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Work Song

Nat Adderley
Langue: anglais


Nat Adderley

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Nat Adderley: Work Song (Original Recording)


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‎[1960]‎
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Oscar Brown, Jr
Music / Musica / Musique / Sävel: Nathaniel "Nat" Adderley
[Album / Albumi: Sin and Soul...and Then Some]

workadde


Work Song è uno standard jazz composto da Nat Adderley negli anni sessanta e reso famoso dai gruppi dove egli militò assieme al fratello Julian (Cannonball).

«È impossibile prevedere cosa succederà a un brano musicale. Prendi mio fratello: Nat scrisse un pezzo 7 o 8 anni fa. Non lo ritenevamo un brano importante: facemmo un paio di registrazioni, e Nat ne fece una su un album per la Riverside, intitolato Work Song. Poi la facemmo su un album nostro, quello che ho fatto subito dopo, che si chiamava Them Dirty Blues. Fu registrata anche da altri musicisti, Oscar Brown ci mise le parole e la fecero un sacco di cantanti, poi Herb Alpert decise di farla coi Tijuana Brass e divenne un grande successo. La suoniamo ancora...l'abbiamo sempre suonata perché ci piace. Ma chi sa qual è la ragione del suo successo?» - Julian Adderley --> it.wikipedia: Work Song


Forzati al lavoro in una Chain gang.
Forzati al lavoro in una Chain gang.


Work Song è un brano originariamente solo strumentale; Oscar Brown jr, scrisse le parole solo in un secondo momento. Ne venne fuori quello che è: un “canto di lavoro” di forzati incatenati in una Chain Gang. La Chain Gang è stata una pratica punitiva di lavoro forzato tipica degli Stati Uniti meridionali e dell’Australia, “popolarizzata” anche da film, fumetti ecc. Negli Stati Uniti, tale pratica venne generalmente abbandonata verso il 1955; ma in Georgia la misura continuò ad essere applicata, così come nella Carolina del Nord che la abolì negli anni ‘70. La Chain Gang ha avuto però un “ritorno di fiamma” alla metà degli anni ‘90 del secolo scorso: diversi stati la reintrodussero per circa un anno, primo fra tutti l’Alabama nel 1995. Oggi, solo pochissimi territori la applicano. Uno di questi è la contea di Maricopa, in Arizona, dove i detenuti possono essere messi al lavoro nelle chain gangs su “base volontaria”, per ottenere crediti per un diploma di scuola superiore o evitare blocchi disciplinari.

Questa pagina era stata originariamente attribuita a Nina Simone. Certamente non a caso: l’interpretazione di Nina Simone è immediatamente successiva alla composizione del brano (nell’album Forbidden Fruit del 1961) ed è probabilmente la prima cantata con il testo di Oscar Brown jr. Scriveva Dead End nel 2012, nella primitiva e breve introduzione a questo brano:

"Grandissima l’interpretazione di Nina Simone. Credo che la prima sua registrazione risalga già al ‎‎1961 nell’album “Forbidden Fruit”‎. ‎Claude Nougaro ne fece una versione in francese intitolata“Sing Sing song”.‎ - Dead End (2012) [RV 5-11-2025]


Nina Simone - Forbidden Fruit


Breaking rocks out here on the chain gang
Breaking rocks and serving my time
Breaking rocks out here on the chain gang
Because they done convicted me of crime
Hold it steady right there while I hit it
Well I reckon that ought to get it
Been working and working
But I still got so terribly far to go

I commited crime Lord I needed
Crime of being hungry and poor
I left the grocery store man breathing
When they caught me robbing his store
Hold it steady right there while I hit it
Well I reckon that ought to get it
Been working and working
But I still got so terribly far to go

I heard the judge say five years
On chain-gang you gonna go
I heard the judge say five years labor
I heard my old man scream "Lordy, no!"
Hold it right there while I hit it
Well I reckon that ought to get it
Been working and working
But I still got so terribly far to go

Gonna see my sweet honey bee
Gonna break this chain off to run
Gonna lay down somewhere shady
Lord I sure am hot in the sun
Hold it right there while I hit it
Well I reckon that ought to get it
Been workin' and workin'
Been workin' and slavin'
An' workin' and workin'
But I still got so terribly far to go.

envoyé par Dead End - 29/6/2012 - 10:37




Langue: italien

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 5-11-2025 10:06

chaingga
Canto di lavoro

Spacco pietre qua fuori incatenato in gruppo
Spacco pietre e sconto la mia pena
Spacco pietre qua fuori incatenato in gruppo
Perché mi hanno condannato per un crimine
Tienila forte mentre la colpisco [1]
Beh, penso questo dovrebbe bastare
Non ho fatto che lavorare e lavorare
Ma ci ho ancora un bel po’ di strada da fare.

