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Camino de los quileros

Jorge Cafrune
Langue: espagnol


Jorge Cafrune

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Osiris Rodríguez Castillos


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‎[1962]‎
Parole e musica dell’uruguayo ‎‎Osiris Rodríguez Castillos ‎‎(1925-1996), scrittore, poeta, compositore, cantautore e liutaio, uno dei pilastri del folklore del suo ‎paese.‎
Nel disco di Osiris Rodríguez Castillos intitolato “Poemas y canciones orientales”, pubblicato nel ‎‎1962‎
Nel disco di Jorge Cafrune intitolato “Tope Puestero”, sempre del 1962‎
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat, ma inedita.‎
Tope Puestero

‎“Canción fronteriza” dedicata ai “quileros”, i piccoli contrabbandieri che operavano e ancora ‎operano sulla frontiera tra Uruguay e Brasile, un tempo a cavallo, poi in bicicletta e oggi su vecchie ‎motociclette stracariche. Gente povera, che vive di espedienti e che per sopravvivere rischia anche ‎la pelle…‎


‎Quileros‎
Quileros
Hay un camino en mi tierra
del pobre que va por pan,
camino de los quileros
por la sierra de Aceguá.
Tal vez, sin ser tan baqueano
cualquiera lo ha de encontrar,
pues tiene el pecho de piedra
pero el corazón de pan.

Gurisit'e pierna flaca
Barriguita de melón
Donde hay tanta vaca gorda
No hay ni charque para vos.
Tu bisabuelo hizo patria,
tu abuelo fue servidor,
tu padre carneó una oveja
y está preso por ladrón.

Toma café con fariña
y andá guapeando por ahí.
Mañana mate cocido;
pasado, Dios proveerá.
Mañana busco el camino
del pobre que va por pan
Si no me para una bala
pasando te traigo más.

Yerba, caña, rapadura,
un rollo'e naco, nomás;
los pobres contrabandeamos
a gatas pa' remediar.
‎¡Qué gaucho es el tal camino!
Pero duro de pelar.
Camino de los quileros
por la Sierra de Aceguá.‎

envoyé par Dead End - 22/3/2013 - 16:44



Langue: italien

Traduzione italiana Meri Lao da “Basta: storia rivoluzionaria dell'America Latina attraverso la ‎canzone”, con alcuni interventi di Bernart .‎
SENTIERO DEI CHILÉRI ‎

C'è un sentiero nella mia terra
del povero in cerca di pane:
sentiero dei "chiléri"
là sui monti di Aceguà.
Non c'è bisogno di guide,
chiunque lo può trovare,
perché se ha il petto di pietra
il cuore ce l'ha di pane.

Bambinello con le gambe secche,
col pancino fatto a melone,
dove ci sono tante vacche grasse
non c'è neanche un po' di carne secca per te.
Il tuo bisnonno ha fatto la patria,
il tuo nonno è stato servitore,
tuo padre ha macellato una pecora
ed è in prigione come un ladro.

Prendi caffè con manioca
e va’ in giro a fare il bullo.
Domani, mate con latte,
dopodomani Dio provvederà.
Domani riprendo il sentiero
del povero in cerca di pane:
se non mi ferma una pallottola
quando torno te ne porto di più.

Erba mate, conserva di canna,
un rotolo di tabacco, non di più;
noi poveri contrabbandiamo
appena per campare.
Quanto è generoso il sentiero!
ma è un osso duro.
Sentiero dei "chiléri"
là sui monti di Aceguà.‎

envoyé par Bernart - 10/5/2013 - 13:17




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