Si nuestra tierra nos pide
tenemos que ser nosotros
los que levantemos Chile,
así es que a poner el hombro.
Vamos a llevar las riendas
de todos nuestros asuntos
y que de una vez entiendan
hombre y mujer todos juntos.
Porque esta vez no se trata
de cambiar un presidente,
será el pueblo quien construya
un Chile bien diferente.
Todos vénganse a juntar,
tenemos la puerta abierta,
y la Unidad Popular
es para todo el que quiera.
Echaremos fuera al yanqui
y su lenguaje siniestro.
Con la Unidad Popular
ahora somos gobierno.
La patria se verá grande
con su tierra liberada,
por que tenemos la llave
ahora la cosa marcha.
Ya nadie puede quitarnos
el derecho de ser libres
y como seres humanos
podremos vivir en Chile
tenemos que ser nosotros
los que levantemos Chile,
así es que a poner el hombro.
Vamos a llevar las riendas
de todos nuestros asuntos
y que de una vez entiendan
hombre y mujer todos juntos.
Porque esta vez no se trata
de cambiar un presidente,
será el pueblo quien construya
un Chile bien diferente.
Todos vénganse a juntar,
tenemos la puerta abierta,
y la Unidad Popular
es para todo el que quiera.
Echaremos fuera al yanqui
y su lenguaje siniestro.
Con la Unidad Popular
ahora somos gobierno.
La patria se verá grande
con su tierra liberada,
por que tenemos la llave
ahora la cosa marcha.
Ya nadie puede quitarnos
el derecho de ser libres
y como seres humanos
podremos vivir en Chile
envoyé par DoNQuijote82 - 23/4/2013 - 09:50
Langue: italien
Traduzione italiana di Flavio Poltronieri
Mi pare ben strano ma ho scoperto casualmemte stamattina che nessuno aveva ancora tradotto questa canzone-simbolo per molti di noi. Provvedo all'istante. Anche in Cile purtroppo tutto andrà davvero "ben differentemente" comunque la memoria rimane una delle facoltà più preziose e fragili che ognuno di noi possiede in sé.
Mi pare ben strano ma ho scoperto casualmemte stamattina che nessuno aveva ancora tradotto questa canzone-simbolo per molti di noi. Provvedo all'istante. Anche in Cile purtroppo tutto andrà davvero "ben differentemente" comunque la memoria rimane una delle facoltà più preziose e fragili che ognuno di noi possiede in sé.
CANZONE DEL POTERE POPOLARE
Se la nostra terra ce lo chiede
dobbiamo esser noi
quelli che costruiscono il Cile
perciò: al lavoro!
Prendiamo le redini
di tutte le nostre faccende
e che finalmente si capiscano
uomo e donna, tutti insieme
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
Tutti vengano a riunirsi:
la porta è aperta
e la Unità Popolare
è per tutti quelli che la vogliono
Caccieremo fuori lo yankee
e il suo parlare sinistro
con la Unità Popolare
ora siamo governo
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
La Patria diventerà grande
con la sua terra liberata
perchè abbiamo la chiave
adesso le cose vanno
E nessuno può toglierci
il diritto di esser liberi
e come esseri umani
potremo vivere in Cile
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
Se la nostra terra ce lo chiede
dobbiamo esser noi
quelli che costruiscono il Cile
perciò: al lavoro!
Prendiamo le redini
di tutte le nostre faccende
e che finalmente si capiscano
uomo e donna, tutti insieme
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
Tutti vengano a riunirsi:
la porta è aperta
e la Unità Popolare
è per tutti quelli che la vogliono
Caccieremo fuori lo yankee
e il suo parlare sinistro
con la Unità Popolare
ora siamo governo
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
La Patria diventerà grande
con la sua terra liberata
perchè abbiamo la chiave
adesso le cose vanno
E nessuno può toglierci
il diritto di esser liberi
e come esseri umani
potremo vivere in Cile
Perchè stavolta non si tratta
di cambiare un presidente
sarà il popolo che costruirà
un Cile ben differente
envoyé par Flavio Poltronieri - 16/11/2019 - 09:04
Langue: italien
In un concerto a Roma nel giugno 2006 questo pezzo fu eseguito da Daniele Silvestri insieme agli Inti Illimani.
