Il brano " La teppa dei marchettari" è tratto dall'ultimo album di Ennio Rega "Arrivederci Italia".
Piove come una benedizione senza riparo
pappa vecchie e mendicanti e il marchettaro
Un corpo tra i pruni e il biancospino
grumi di luna su un coltello è già mattino
Caso risolto al volo il movente è un po’ di soldi
e un orologio d’oro ma
La verità è che l’invito qui è senza troppe pretese
a farne le spese
Nel fumo che si schioda da umide promiscuità
è colui che è affamato di sguardi e complicità
nel diario intimo dell’omosessualità
La Teppa dei marchettari nei pressi dei cancelli dello Zoo
di fronte al museo c’è una scalinata se cerchi il carnerfice
tra le vittime dai un’occhiata
Seduti sul muretto nei giubbotti infagottati
con gli occhi folli del non senso
che c’è in tutto questo odor d’incenso
Non è uno che cerca lungofiume un ponte come un esilio
è un padre di famiglia con tre figli e una baracca a San Basilio
Non è un marchettaro per natura
ma vi è costretto come ad avere una statura
Un prete fa il cliente e a volte batte il resto è un catenaccio
un androne di galera dentro al braccio
Strascicato di buon passo
un Cardinale sopra il materasso senza paura sali
Per il Pincio da qui fai molto in fretta sali e
chiedi vendetta ma che sia resurrezione e pena
di chi assicurò questa scodella a una catena
La Teppa dei marchettari…
Se ti spaventa la diversità a Valle Giulia passa per il Pincio
pappa vecchie e mendicanti e il marchettaro
Un corpo tra i pruni e il biancospino
grumi di luna su un coltello è già mattino
Caso risolto al volo il movente è un po’ di soldi
e un orologio d’oro ma
La verità è che l’invito qui è senza troppe pretese
a farne le spese
Nel fumo che si schioda da umide promiscuità
è colui che è affamato di sguardi e complicità
nel diario intimo dell’omosessualità
La Teppa dei marchettari nei pressi dei cancelli dello Zoo
di fronte al museo c’è una scalinata se cerchi il carnerfice
tra le vittime dai un’occhiata
Seduti sul muretto nei giubbotti infagottati
con gli occhi folli del non senso
che c’è in tutto questo odor d’incenso
Non è uno che cerca lungofiume un ponte come un esilio
è un padre di famiglia con tre figli e una baracca a San Basilio
Non è un marchettaro per natura
ma vi è costretto come ad avere una statura
Un prete fa il cliente e a volte batte il resto è un catenaccio
un androne di galera dentro al braccio
Strascicato di buon passo
un Cardinale sopra il materasso senza paura sali
Per il Pincio da qui fai molto in fretta sali e
chiedi vendetta ma che sia resurrezione e pena
di chi assicurò questa scodella a una catena
La Teppa dei marchettari…
Se ti spaventa la diversità a Valle Giulia passa per il Pincio
envoyé par Elisa - 3/7/2012 - 16:31
×