Dall'album "Closer" del 1980. Non è propriamente una canzone contro la guerra, bensì contro il voyeurismo per le atrocità, ma penso che possa stare nel sito.
Asylums with doors open wide
Where people had paid to see inside,
For entertainment they watch his body twist,
Behind his eyes he says, 'I still exist.'
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
In arenas he kills for a prize,
Wins a minute to add to his life.
But the sickness is drowned by cries for more,
Pray to God, make it quick, watch him fall.
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
You'll see the horrors of a faraway place,
Meet the architects of law face to face.
See mass murder on a scale you've never seen,
And all the ones who try hard to succeed.
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
And I picked on the whims of a thousand or more,
Still pursuing the path that's been buried for years,
All the dead wood from jungles and cities on fire,
Can't replace or relate, can't release or repair,
Take my hand and I'll show you what was and will be.
Where people had paid to see inside,
For entertainment they watch his body twist,
Behind his eyes he says, 'I still exist.'
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
In arenas he kills for a prize,
Wins a minute to add to his life.
But the sickness is drowned by cries for more,
Pray to God, make it quick, watch him fall.
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
You'll see the horrors of a faraway place,
Meet the architects of law face to face.
See mass murder on a scale you've never seen,
And all the ones who try hard to succeed.
This is the way, step inside.
This is the way, step inside...
And I picked on the whims of a thousand or more,
Still pursuing the path that's been buried for years,
All the dead wood from jungles and cities on fire,
Can't replace or relate, can't release or repair,
Take my hand and I'll show you what was and will be.
Contributed by Renato Stecca - 2012/10/15 - 17:40
Language: Italian
Versione italiana di Flavio Poltronieri
LA FIERA DELLE ATROCITA'
Il silenzio quando le porte si spalancano
dove le gente ha pagato per guardare dentro
e divertirsi guardando il suo corpo che si contorce
dietro ai suoi occhi lui dice "Esisto ancora"
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate....
Nelle arene uccide per un premio
vince un minuto di vita in più
ma la nausea è coperta da grida che chiedono di più
prega Dio, fallo alla svelta, guardalo cadere
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate....
Questa è la strada
Questa è la strada
Questa è la strada
Questa è la strada
Vedrete gli orrori di un luogo remoto
incontrerete faccia a faccia gli architetti della legge
vedrete uno sterminio di massa di proporzioni mai viste
e tutti quelli che hanno fortemente agito perché ciò accada
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate
E ho stuzzicato le fantasie di un migliaio e più
cercando ancora il sentiero che è stato sepolto per anni
tutta la legna secca delle giungle e le città in fiamme
impossibile rimediare o raccontare, rilasciare o riparare
datemi la mano e vi mostrerò ciò che fu e ciò che sarà
Il silenzio quando le porte si spalancano
dove le gente ha pagato per guardare dentro
e divertirsi guardando il suo corpo che si contorce
dietro ai suoi occhi lui dice "Esisto ancora"
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate....
Nelle arene uccide per un premio
vince un minuto di vita in più
ma la nausea è coperta da grida che chiedono di più
prega Dio, fallo alla svelta, guardalo cadere
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate....
Questa è la strada
Questa è la strada
Questa è la strada
Questa è la strada
Vedrete gli orrori di un luogo remoto
incontrerete faccia a faccia gli architetti della legge
vedrete uno sterminio di massa di proporzioni mai viste
e tutti quelli che hanno fortemente agito perché ciò accada
Questa è la strada, entrate
Questa è la strada, entrate
E ho stuzzicato le fantasie di un migliaio e più
cercando ancora il sentiero che è stato sepolto per anni
tutta la legna secca delle giungle e le città in fiamme
impossibile rimediare o raccontare, rilasciare o riparare
datemi la mano e vi mostrerò ciò che fu e ciò che sarà
Contributed by Flavio Poltronieri - 2014/4/5 - 20:19
Non credo sia una contro il voyeurismo per le atrocità, poiché parla della malattia di Ian Curtis.. Poi il testo è
Asylums with doors open wide,
Where people had paid to see inside,
For entertainment they watch his body twist,
Behind his eyes he says, 'I still exist.'
Asylums with doors open wide,
Where people had paid to see inside,
For entertainment they watch his body twist,
Behind his eyes he says, 'I still exist.'
Heinrich - 2016/5/21 - 11:05
Confermo che il primo verso è correttamente: "Asylums with doors open wide"...
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Bernart Bartleby - 2016/5/22 - 21:52
il testo è preso da ballard
ci sono riferimenti alla guerra ma niente a che fare con l'epilessia..
ci sono riferimenti alla guerra ma niente a che fare con l'epilessia..
federico - 2018/4/13 - 13:36
non credo che il primo verso abbia a che fare con l'epilessia.. ma tant'è
federico - 2018/4/13 - 13:38
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