Ho delle ferite addosso
Che sanguinano al sentirsi ricordare.
No, generale, vi ringrazio
ma non posso far sì che il mio cuore accetti un dono
come ricompensa della mia spada.
Perciò lo rifiuto e vi chiedo semplicemente la mia parte
quella di tutti gli altri.
Io vi chiedo che questi strumenti che voi profanate
non risuonino mai più.
Se le trombe e i tamburi
si dimostrassero adulatori sul campo di battaglia
allora le città si potrebbero popolare di gente ipocrita e ruffiana.
Quando l’acciaio si fa tenero come la seta,
ebbene, serviamoci di questa allora
anche per le nostre corazze.
Basta, vi dico, basta!
Non mi sono lavato il naso che sanguinava
ho abbattuto qualche debole nemico
E per questo voi mi circondate di acclamazioni smisurate
come se io desiderassi che i miei meschini meriti
venissero nutriti di lodi condite di menzogne.
Io sono nato per condividere l’amore
e non l’odio.
Ma l’odio comanda
il resto è silenzio.
Che sanguinano al sentirsi ricordare.
No, generale, vi ringrazio
ma non posso far sì che il mio cuore accetti un dono
come ricompensa della mia spada.
Perciò lo rifiuto e vi chiedo semplicemente la mia parte
quella di tutti gli altri.
Io vi chiedo che questi strumenti che voi profanate
non risuonino mai più.
Se le trombe e i tamburi
si dimostrassero adulatori sul campo di battaglia
allora le città si potrebbero popolare di gente ipocrita e ruffiana.
Quando l’acciaio si fa tenero come la seta,
ebbene, serviamoci di questa allora
anche per le nostre corazze.
Basta, vi dico, basta!
Non mi sono lavato il naso che sanguinava
ho abbattuto qualche debole nemico
E per questo voi mi circondate di acclamazioni smisurate
come se io desiderassi che i miei meschini meriti
venissero nutriti di lodi condite di menzogne.
Io sono nato per condividere l’amore
e non l’odio.
Ma l’odio comanda
il resto è silenzio.
envoyé par Riccardo Venturi - 27/6/2006 - 01:59
Langue: anglais
Marcius
I thank you, general;
But cannot make my heart consent to take
A bribe to pay my sword: I do refuse it;
And stand upon my common part with those
That have beheld the doing.
[A long flourish. They all cry 'Marcius! Marcius!'
cast up their caps and lances: Cominius and Lartius
stand bare]
Marcius
May these same instruments, which you profane,
Never sound more! when drums and trumpets shall
I' the field prove flatterers, let courts and cities be
Made all of false-faced soothing!
When steel grows soft as the parasite's silk,
Let him be made a coverture for the wars!
No more, I say! For that I have not wash'd
My nose that bled, or foil'd some debile wretch.--
Which, without note, here's many else have done,--
You shout me forth
In acclamations hyperbolical;
As if I loved my little should be dieted
In praises sauced with lies.
I thank you, general;
But cannot make my heart consent to take
A bribe to pay my sword: I do refuse it;
And stand upon my common part with those
That have beheld the doing.
[A long flourish. They all cry 'Marcius! Marcius!'
cast up their caps and lances: Cominius and Lartius
stand bare]
Marcius
May these same instruments, which you profane,
Never sound more! when drums and trumpets shall
I' the field prove flatterers, let courts and cities be
Made all of false-faced soothing!
When steel grows soft as the parasite's silk,
Let him be made a coverture for the wars!
No more, I say! For that I have not wash'd
My nose that bled, or foil'd some debile wretch.--
Which, without note, here's many else have done,--
You shout me forth
In acclamations hyperbolical;
As if I loved my little should be dieted
In praises sauced with lies.
envoyé par Riccardo Venturi - 27/6/2006 - 02:21
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Libera traduzione dal Coriolano di William Shakespeare, Atto I, Scena IX.
A cura di Giorgio Cordini e Luca Quaia
Esecuzione musicale di Giorgio Cordini in Disarmati
DISARMATI
musiche da canzoni d’autore contro la guerra
Diversi anni fa Giorgio Cordini comincia ad arrangiare per sola chitarra alcune tra le canzoni d’autore più note. Nasce l’idea di produrre un album con una raccolta che testimoni questo lavoro di approfondimento, giocato principalmente sulle corde della chitarra. Esce così nel novembre del 2000 "Chitarre d’Autore", un album che raccoglie, tra le altre, "La canzone di Marinella", "Vecchio frack", "Mio fratello che guardi il mondo": il lavoro ottiene, insieme al concerto teatrale che segue, un buon successo di critica e pubblico.
A distanza di poco più di un anno, all’inizio del 2002, Giorgio decide di ripetere l’esperienza, scegliendo ancora tra le canzoni d’autore melodie da arrangiare; ma ora il filo conduttore del nuovo disco non può più essere solamente il fatto che i brani scelti arrivino tutti dalla produzione cantautorale italiana. Siamo in clima di guerra. Giorgio vuole che il suo messaggio per la pace, il suo invito a riflettere sull’ingiustizia dei soprusi e delle guerre, arrivino insieme alla sua musica.
Ecco così nascere un album che, sin dal titolo Disarmati ("Disàrmati" o "Disarmàti", l’accento è volutamente lasciato libero) lascia intravedere la forte idea che lo anima. E’ un album principalmente strumentale, tranne per due tracce che portano una le voci di un coro di bimbi che cantano il "Girotondo" di Fabrizio De André e l’altra la voce di un soldato che recita da un sonetto del "Coriolano" di Shakespeare il suo rifiuto di accettare onori e premi per aver "abbattuto qualche debole nemico". Quest’ultimo brano, su musica composta da Giorgio Cordini, dà il titolo all’album e fa da sottofondo anche ad una traccia video presente sul CD, che mostra una sequenza di fotografie della seconda guerra mondiale. La voce recitante è di Luca Quaia, che ha anche curato la realizzazione del video.
Il CD comprende 11 tracce, di cui quattro originali.
1. Girotondo (Fabrizio De Andrè)
2. Noi non ci saremo (Francesco Guccini)
3. The Ballad of Nick & Bart [Here's To You] (Ennio Morricone)
4. Karima (Giorgio Cordini)
5. Piazza Tienanmen (Giorgio Cordini)
6. Invincibili (Massimo Bubola - Cristiano De Andrè)
7. Bella Ciao (tradiz. arrangiamento di Giorgio Cordini)
8. Ieri ho incontrato mia madre (Gino Paoli)
9. La ballata dell'eroe (Fabrizio De Andrè)
10. Disarmati (Giorgio Cordini)
11. Speranza (Giorgio Cordini)
Nei brani strumentali il messaggio arriva attraverso titoli come "Noi non ci saremo", "La ballata dell’eroe", "Bella ciao", "Piazza Tienanmen", "Speranza". Per gli arrangiamenti Giorgio ha utilizzato diversi strumenti, oltre alla sua chitarra acustica ed al bouzouki. Firmano assolo e ritmiche diversi amici nonché ottimi musicisti tra cui Mauro Pagani, Massimo Carrano, Riccardo Tesi, Fabio Treves, Vittorio Sonsini, Franco Testa, Michele Gazich, Paolo Jannacci, Mauro Di Domenico, Joe Damiani, il Quartetto Zelig, Eros Cristiani, Enrico Mantovani.
dal sito ufficiale di Giorgio Cordini.