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Ustica

Zarathustra
Language: Italian


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Una vita spezzata
(Zarathustra)
Lettera ad Adriano
(Zarathustra)
Tutti assolti
(Massimo Bubola)


[2003]
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade".

La strage di Ustica. Il relitto dell'aereo Itavia ricostruito in hangar.
La strage di Ustica. Il relitto dell'aereo Itavia ricostruito in hangar.


Una canzone direttamente dedicata alla strage di Ustica. Una delle poche, escludendo la celebre Disastro aereo sul canale di Sicilia di Francesco De Gregori, per la cui vera storia si rimanda alla relativa pagina, e la sottile e ironica Che cosa hai fatto a Ustica? di Tito Schipa jr..
Argento vivo e lo sguardo serio,
ecco l'aspetto di quel nocchiero
che senza indugio sa attraversare
in pochi istanti l'oceano intero.

Vive nei cieli come un gabbiano
sogna pensando ad un mondo lontano,
pensa che il mare sia un pavimento
di un mondo astratto fatto di vento.

Anche quel giorno in cielo si è alzato
un DC9 da lui pilotato
era sereno e faceva caldo
di buon auspicio si udiva un canto.

Lampo di luce negli occhi
come una stella cadente nel cielo
come quel tuono di voci alla radio
che ha attraversato il paese intero
sembra palese che il ca­pitano
fatto di ghiaccio si è sciolto al sole
disse quel capo di stato maggiore
quando l'aereo si è inabissato
col suo relitto l'Italia ha portato.

Sembra pazzesco che il capitano
così sicuro abbia sbagliato
e senza nemmeno chiedere aiuto
se ne sia andato senza un saluto.

Ma per fortuna un uomo ebbe un dubbio
disse che forse nessuno ha sbagliato,
che quell' aereo forse per sbaglio
da un altro aereo sia stato abbattuto.

Deve venire ancora quel giorno
che qualcun altro si faccia avanti
per scagionare quel capitano e dire
la verità abbiamo assassinato.

Lampo di luce negli occhi
come una stella cadente nel cielo
come quel tuono di voci alla radio
che ha attraversato il paese intero
sembra palese che il ca­pitano
fatto di ghiaccio si è sciolto al sole
disse quel capo di stato maggiore
quando l'aereo si è inabissato
col suo relitto l'Italia ha portato.

C'è un capitano coi suoi passeggeri
che ancora aspettano la verità
27 giugno 1980 addio capitano dagli occhi seri
India Hotel 870 ultima corsa dei tuoi pas­seggeri.

Contributed by Riccardo Venturi - 2006/8/9 - 13:43


USTICA, FINE.

La notizia, per chi non la sapesse, è di poche ore fa: una qualche cazzo di sezione della corte di cassazione ha mandato definitivamente assolti i generali dell'aeronautica Ferri e Bartolucci dall'accusa di avere depistato le indagini sulla strage di Ustica, per coprire i reali eventi che avevano portato all'abbattimento del DC9 dell'Itavia il 27 giugno 1980. Con l'assoluzione definitiva dei due generali cade anche ogni ipotesi di risarcimento per le vittime; è già forse qualcosa che non debbano pagare le spese processuali, come accadde per i familiari della strage di stato di Piazza Fontana. Esultano i generaloni per il "restaurato onore dell'aeronautica italiana". Stop. Cancellato tutto. Anche qui, nessun colpevole. Anzi sì, a bordo dell'aereo si deve essere verificata una serie impressionante di malori attivi. C'è chi vola da un quarto piano in una questura, e chi da 10.000 metri di altezza. Poco dopo si passa a notizie sicuramente più importanti: Lapo Elkann ad una cena esclusiva per l'inaugurazione di "Pitti Uomo" a Firenze (potremo mai un giorno assistere a un rogo sulla pubblica piazza di uno stilista?) ed una buffona fascista di merda, tale Santanchè, che riceve una "lettera di minaccia" dalla Gran Bretagna per la sua "battaglia contro il velo islamico", incassando pevsino la solidavietà del compagno pvesidente della cameva Bevtinotti.

Riccardo Venturi - 2007/1/10 - 20:37


Faccio presente che la pietra tombale definitiva sulla vicenda di Ustica l'ha messa Berlusconi e il suo guardasigilli Castelli proprio poco prima di andarsene a casa, con la legge 24 febbraio 2006, n. 85 che è alla base di quest'ultima assoluzione degli ultimi imputati, i generali Lamberto Bartolucci e Franco Ferri...

Articolo 1 della legge 85/2006

1. L'articolo 241 del codice penale e' sostituito dal seguente:
"Articolo 241 (Attentati contro l'integrita', l'indipendenza e l'unita' dello Stato). - Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza o l'unita' dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.
La pena e' aggravata se il fatto e' commesso con violazione dei doveri inerenti l'esercizio di funzioni pubbliche"

Sostanzialmente, l'alto tradimento può configurarsi solo attraverso atti violenti... chi invece per 25 anni ha mentito, omesso, inquinato, depistato e, infine, insabbiato con successo la verità su Ustica può stare tranquillo... e Palazzo Chigi, dove nel frattempo è cambiato il colore ma evidentemente poco altro, si affretta a "ribadire la piena fiducia nell'operato dell'Aeronautica militare":

"Il Governo ha deciso di dare mandato all’Avvocatura dello Stato, costituita quale parte civile, a proporre ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma, 6 aprile 2006, relativa alle imputazioni connesse al disastro aereo di Ustica.
Il Governo, nel ribadire la piena fiducia nell’operato dell’Aeronautica militare, ha inteso in questo modo sollecitare, anche a garanzia degli stessi interessati, una piena e definitiva pronuncia della Cassazione in ordine all’assoluta estraneità ai fatti dei soggetti coinvolti e alla corretta interpretazione del nuovo testo delle norme penali poste a tutela dello Stato e delle sue Istituzioni introdotto dalla l. n. 85/2006."

http://www.governo.it/GovernoInforma/C...

Insomma, per poter vivere alla grande e fare quello che si vuole senza tanti pensieri, in questo paese conviene essere militari, 007 o informatori di qualche commissione parlamentare d'inchiesta...

Alessandro - 2007/1/12 - 23:41


La strage di Ustica, tutte le bugie successive, i depistaggi e la definitiva assoluzione dei colpevoli costituiscono un disastro collettivo e insanabile che urla vendetta al cospetto di Dio, ma più di ogni altra cosa urla alle nostre orecchie la rabbia per la vergogna di sentirci europei e/o americani.
by HMMurdock

Andrea - 2009/7/20 - 16:09




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