Language   

Mack the Bomb

Pete Seeger
Language: English


Pete Seeger

Related Songs

If a Revolution Comes to My Country
(Pete Seeger)
Which Side Are You On?
(Florence Reece)
Hallelujah, I'm a Bum
(Joe Hill)


‎[1964]‎
Parole della cantastorie statunitense Nancy Schimmel
Sulla melodia de "Die Moritat von Mackie Messer" di Kurt Weill e Bertolt Brecht
Nel disco “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.‎

Broadsides - ‎Songs and Ballads‎

Mentre da noi, in alta Valsesia, nelle carcasse dei cinghiali si scoprono livelli di “cesio 137” di dieci ‎volte superiori ai limiti…‎

TRA LE RADIAZIONI INVISIBILI DI FUKUSHIMA
Lavoratori discriminati e sottoposti a livelli radioattivi sopra la media consentita: a due anni dal ‎disastro, lo smantellamento dei reattori procede con lentezza


di Alberto Sofia, da Giornalettismo del 7 marzo 2013‎

Fukushima ‎


Una minaccia invisibile, ma presente. Sono passati due anni dal disastro di Fukushima, in ‎Giappone, il secondo incidente nucleare più grave di tutti i tempi, dopo quello ucraino di ‎Chernobyl. Eppure il livello delle radiazioni è rimasto elevato: troppo alto, come spiega il New ‎York Times, per poter entrare all’interno dei tre reattori ed iniziare le operazioni di smantellamento. ‎Intanto sono i lavoratori della Tepco (la Tokyo Electric Power Corporation) a pagare il prezzo più ‎alto: oltre ai rischi per la loro salute, la discriminazione della popolazione locale, che li vede co-‎responsabili – come i vertici dell’azienda – di un evento che ha segnato le vite dei cittadini ‎giapponesi. Ma i “Fukushima 50″ – i dipendenti che hanno impedito con il loro intervento che la ‎fusione del nocciolo provocasse una nuova Chernobil, ndr – sono ormai eroi dimenticati. Cancellati ‎dalla storia, come spiega anche il Guardian

FUKUSHIMA E LA MINACCIA DELLE RADIAZIONI – Le ricerche degli scienziati sui livelli di ‎radiazioni non hanno ancora permesso una conoscenza completa delle condizioni nelle quali sono ‎costretti a lavorare i dipendenti della Tepco, in tre delle sei unità della centrale di Fukushima ‎Daiichi. Ma la minaccia invisibile resta elevata per gli operai, che utilizzano veicoli telecomandati ‎per entrare nel groviglio di fili, tubi e macerie rimasti intatti dopo lo tsunami che causò l’incidente ‎nell’impianto nucleare. E, come spiega il Guardian, i livelli restano comunque troppo alti per ‎permettere lo smantellamento dei reattori: la Tokyo Electric Power Co, che gestisce la centrare, ‎insiste spiegando che molto sia stato fatto per riportare la situazione nei reattori sotto controllo. “I ‎livelli di radiazioni sono in calo, sono in corso lavori per costruire una gru che sarà in grado di ‎rimuovere le barre di combustibile esaurito dal reattore n ° 4 della centrale. E stiamo eliminando i ‎detriti”, spiegano. Ma per il New York Times si tratta di valutazioni eccessivamente ottimistiche. ‎Così i rischi per la salute restano elevati, dopo un disastro che ha provocato la morte di 16 mila ‎giapponesi. Nonostante i tentativi della Tepco di minimizzare i pericoli.‎
AMMISSIONI – La società che gestisce l’impianto è stato però smentita da alcuni esperti nucleari, ‎soprattutto in merito ad alcune aree rimaste molto danneggiate dal terremoto e dallo tsunami. Non ‎pochi hanno avvertito che, se ci fosse un’altra grande scossa, ci potrebbero essere nuovi crolli, ‎aggravando la catastrofe. Per rimuovere questa minaccia, l’azienda sta costruendo una grande torre ‎a fianco dell’edificio, che dovrà ospitare una gru progettata per mettere in sicurezza l’area e ‎permettere lo smantellamento. Ma, come ha ammesso, Takeshi Takahashi, uno dei dirigenti, ‎serviranno circa 30 anni prima che tutta l’area sia messa sotto controllo.‎

LAVORATORI DISCRIMINATI – Così, sono i lavoratori dipendenti a soffrire i maggiori disagi, ‎costretti a lavorare – come denunciano sul Guardian – in condizioni estreme, soffocando tra le ‎maschere di protezione, stressati e con retribuzioni relativamente basse. Il 70% di un campione di ‎lavoratori intervistati alla fine dello scorso anno dal quotidiano britannico ha spiegato di guadagnare ‎‎800 yen all’ora (sei euro circa), molto meno rispetto ai 1.500 guadagnati in un’ora dai braccianti ‎giapponesi.Con la minaccia delle radiazioni invisibili: ”Non hanno colore né odore, se si lavora in ‎questo ambiente per un po’ ci si abitua e non hai più paura”, ha ammesso Hiroshige Kobayashi, un ‎capo ufficio di 45 ann. “Per questo ricordiamo sempre che esiste una seria minaccia per la salute”. ‎Secondo quanto ha spiegato il ministero della Sanità, almeno 63 lavoratori del Fukushima Daiichi ‎hanno lavorato, nell’ultimo mese, sottoposti a livelli di radiazione sopra la media consentita. Così ‎come 146 lavoratori della Tepco e 21 lavoratori a contratto, secondo i dati registrati fino a ‎dicembre: anche loro avevano superato i livelli massimi d’esposizione consentita. Se si aggiunge la ‎discriminazione della popolazione locale, che li giudica co-responsabili del disastro, è chiaro come ‎la situazione sia intollerabile: “Meritano più rispetto, stanno facendo uno dei lavori più duri al ‎mondo”, ha concluso Shigemura, un docente nel dipartimento di psichiatria della National Defense ‎Medical College. Ma sono storie che rischiano di restare nel silenzio.
Oh the shark has pretty teeth, dear,
And he shows them pearly white,
And the AEC has figures, (*)
But it keeps them out of sight.‎

When the shark bites with is teeth, dear,
Scarlet billows start to spread;
Strontium 90 shows no color,
But it leaves you just as dead.‎

Strontium 90 leaves no clue, dear,
It’s not like thalidomide;
If the baby is deformed, dear,
You just blame the other side.‎

Strontium 90 leaves no trace, dear,
No one knows who gets the knife,
You can always say that background
Radiation took the life.‎

In your milk on Monday mornig
Comes an extra little kick,
Well, the taste is just the same, dear,
But the Geiger counters tick.‎

Oh, the shark has pretty teeth, dear,
And he shows them, pearly white;
And the AEC has figures,
But they keep them out of sight.‎
‎(*) AEC = Atomic Energy Commission.‎

Contributed by Dead End - 2013/3/8 - 09:08




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org