio paese. Io dò risposte complesse, perché questa guerra, se si vuole essere onesti, è complessa. La colpa non sta da una parte sola; certe cause partono da molto lontano. Ma quando lo dico subito mi saltano addosso, dicono che sono per Milošević. È pazzesco. L'Occidente sta dventando manicheo come il vecchio comunismo"
(Paolo Rumiz, da "Maschere per un massacro", II edizione, Editori Riuniti, 2000)

Lorenzo - 21/8/2006 - 10:45


ZABRANJENO PUŠENJE AD HONOREM


zabra

25/8/2006 - 21:32


Ciao! Mi chiamo Mario, vivo a Torino sono appassionato di ogni angolo della ex-Yugoslavia (dove sono già stato 4 volte dal 1996), e ho scoperto i Zabranjeno Pušenje grazie a un viaggio recente e alla vostra bellissima traduzione di Kanjon Drine

Mi sono imbattuto di recente in un altra canzone, Fildžan viška, che merita di essere segnalata perché piena di nostalgia per la Sarajevo prima degli eventi 1992 ... un posto in cui si lasciava sempre una tazzina di caffé in più per gli ospiti o gli sconosciuti. Appartiene al primo album che gli Z.P. (intendo la parte del gruppo che è rimasta a Sarajevo, non chi ha seguito Kusturica a Belgrado) hanno scritto dopo la fine della guerra nel 1997.

Mi aiutereste molto se mi aiutaste a "ripulire" la traduzione dal serbo-croato-bosniaco (lo mastico appena e ho usato in larga parte un traduttore online ... dati i numerosi giochi di parole e i riferimenti locali che gli Z.P. usano potrebbe essere pieno di errori)


(Mario Ferrero)

Con molto piacere, Mario. Intanto però avrai notato che ti abbiamo approvato il commento...senza il testo e la traduzione della canzone: questo perché ci ci abbiamo costruito una pagina apposita, dato che la canzone che hai segnalato merita senz'altro di comparire in raccolta. Grazie per ora, e seguici nei prossimi giorni per vedere la pagina costruita! [RV]

27/8/2007 - 22:47


Gran canzone, un unico appunto..
non è certo la "piatta Romania" che sta vicino al canyon della Drina. Ma la Romanija, regione bellissima e selvaggia della Bosnia orientale..per nulla piatta (ve lo dico perchè me la sono sudata in bicicletta).

Un abbraccio!
pippo

Pippo - 28/11/2013 - 18:39


Ottimo appunto, Pippo, e correggo immediatamente la traduzione mettendoci anche un bel link al tuo commento. Eppure dovevo saperlo che la "Romania" (la nazione, dico), in serbocroato si dice "Rumunija", non "Romanija"; ma come a ogni poeta gli manca un verso, a ogni traduttore gli scappa una cavolata. Grazie per l'intervento!

Riccardo Venturi - 29/11/2013 - 01:07


Ravna Romanija è sia un villaggio nella regione appunto della Romanija, sia un riferimento al fatto che l'effettivo monte Romanija è praticamente un altipiano che visto dalla lunga distanza appare piatto. Spero di esser stato d'aiuto :)

Marco - 18/3/2019 - 08:15




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