La Varsovienne [de 1831], ou Il s'est levé, voici le jour sanglant [Warszawianka 1831 roku]

[1831]
Testo francese di Casimir François Delavigne
Versione polacca di Karol Sienkiewicz [1831]
Musica di Karol Kurpiński [1831]
Poème français de Casimir François Delavigne
Version polonaise de Karol Sienkiewicz [1831]
Musique de Karol Kurpiński [1831]
French poem by Casimir François Delavigne
Polish version by Karol Sienkiewicz [1831]
Music by Karol Kurpiński [1831]
Casimir François Delavignen ranskankielinen runo
Karol Sienkiewiczin puolankielinen versio [1831]
Sävel: Karol Kurpiński [1831]





La storia ed il viaggio della Varsovienne, che diverrà la Warszawianka, iniziano nel 1831, quando il poeta romantico e rivoluzionario francese Casimir François Delavigne (nato a Le Havre nel 1793 e morto a Lione nel 1843) ne scrive il testo originale. In origine si tratta di un testo scritto in onore della “Rivoluzione di Novembre” polacca del 1831, ovvero dell’insurrezione contro la Russia zarista che, come sovente nella Storia, opprimeva la Polonia. La rivoluzione polacca, prodotto diretto di quella francese e belga del 1830, ebbe inizio il 29 novembre 1830; il popolo di Varsavia si sollevò disperatamente in armi scrivendo delle pagine gloriose. Con la battaglia di Ostrołęka (14 ottobre 1831) la rivolta fu schiacciata nel sangue dalle preponderanti truppe zariste; fu in quell'occasione che fu pronunciata la famosa e terribile frase, "L'ordine regna a Varsavia", non da un generale russo come si crede spesso erroneamente, ma dal ministro degli esteri francese Horace Sébastiani. Ebbe inizio la russificazione forzata ed una repressione terribile che spinsero all’esilio la maggior parte dell’élite culturale e politica polacca. Molti esuli trovarono asilo in Francia, e con questo si spiega l’eco enorme che gli avvenimenti polacchi ebbero in quel paese; la poesia di Delavigne si situa esattamente in questo contesto. Nel suo testo si avvertono chiari echi della Marsigliese.

La poesia, già intitolata La Varsovienne, fu scritta da Delavigne nei primi mesi del 1831, quando la rivoluzione era ancora in corso. Quasi immediatamente. nel marzo dello stesso anno, ne viene effettuata una versione polacca; l’autore è Karol Sienkiewicz, poeta e storico, zio del più famoso scrittore polacco, Henryk Sienkiewicz, l’autore del Quo Vadis?. Karol Sienkiewicz condivideva con Delavigne l'anno di nascita, il 1793; morì in esilio a Parigi nel 1860. Il titolo originale della versione è semplicemente Warszawianka (“La Canzone di Varsavia”, o “La Varsaviese”), un titolo che tanta fortuna e importanza avrà nella storia dei canti rivoluzionari e sociali. La versione viene pubblicata sulla rivista Polak Sumienny (“Il Polacco Diligente”), nel n° 90 del 27 marzo 1831, con la corretta indicazione che è ripresa z pana Delavigne (“dal signor Delavigne”). Rapidamente il compositore Karol Kazimierz Kurpiński (1785-1857) lo mette in musica basandosi su motivi popolari: è quella con la quale il canto è ancora noto (da notare che il testo originale francese di Delavigne non è stato mai musicato, e che il testo francese non si adatta alla melodia di Kurpiński. La storia della Warszawianka 1831 roku come canto è quindi esclusivamente polacca). Nella Varsavia liberata dai russi, viene eseguito dall’orchestra del Teatr Narodowy (Teatro Nazionale), diretta dallo stesso compositore, il 5 aprile 1831. Il canto guadagna immediatamente un’enorme popolarità, tanto da essere inserito dal drammaturgo Stanisław Wyspiański nella sua tragedia (ispirata ai fatti contemporanei) che, significativamente, ne riprende anche lo stesso titolo: Warszawianka. La popolarità della poesia e del canto esce dalla Polonia; una volta schiacciata la rivoluzione polacca, il grande poeta romantico norvegese Henrik Arnold Wergeland traduce fedelmente nella sua lingua la poesia originale di Delavigne.

La denominazione originale del canto in polacco è, come abbiamo visto, semplicemente Warszawianka. L'aggiunta “del 1831” (Warszawianka 1831 roku) è posteriore, ed è dovuta ovviamente alla necessità di distinguerla da quella “del 1905”. Attorno agli anni '20 del XX secolo fu in procinto di divenire l'inno nazionale polacco.[RV]

The history and voyage of the Varsovienne begin in 1831, when the French romantic and revolutionary poet Casimir François Delavigne (b. Le Havre, 1793; d. Lyon, 1843) writes the original poem in French. Delavigne wrote the poem in honour of the Polish “November Revolution” of 1831, the uprising against Tsarist Russia that was oppressing Poland at that time -as it has often happened in history. The Polish revolution, directly originating from the 1830 uprisings in France and Belgium, started on 29 November 1830, when the people of Warsaw in despair rose up against the Russian oppressor, writing glorious pages. With the battle of Ostrołęka (14 October 1831), the Polish uprising was definitely crushed by the overwhelming Tsarist troops; it was just on that occasion, that the notorious phrase, ”Order reigns in Warsaw”, was pronounced -not by a Russian general, as it is often believed, but by France's foreign minister Horace Sébastiani. Forced Russification and ruthless repression started then in Poland, driving almost all the cultural and political élite of Poland into exile. Many of the exiled sought and found refuge in France, and this explains why the events in Poland had such a great echo in that country; this is the exact historical context of Delavigne's poem. There are strong echoes of the Marsellaise in it.

Delavigne wrote the poem -already named La Varsovienne- in the first months of 1831, when the uprising was still going on. A Polish version was made almost immediately by Karol Sienkiewicz, a poet and historian and the uncle of one of the most celebrated Polish writers, Henryk Sienkiewicz, the author of Quo Vadis?. Karol Sienkiewicz was born in 1793, the same year as Delavigne; he died in exile in Paris, in 1860. The original title of the poem is simply Warszawianka (“The Song of Warsaw”, or “The Warsawian”), a name which would become so important and successful in the history of revolutionary and social songs. The version was first published by the magazine Polak Sumienny (“The Conscientious Pole”) in nr 90 of 27 March 1831, with correct indication that it is translated z pana Delavigne (“from mr Delavigne”). Almost immediately, the composer Karol Kazimierz Kurpiński (1785-1857) writes for the poem a folktune-based melody to which the song is sung still today (it should be noted that Delavigne's French poem has never been set to music, and that it does not fit Kurpiński's melody. The history of Warszawianka 1831 roku as a song is only concerned with Poland). In the Warsaw then free from the Russians, the song was first executed by the orchestra of Teatr Narodowy (National Theatre), directed by the composer himself, on 5 April 1831. The song gained immediately wide popularity; so wide, that the dramatist Stanisław Wyspiański wrote a tragedy inspired by current events and bearing the same title of Warszawianka. By the way, the song is sung in the tragedy. The poem and the song become widely known also outside Poland; after the Polish uprising was finally crushed, the great Norwegian romantic poet Henrik Arnold Wergeland faithfully translated Delavigne's French original poem into his native language.

As already mentioned, the original Polish title of the song is simply Warszawianka. The extension “from 1831” (Warszawianka 1831 roku) was added much later to distinguish it from the Warszawianka 1905 roku. Around the 1920's, the song was about to become the national anthem of Poland. [RV]