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Primo Levi
Language: Italian


Primo Levi


Non sgomentarti, donna, della mia forma selvaggia: ‎
Vengo di molto lontano, in volo precipitoso;‎
Forse i turbini m'hanno scompaginato le piume.‎
Sono un angelo, sì, non un uccello da preda; ‎
Un angelo, ma non quello delle vostre pitture,‎
Disceso in altro tempo a promettere un altro Signore.‎
Vengo a portarti novella, ma aspetta, che mi si plachi
L'ansimare del petto, il ribrezzo del vuoto e del buio.‎
Dorme dentro di te chi reciderà molti sonni;‎
È ancora informe, ma presto ne vezzeggerai le membra.‎
Avrà virtù di parola ed occhi di fascinatore,‎
Predicherà l'abominio, sarà creduto da tutti. ‎
Lo seguiranno a schiere baciando le sue orme, ‎
Giubilanti e feroci, cantando e sanguinando. ‎
Porterà la menzogna nei più lontani confini,‎
Evangelizzerà con la bestemmia e la forca. ‎
Dominerà nel terrore, sospetterà veleni
Nell'acqua delle sorgenti, nell'aria degli altipiani, ‎
Vedrà l'insidia negli occhi chiari dei nuovi nati.‎
Morrà non sazio di strage, lasciando semenza d'odio. ‎
È questo il germe che cresce di te. Rallegrati, donna.‎



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