Durant de trop longues années,
Par des mots trompeurs, endormi,
Le peuple mit ses destinées
Aux mains de ses ennemis
Trop crédule au bruit d’une presse
Sans honneur comme sans fierté
Il fut réduit à la détresse,
Perdant jusqu’à la Liberté.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
Sous les yeux de leurs adversaires
Naguère on vit les Travailleurs,
S’opposant à leurs propres frères,
Frapper, souvent l’un des leurs.
Mais devant l’excès de leur perte
Comprenant le devoir humain,
Pour faire enfin tomber leurs charrettes
Tous, ils vont se tendre la main.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
Finis les combats fratricides:
Assez d’injustes suspicions
L’esprit désormais plus lucide
Unis sans hésitation.
Pour fonder une République
Où chacun puisse vivre heureux
Tes fils, vieux sang démocratique
Travailleront d’un cœur joyeux.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
Par des mots trompeurs, endormi,
Le peuple mit ses destinées
Aux mains de ses ennemis
Trop crédule au bruit d’une presse
Sans honneur comme sans fierté
Il fut réduit à la détresse,
Perdant jusqu’à la Liberté.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
Sous les yeux de leurs adversaires
Naguère on vit les Travailleurs,
S’opposant à leurs propres frères,
Frapper, souvent l’un des leurs.
Mais devant l’excès de leur perte
Comprenant le devoir humain,
Pour faire enfin tomber leurs charrettes
Tous, ils vont se tendre la main.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
Finis les combats fratricides:
Assez d’injustes suspicions
L’esprit désormais plus lucide
Unis sans hésitation.
Pour fonder une République
Où chacun puisse vivre heureux
Tes fils, vieux sang démocratique
Travailleront d’un cœur joyeux.
C’est assez de souffrance,
De misère et de faim
Le peuple de France
Prend en main son Destin
Enfin libre, il s’avance
Clamant sur le chemin
Son cri d’espérance
Pour tous, la Paix, le Pain
envoyé par Riccardo Venturi - 13/8/2006 - 22:08
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
13 agosto 2006
13 agosto 2006
IL POPOLO AL POTERE
Per troppo lunghi anni
assopito da parole ingannatrici
il popolo ha messo il suo destino
nelle mani dei suoi nemici
troppo credulo ai rumori d’una stampa
disonorata e vigliacca,
è stato ridotto alla disperazione
perdendo persino la Libertà.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane
Sotto gli occhi dei loro avversari
un tempo si son visti i lavoratori
opporsi ai loro stessi fratelli,
e colpire spesso qualcuno di loro.
Ma davanti alle loro troppe perdite,
capendo infine il dovere umano
per rovesciare le loro carriole
tutti quanti si tenderanno la mano.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane
Basta con le guerre fratricide,
basta con gli ingiusti sospetti,
la mente oramai più lucida
unisce senza esitazione.
Per fondare una Repubblica
dove ognuno possa viver felice
i tuoi figli, vecchio sangue democratico
lavoreranno con cuore gioioso.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane.
Per troppo lunghi anni
assopito da parole ingannatrici
il popolo ha messo il suo destino
nelle mani dei suoi nemici
troppo credulo ai rumori d’una stampa
disonorata e vigliacca,
è stato ridotto alla disperazione
perdendo persino la Libertà.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane
Sotto gli occhi dei loro avversari
un tempo si son visti i lavoratori
opporsi ai loro stessi fratelli,
e colpire spesso qualcuno di loro.
Ma davanti alle loro troppe perdite,
capendo infine il dovere umano
per rovesciare le loro carriole
tutti quanti si tenderanno la mano.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane
Basta con le guerre fratricide,
basta con gli ingiusti sospetti,
la mente oramai più lucida
unisce senza esitazione.
Per fondare una Repubblica
dove ognuno possa viver felice
i tuoi figli, vecchio sangue democratico
lavoreranno con cuore gioioso.
Basta con la sofferenza,
con la miseria e la fame,
il popolo di Francia
prende in mano il suo destino.
Alfin liberto avanza
urlando sul suo cammino
il suo grido di speranza
per tutti la Pace e il Pane.
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Paroles/Testo: P. Marso
Musique/Musica: Pierre Degeyter
Canto risalente all'anno della vittoria del Front Populaire (si veda anche). Da cantarsi sull'aria dell'Internazionale. Il testo è ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale.