Duecento lire di castagne sopra il cavalcavia,
fiocchi di cenere nel cielo, l’inverno bussa già.
Presa a contare le corriere che stan sfrecciando via
l’intervallo lei lo passa qui, sola senza compagnia.
Le sue colline son lontane e non le vede più;
soltanto i nidi di cemento della periferia.
Strapparsi il camice di dosso e rotolare giù
e sporcarsi il volto d’allegria per non sospirare più
e nascondersi nel vento e non tornare mai…
E mai più le ciminiere, le sirene, la città,
i cancelli e i capannoni bagnati di foschia e di umidità;
e mai più sedersi a mensa tra malinconia e purée:
la catena, il nastro, i giorni che vanno via col carrello del caffè.
Ma un sole pallido e malato è la sua realtà.
Domani è festa e finalmente potrà svagarsi un po’.
Sorride quasi nel pensare a quello che farà.
Le corriere stan sfrecciando via e l’inverno bussa già;
qualche buccia di castagna sul cavalcavia.
fiocchi di cenere nel cielo, l’inverno bussa già.
Presa a contare le corriere che stan sfrecciando via
l’intervallo lei lo passa qui, sola senza compagnia.
Le sue colline son lontane e non le vede più;
soltanto i nidi di cemento della periferia.
Strapparsi il camice di dosso e rotolare giù
e sporcarsi il volto d’allegria per non sospirare più
e nascondersi nel vento e non tornare mai…
E mai più le ciminiere, le sirene, la città,
i cancelli e i capannoni bagnati di foschia e di umidità;
e mai più sedersi a mensa tra malinconia e purée:
la catena, il nastro, i giorni che vanno via col carrello del caffè.
Ma un sole pallido e malato è la sua realtà.
Domani è festa e finalmente potrà svagarsi un po’.
Sorride quasi nel pensare a quello che farà.
Le corriere stan sfrecciando via e l’inverno bussa già;
qualche buccia di castagna sul cavalcavia.
envoyé par Riccardo Venturi - 1/3/2013 - 12:40
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Testo e musica di Claudio Baglioni
Lyrics and music by Claudio Baglioni
Album: Solo
"È il 1976, e l’universo-fabbrica sta per dire addio alla canzone italiana. Quello che veniva definito generalmente come “impegno” non tira più. Dalla e De Gregori stanno per salpare, come fanno i marinai, verso Banana Republic; all’orizzonte si intravedono le farse di Rino Geatano e di Renato Zero… L’ultima canzone sulla fabbrica è del 1977. Ne è autore un insospettabile: Claudio Baglioni. Duecento lire di castagne, malgrado (o forse proprio in virtù del) tanto rinfacciato gozzanismo baglioniano, rischia di essere la più bella canzone sul tema." - Da Canzoni di fabbrica, articolo di Leonardo Colombati su Carmilla On Line (2004)