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Paradise

Bruce Springsteen
Langue: anglais


Bruce Springsteen

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‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
album-the-rising

Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto ‎israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 ‎settembre.‎
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi ‎esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la ‎compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida ‎a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.‎
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma ‎della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono ‎finalmente la pace, il paradiso della morte contro l’inferno della vita…‎
Ma se alla donna musulmana la disperazione unita al desiderio di vendetta sembrano non lasciare ‎scampo (anche se la detonazione finale non giunge), il secondo personaggio è invece in extremis ‎raggiunto dalla consapevolezza che il paradiso è vuoto, vuoto come le orbite ormai vuote degli ‎occhi del perduto amore e – come sempre nella poetica di Springsteen – è il richiamo della vita che ‎salva, quell’emergere di colpo dalle onde con la sensazione del calore del sole sul viso…‎

Non credo che Springsteen volesse con ciò dimostrare la superiorità della coscienza di un ‎occidentale rispetto a quella di chi costantemente e non solo episodicamente convive con la ‎guerra… Forse invece Springsteen con “Paradise” era arrivato alla triste ma pur vera conclusione ‎che il mondo è diviso tra chi, a causa della violenza e dell’odio, ha perso definitivamente la ‎speranza e chi ha – nonostante tutto – ancora il privilegio di poterne coltivare una… Oppure ‎Springsteen voleva semplicemente presentare due diverse reazioni al dolore, quella che si alimenta ‎all’albero del male e quella che invece si aggrappa finalmente all’albero della vita, per citare un ‎passaggio di Empty Sky.‎






Nella prima strofa, un giovane kamikaze palestinese contempla i suoi ultimi momenti sulla Terra. Nella seconda, la moglie di un militare morto al Pentagono piange l'assenza fisica del marito. Nell'ultima strofa, nuotando negli abissi che separano i due mondi, il mio personaggio ritrova il suo amore, i cui occhi sono "as empty as paradise".

Da Born to Run, l'autobiografia di Bruce Springsteen.
Where the river runs to black
I take the schoolbooks from your pack
Plastics, wire and your kiss
The breath of eternity on your lips

In the crowded marketplace
I drift from face to face
I hold my breath and close my eyes
I hold my breath and close my eyes
And I wait for paradise
And I wait for paradise

The Virginia hills have gone to brown
Another day, another sun goin' down
I visit you in another dream
I visit you in another dream

I reach and feel your hair
Your smell lingers in the air
I brush your cheek with my fingertips
I taste the void upon your lips
And I wait for paradise
And I wait for paradise

I search for you on the other side
Where the river runs clean and wide
Up to my heart the waters rise
Up to my heart the waters rise

I sink 'neath the river cool and clear
Drifting down I disappear
I see you on the other side
I search for the peace in your eyes
But they're as empty as paradise
They're as empty as paradise

I break above the waves
I feel the sun upon my face

envoyé par Dead End - 21/6/2012 - 10:02



Langue: italien

Versione italiana di Alessandro Portelli dal libretto dell'album
PARADISO

Quando il fiume scorre nero
prendo i libri dal tuo zaino
la plastica, il filo e il tuo bacio
il respiro dell'eternità sulle tue labbra

Nel mercato affollato vago di faccia in faccia
trattengo il respiro e chiudo gli occhi
trattengo il respiro e chiudo gli occhi
e aspetto il paradiso, e aspetto il paradiso

Le colline della Virginia si sono fatte marroni
un altro giorno, un altro sole che scende
ti vengo a trovare in un altro sogno
ti vengo a trovare in un altro sogno

Allungo la mano e sento i tuoi capelli
il tuo odore indugia nell'aria
ti sfioro la guancia con la punta delle dita
sento il sapore del vuoto sulle tue labbra
e aspetto il paradiso
e aspetto il paradiso

Ti cerco sull'altra riva dove il fiume scorre
limpido e largo
fino al mio cuore si alzano le acque
fino al mio cuore si alzano le acque

Sprofondo nell'acqua
fresca e chiara
alla deriva, sparisco
ti vedo sull'altra riva
scruto i tuoi occhi per cercarvi la pace
ma sono vuoti come il paradiso
sono vuoti come il paradiso

Emergo di colpo dalle onde
sento il sole sulla faccia

21/6/2012 - 22:47




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