Oradour, mon amour

Nella primavera del 1944, in previsione di uno sbarco alleato sulle coste francesi, molti dei soldati tedeschi di corpi d’élite come la divisione corazzata SS «Das Reich» ed il reggimento carristi «Der Führer», decimati sul fronte sovietico, vennero ridislocati e riorganizzati nei pressi di Tolosa a difesa del tratto meridionale di costa. La zona era infestata dai maquis, che diedero del bel filo da torcere agli occupanti. All’inizio di giugno, nel corso di una delle loro azioni, i partigiani riuscirono a catturare il maggiore delle SS Helmut Kämpfe che pochi giorni dopo venne ucciso durante un tentativo di fuga. Quando il 9 giugno i nazisti seppero della morte del loro ufficiale si trovavano nei pressi della cittadina di Oradour-sur-Glane, a nord di Tolosa, in movimento verso la Normandia dove gli alleati erano sbarcati solo due giorni prima. Sarà stata la sete di vendetta o i continui attacchi dei partigiani che rallentavano il cammino dei convogli destinati a dar man forte al nord, i nazisti decisero che su quel villaggio doveva abbattersi la loro furia.



Entrati ad Oradour nel primo pomeriggio del 10 giugno 1944, le SS comandate dal maggiore Adolf Diekmann, tra cui anche alcuni francesi dell’Alsazia, rastrellarono tutti gli abitanti, uomini da una parte, donne e bambini dall’altra. I primi furono fatti a pezzi a colpi di mitragliatrice e poi subito bruciati senza nemmeno finire quelli che erano rimasti solo feriti. Le donne e i bambini vennero chiusi nella chiesa del villaggio, nella cui navata centrale i nazisti fecero esplodere un grosso ordigno che scatenò un incendio devastante. Solo una donna, Marguerite Rouffanche, sopravvisse riuscendo miracolosamente a calarsi da una delle finestre del coro.

I nazisti si allontanarono non senza aver ammazzato ancora altre persone in case e fattorie nei dintorni. Un bilancio di 642 morti. Insieme alla Rouffanche sopravvissero solo sei ragazzini.



Nel 1953 si tenne il processo contro una ventina di prigionieri di guerra, ex SS tedesche e francesi d’Alsazia, ritenute responsabili dell’eccidio. Furono emesse due sentenza di condanna a morte e comminate pene detentive tra i 5 e i 12 anni, ma poi intervenne una legge d’amnistia e tutto finì a tarallucci e vino...



Ma non per le famiglie delle vittime e per i limousins, gli abitanti della regione.
Decisero che il villaggio di Oradour-sur-Glane non sarebbe stato più ricostruito, lasciato come quel 10 giugno, un paese fantasma, un memoriale a cielo aperto. E poi restituirono la Croce di Guerra, la Legion d’Onore e tutte le altre onorificenze attribuite dallo Stato ad Oradour per il suo sacrificio. All’ingresso delle rovine del villaggio fu posta una targa con i nomi dei deputati francesi che avevano votato l’amnistia per i crimini di guerra. (fonte: fr.wikipedia)

"'Oradour, mom amour' est une chanson française que j'ai écrite lors de mon passage a Oradour-sur-Glane. Mon coeur seigne à chaque fois que je vois ce qu'est capable de faire l'être humain à son prochain. Cette chanson a été déposée au centre de la mémoire d'Oradour et a été offerte à Monsieur le Maire d'Oradour-sur-Glane." Richard Aubert
(Dead End)