Non se ne trova traccia in rete, mi ricordo solo una strofa.
Era il 2006, e Prodi aveva appena vinto le elezioni
Non se ne trova traccia in rete, mi ricordo solo una strofa.
Era il 2006, e Prodi aveva appena vinto le elezioni
Perché questa volta no non si tratta
di cambiare un presidente
ma si tratta di costruire
un'Italia ben differente
di cambiare un presidente
ma si tratta di costruire
un'Italia ben differente
envoyé par DonQuijote82 - 23/4/2013 - 10:00
Scusa DQ82, e' pur vero che la canzone e' presente in Viva Chile! ma e' stata scritta prima (e credo sia stata pubblicata in album precedenti del gruppo, controlla!). Infatti era l'inno della campagna elettorale di Unidad Popular. Praticamente come la "Canzone Popolare" del compagno Romano Prodi ;)
Lorenzo - 23/4/2013 - 10:33
Aggiunto il primo disco, un vero e proprio disco di propaganda pro Allende
DonQuijote82 - 23/4/2013 - 11:11
La bellissima copertina di "Canto al programa" era stata ripresa anche per i manifesti del concerto all'Arena di Verona di sabato 6 settembre 1975 organizzato dall'Arci e dalle Acli: un momento impossibile da dimenticare. Gli Inti Illimani tutti avvolti dai loro caratteristici poncho bordeaux, il tempio antico della lirica pieno di trentamila persone, bandiere cilene dovunque, gruppi di persone arrivate da ogni dove che cantavano in coro "El pueblo unido jamas será vencido" e alla fine dopo tre ore di musica, poesia e indignazione nel buio immenso dell'Arena, una luce, una sola piccola luce bianca che illuminava Joan, la vedova di Victor Jara....e anche io ero lì in mezzo con il mio piccolo registratore portatile, per non perdere una parola, una nota e ancora conservo la cassetta con l'audio di quella sera, assieme al manifesto originale che nel luglio del 2011 è salito sul palco a Custoza in un concerto degli Inti e in questo mese è a Lugagnano alla mostra di Arte Murales di Mono Carrasco, storico muralista cileno che con loro ha vissuto tutti questi eventi. A proposito: lo sapevate che quei famosi poncho venivano dall'Argentina?
Flavio Poltronieri - 19/12/2015 - 10:45
Langue: italien
Versione italiana di Ferdinando Panzica
Se la nostra terra ce lo chiede,
dobbiamo essere proprio noi
quelli che risollevano il Cile,
quindi muoviamo le braccia!
Prendiamo in mano le redini
di tutte le nostre vicende
e che finalmente siano concordi
uomini e donne, tutti insieme.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
Tutti vengano ad unirsi a noi,
la nostra porta è aperta
e la Unità Popolare
è per tutti quelli che la vogliono.
Scacceremo via lo yankee
e il suo linguaggio nefasto,
con la Unità Popolare
ora siamo noi il governo.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
La patria sarà grande
con la sua terra liberata,
perchè abbiamo la soluzione,
adesso le cose vanno avanti.
Ora nessuno può toglierci
il diritto di esser liberi
e, come esseri umani,
potremo vivere in Cile.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
dobbiamo essere proprio noi
quelli che risollevano il Cile,
quindi muoviamo le braccia!
Prendiamo in mano le redini
di tutte le nostre vicende
e che finalmente siano concordi
uomini e donne, tutti insieme.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
Tutti vengano ad unirsi a noi,
la nostra porta è aperta
e la Unità Popolare
è per tutti quelli che la vogliono.
