Sono figlio di lacrime e di cemento
sono un figlio di questo tempo...
e sono caduto la faccia sul fuoco
e sono colpito,
intento in un gioco...
in questa terra di fiamme e dolore
ho sugli occhi polvere, rabbia, l'orrore
una bomba caduta sulla mia casa
su una vita ancora,
ancora non spesa...
E penso che c'era l'amore lì al sole
una donna che io non potrò mai avere
una famiglia dei sogni normali
senza le mine,
senza aeroplani...
E penso che c'era Baghdad la regina
ne sentivo le voci nella cucina
da dove mia madre era intenta a pranzare
e adesso ho paura,
devo morire, devo morire...
lì con gli occhi al cielo
lì con gli occhi al cielo
lì con gli occhi al cielo...
lì con gli occhi al cielo...perché?
E la sento fra i cocci che pesano addosso
lo grido il dolore, la rabbia che posso
di un nemico potente che crede in un Dio
col nome diverso
da quello che ho io...
E capisco col sangue che scivola a terra
l'assurdo rancore che lascia la guerra
ho sopra mia madre, la vedo appena
la sento gridare
sulla mia schiena...
E sento che il tempo mi ruba i pensieri
rivedo in un lampo le cose di ieri
i sogni di cui avevo diritto!
vorrei urlarli forte,
ma piango e sto zitto...
E sento che il buio ormai giunge all'arrivo..
vorrei urlare: "madre, non piangere, vivo"
ma non voglio bugie, almeno da parte mia
che basti quel pazzo che porta
...democrazia.
sono un figlio di questo tempo...
e sono caduto la faccia sul fuoco
e sono colpito,
intento in un gioco...
in questa terra di fiamme e dolore
ho sugli occhi polvere, rabbia, l'orrore
una bomba caduta sulla mia casa
su una vita ancora,
ancora non spesa...
E penso che c'era l'amore lì al sole
una donna che io non potrò mai avere
una famiglia dei sogni normali
senza le mine,
senza aeroplani...
E penso che c'era Baghdad la regina
ne sentivo le voci nella cucina
da dove mia madre era intenta a pranzare
e adesso ho paura,
devo morire, devo morire...
lì con gli occhi al cielo
lì con gli occhi al cielo
lì con gli occhi al cielo...
lì con gli occhi al cielo...perché?
E la sento fra i cocci che pesano addosso
lo grido il dolore, la rabbia che posso
di un nemico potente che crede in un Dio
col nome diverso
da quello che ho io...
E capisco col sangue che scivola a terra
l'assurdo rancore che lascia la guerra
ho sopra mia madre, la vedo appena
la sento gridare
sulla mia schiena...
E sento che il tempo mi ruba i pensieri
rivedo in un lampo le cose di ieri
i sogni di cui avevo diritto!
vorrei urlarli forte,
ma piango e sto zitto...
E sento che il buio ormai giunge all'arrivo..
vorrei urlare: "madre, non piangere, vivo"
ma non voglio bugie, almeno da parte mia
che basti quel pazzo che porta
...democrazia.
Contributed by DoNQuijote82 - 2012/6/15 - 13:08
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