Che diritto avete, voi
di farvi saltare in aria
macellai di carne disarmata
di affogare la vita vostra
e altrui nel dolore più assoluto
Che diritto avete, voi
seduti nei vostri bar a cinque stelle
d'ubriacarvi dentro privati paradisi
mentre lì accanto
si consumano inferni innominabili
Che diritto avete, voi
di stordirvi il cervello
affollando innocenti discoteche
mentre i vostri governi
vi rappresentano
occupando, torturando, massacrando...
Che diritto abbiamo, noi
di pensare che ci sia una guerra
quando possiamo interromperla
in qualsiasi momento
prendendo accuratamente la mira
coi nostri telecomandi
Che diritto abbiamo, noi
di starne dentro chiamandoci fuori
ogni volta, perduti in orde di Nike
in cortei di telefonini
eserciti viziati e insoddisfatti
apparecchiati attorno
a strabordanti cene
Che diritto abbiamo, noi
di indignarci per l'orrore
quando la nostra vera preoccupazione
è il non dover mai rinunciare
alle oasi di sazietà ai privilegi
Che diritto abbiamo, noi
di schierarci con l'una o con l'altra parte
con le nosre verità
con le nostre soluzioni, riposte
con puntiglio
nell'obice assassino di un carro armato
oppure nella follia d'un kamikare
Ma dov'è, dov'e la Palestina
frammenti deflagrati
appesi persino alle tue, alle mie
alle nostre mani
brandelli dispersi in ogni direzione
che nemmeno le lapidi più affamate riescono a riconoscere
Eccola: è qui, è qui la Palestina
non solo una terra promessa
non un canto di rivoluzione
non un'intifada perduta, ma
solo un grondare dagli occhi
dai cuori, dai pensieri
eccola, sola, come un ricordo scomodo
abbandonata
Ma dové, dov'è la Palestina
dove i suoi figli
dove poter aspettare un'alba
che cancelli le ferite
che diritto avete voi
che diritto abbiamo noi
NO, NO, NO! non lasciamola morire...
di farvi saltare in aria
macellai di carne disarmata
di affogare la vita vostra
e altrui nel dolore più assoluto
Che diritto avete, voi
seduti nei vostri bar a cinque stelle
d'ubriacarvi dentro privati paradisi
mentre lì accanto
si consumano inferni innominabili
Che diritto avete, voi
di stordirvi il cervello
affollando innocenti discoteche
mentre i vostri governi
vi rappresentano
occupando, torturando, massacrando...
Che diritto abbiamo, noi
di pensare che ci sia una guerra
quando possiamo interromperla
in qualsiasi momento
prendendo accuratamente la mira
coi nostri telecomandi
Che diritto abbiamo, noi
di starne dentro chiamandoci fuori
ogni volta, perduti in orde di Nike
in cortei di telefonini
eserciti viziati e insoddisfatti
apparecchiati attorno
a strabordanti cene
Che diritto abbiamo, noi
di indignarci per l'orrore
quando la nostra vera preoccupazione
è il non dover mai rinunciare
alle oasi di sazietà ai privilegi
Che diritto abbiamo, noi
di schierarci con l'una o con l'altra parte
con le nosre verità
con le nostre soluzioni, riposte
con puntiglio
nell'obice assassino di un carro armato
oppure nella follia d'un kamikare
Ma dov'è, dov'e la Palestina
frammenti deflagrati
appesi persino alle tue, alle mie
alle nostre mani
brandelli dispersi in ogni direzione
che nemmeno le lapidi più affamate riescono a riconoscere
Eccola: è qui, è qui la Palestina
non solo una terra promessa
non un canto di rivoluzione
non un'intifada perduta, ma
solo un grondare dagli occhi
dai cuori, dai pensieri
eccola, sola, come un ricordo scomodo
abbandonata
Ma dové, dov'è la Palestina
dove i suoi figli
dove poter aspettare un'alba
che cancelli le ferite
che diritto avete voi
che diritto abbiamo noi
NO, NO, NO! non lasciamola morire...
envoyé par DoNQuijote82 - 27/9/2012 - 10:36
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