Scacceremo via lo yankee
e il suo linguaggio nefasto,
con la Unità Popolare
ora siamo noi il governo.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
La patria sarà grande
con la sua terra liberata,
perchè abbiamo la soluzione,
adesso le cose vanno avanti.
Ora nessuno può toglierci
il diritto di esser liberi
e, come esseri umani,
potremo vivere in Cile.
Perchè questa volta non si tratta
di cambiare un presidente,
sarà il popolo a costruire
un Cile del tutto diverso!
envoyé par Ferdinando Panzica - 22/3/2023 - 17:01
[1973]
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Dq82 - 30/4/2023 - 12:24
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Luis Advis, Julio Rojas
Canto al programa
Canto al programa è un album del gruppo cileno Inti-Illimani pubblicato dalla DICAP (Discoteca del cantar popular) nel 1970. Subito dopo l'elezione di Salvador Allende a presidente del Cile (1970) si creò un gruppo di lavoro con l'obiettivo di mettere in musica gli elementi fondamentali del programma del governo appena eletto. Le musiche vennero affidate a due compositori cileni tra i più importanti di quegli anni: Luis Advis e Sergio Ortega, i testi vennero scritti da Julio Rojas mentre per l'esecuzione vennero scelti gli Inti-Illimani, per la parte musicale, e Alberto Sendra per i recitati che intercalano le varie canzoni. Come si può intuire dai titoli delle tracce il disco cerca di illustrare, in maniera allo stesso tempo sia approfondita che leggera, ciò che il nuovo governo dichiarava di avere intenzione di fare negli anni a venire. Il disco si chiude con una nuova versione di Venceremos, un brano già inciso nei mesi precedenti e che era stato l'inno ufficiale della campagna presidenziale di Allende. Nella formazione del gruppo compare per la prima volta Marcelo Coulon che sostituisce (ma solo per questo disco) il fratello Jorge. Marcelo tornerà, questa volta definitivamente, nel gruppo nove anni dopo, a partire dal disco Canción para matar una culebra. Questo LP non è mai stato distribuito in Italia, nel 2000 in Cile la Warner Music Chile lo ha rieditato in CD (con nuovi master elaborati a partire da copie in vinile) unendolo in un unico supporto, e senza tagli di alcun genere, con l'LP Si somos americanos. Anche questo CD però non è mai stato distribuito in Italia.
1973
Viva Chile!
Viva Chile! è il primo disco pubblicato dal gruppo cileno Inti-Illimani durante il loro esilio italiano. L'11 settembre 1973, giorno del golpe di Augusto Pinochet, gli Inti-Illimani erano a Roma in una delle tappe del loro primo tour europeo. Pochi giorni prima, il gruppo aveva terminato le registrazioni di un 33 giri appositamente destinato al mercato italiano, che ricapitolava la loro carriera con 12 canzoni tutte ri-registrate per l'occasione (molte delle quali incise per la prima volta con la formazione di allora) salvo una, La segunda independencia, registrata qui ex novo.
L'album sarebbe stato pubblicato in ottobre, per l'etichetta I Dischi Dello Zodiaco, distribuita dalla Vedette di Armando Sciascia. Con il rapido succedersi degli eventi, quindi, Viva Chile!, corredato di note di presentazione chiaramente redatte all'indomani del golpe, tra cui una testimonianza di Salvador Allende risalente proprio all'11 settembre, assumerà una valenza e un significato del tutto nuovi, anche in rapporto alla carriera artistica del gruppo, che in Italia registrerà e pubblicherà i dischi a venire (che saranno per questo numerati in copertina, a fianco dei rispettivi titoli), ottenendo un grande successo e una vastissima popolarità. Nei giorni immediatamente seguenti al colpo di Stato, a fronte delle varie offerte ricevute, gli Inti decideranno di stabilirsi, provvisoriamente, in Italia.