Signore, ho delitto spinto dal bisogno,
Per il crimine d’essere povero e affamato,
L’ortolano respirava ancora
Quando mi han beccato a rapinargli il negozio.
Tienila forte mentre la colpisco
Beh, penso questo dovrebbe bastare
Non ho fatto che lavorare e lavorare
Ma ci ho ancora un bel po’ di strada da fare.

Ho sentito il giudice che diceva: Cinque anni
Lavorerai incatenato agli altri in gruppo.
Diceva: Cinque anni di lavori forzati
E sentii mio padre che diceva: “Oddio, no!”
Tienila forte mentre la colpisco
Beh, penso questo dovrebbe bastare
Non ho fatto che lavorare e lavorare
Ma ci ho ancora un bel po’ di strada da fare.

Vedrò la mia ape dolce come il miele [2]
Spezzerò questa catena e scapperò
Mi sdraierò da qualche parte all’ombra
Signore, ho tanto caldo qui al sole
Tienila forte mentre la colpisco
Beh, penso questo dovrebbe bastare
Non ho fatto che lavorare e lavorare
Non ho fatto che lavorare come uno schiavo
Lavorare e lavorare
Ma ci ho ancora un bel po’ di strada da fare.
[1] La pietra da spaccare.

[2] Se si ipotizza (come ho fatto io) che il condannato vedrà la sua fidanzata, o moglie, ho tradotto un po’ “ad sensum”. Se invece ci si attiene alla lettera, e si ipotizza che il condannato veda qualcosa come un’ape che vola libera, sarebbe: “ho visto la mia dolce ape da miele”.

5/11/2025 - 10:08




Langue: français

Sing Sing Song
Version française / Versione francese / French version / Ranskankielinen versio: Claude Nougaro [1965]



Non soltanto in Italia, le “cover” degli anni ‘60 prendevano la musica e c’impiantavano sopra testi che c’entravano poco o nulla. Ma qui, perlomeno, il Work Song di Nat Adderley rimane il canto di un carcerato, con l’onnipresente “Sing Sing” (il supercarcere nello stato di New York ha sempre catturato l’immaginazione, credo grazie anche al suo nome -nel quale, peraltro, il “cantare” non c’entra niente, derivando da una tribù indiana, i Sinck Sinck, un tempo stanziata nella contea di Ossining). Autore del Sing Sing Song è Claude Nougaro, noto per essere stato il cantore di Tolosa (la sua città natale); ma suo nonno era di Livorno e faceva “Nogaro” di cognome. [RV 5-11-2025]
Sing Sing Song

Quand le jour se lève sur Sing-Sing
On ne s'inquiète pas pour le temps
Qu'il pleuve ou qu'il fasse beau à Sing-Sing
On sortira pas pour autant
Vaut mieux laisser au clou la clé des champs
Ou sinon ça crache des pruneaux
Oh, Sing-Sing, oh, Sing-Sing
Ta chanson, ta chanson colle à la peau

Quand le jour se lève sur Sing-Sing
Par contre on s'inquiète pour le temps
Le temps qui reste à tirer à Sing-Sing
Y'a de quoi se faire des cheveux blancs
Il paraît que c'est chouette d'avoir vingt ans
Oui mais pas derrière des barreaux
Oh, Sing-Sing, oh, Sing-Sing
Ta chanson, ta chanson dure un peu trop

Quand le jour se lève sur Sing-Sing
Et que c'est le dimanche qu'on attend
On va voir l'orchestre de Sing-Sing
Il faut dire qu'il swingue méchamment
Le dernier batteur avait le rythme dans le sang
Sur la chaise il fit trois petits sauts
Oh, Sing-Sing, oh, Sing-Sing
Ta chanson, ta chanson chauffe un peu trop

Et quand la nuit tombe sur Sing-Sing
On revoit nos amours dans le temps
On se dit qu'on sortira de Sing-Sing
Quand nos poules n'auront plus de dents
Pensent-elles encore à nous en ce moment
Ou font-elles brûler nos photos
Oh, Sing-Sing, oh, Sing-Sing
Ta chanson, ta chanson a le coeur gros

Ainsi meurt la chanson de Sing-Sing
Jusqu'à demain, évidemment...‎

envoyé par Dead End - 29/6/2012 - 10:38




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