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Χτες στην Οδό Αβέρωφ

Riccardo Venturi
Language: Greek (Modern)


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(Riccardo Venturi)
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(Ministri)
Γράμματα απ' τη Γερμανία
(Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης)


Htes stin Odó Avérof
[2012]
Piccola rielaborazione di:
Χτες στην Βίλεμ Στράσε
da Γράμματα απ' τη Γερμανία
di Mikis Theodorakis e Fondas Ladis
(e dico poco!)

nazidimerda


A proposito di Χρυσή Αυγή e della sua "impetuosa avanzata" alle elezioni legislative greche del 6 maggio 2012. Ho letto con molto piacere il commento di Gian Piero Testa ed il modo in cui ha risposto al suo amico Babis.
Mi duole dirlo e Babis, che ho conosciuto anch'io assieme al suo squisito thè vietnamita, è un ragazzo simpatico; però, secondo me, in questo caso non capisce una sega e chi non capisce una sega non la capisce nemmeno se in una data situazione "ci vive dentro". Quindi Gian Piero ha fatto oltremodo bene a spedirgli le foto di Glezos che ammaina la svastica e di Mussolini appeso per i piedi a piazzale Loreto. Well done.

Le posizioni "alla Babis" mi sembrano quelle, perfette, da "maggioranza silenziosa"; e le "maggioranze silenziose", da che mondo è mondo e comunque dichiarassero di pensarla, hanno sempre prodotto fior di fascismi. Gliela vorrei dare anch'io una rispostina al Babis; ho preso quindi una canzone dalle "Lettere dalla Germania" di Theodorakis e Ladis, e l'ho leggermente modificata. Ma proprio leggermente, stavolta: ho cambiato solo tre o quattro parole.

Ritengo che il modo migliore per trattare i fascisti sia sempre quello del 1945; ad avere smesso di trattarli così, ohimè, ce li siamo ritrovati di nuovo in forze tra i coglioni. Non sarà certamente un modo pacifico e "contro la guerra", ma francamente della cosa m'importa assai poco. E sarebbe bene anche (qui lo dico a Gian Piero) non insistere troppo sul "non vivere in una data situazione"; a parte il fatto che non è che in Italia e altrove, attualmente, viviamo in una situazione troppo diversa, sarebbe a mio parere opportuno non fornire facili pretesti alle "maggioranze silenziose". I merdosi di "Albadoro" si trattano, ad esempio, smontandogli le sedi a puntino come è accaduto recentemente a Patrasso e a Creta. Sono sicuro che davanti a una sede totalmente distrutta abbandonano tutta la loro baldanza e anche il greco antico, mettendosi a bestemmiare Iddìo in greco modernissimo. Se poi questi stronzi preferiscono essere presi a manate nel muso in greco classico, si può sempre fare. E qualche manata, qualche volta, si potrebbe anche ammannire ai vari Babis di tutti i paesi. Non farebbe loro male. Metodo Montessori. [RV]
Χτες στην Οδό Αβέρωφ
πέφτω σ' ένα Έλληνα,
κάτω απ' το πέτο
είχε αγκυλωτό μαίανδρο.

Και του λέω, αν είσαι άντρας,
φόρα τον στα φανερά,
σαν και τότε στην Ελλάδα,
που βασάνισες τον κόσμο.

Πήξαμ' από δαύτους,
πάνε σ' ειδικές σχολές,
φτιάχνουνε σημαίες
και στολές της αστυνομίας.

Και του λέω, πες αλεύρι
και τα βρίσκουμε μετά,
ο Τζαν-Πιέρο σε γυρεύει
και ο Ρικάρντος σε ζητά.

2012/5/7 - 13:10



Language: Italian

Traduzione italiana con note.
IERI IN VIA AVEROFF

Ieri in via Averoff *
o non ti incontro un greco
che teneva sotto il bavero
un meandro uncinato. **

E gli dico: Se sei un uomo,
portalo alla luce del sole
come ai tempi quando in Grecia
torturavi la gente.

Ci siamo rotti di questi qui,
frequentano corsi speciali,
confezionano bandiere
e divise della polizia. ***

E gli dico: Fa' che ci incrociamo
e vedrai come ce la intendiamo,
Gian Piero ti sta cercando
e ti vuole anche Riccardo.
NOTE alla traduzione

[*] Via Averoff: ho preso qui il nome di una strada greca qualsiasi. In ogni città greca, le strade intitolate all'uomo d'affari e “filantropo” Georgios Avéroff (nato a Metsovo, nell'epiro, ma di origine arumena) sono comunissime. Una specie di “Via Roma”. Qui l'ho scelta per indicare una strada cittadina greca qualsiasi.

[**] Il meandro uncinato è il simbolo dei neonazisti di “Albadoro”. Chiaramente riproduce la svastica nazista in salsa greca.

Il meandro uncinato, simbolo di "Albadoro"
Il meandro uncinato, simbolo di "Albadoro"


[***] “Albadoro”, come appurato anche da precise indagini ministeriali, è assai popolare nella polizia greca.

2012/5/7 - 13:40


"Sui Monti della Grecia *
bandiera nera..."

* monti Dimopoulos, Venizelos, Papandreou, Samaràs...

Gian Piero Testa - 2012/5/7 - 14:38


Oggi ho letto un refuso: "Alba d'orata". Un lapsus freudiano?

silva - 2012/5/7 - 16:17


"Alba D'Orata" l'ho letto anch'io, e precisamente su un blog anarchico al quale giorni fa ho inviato una correzione. Il blogger mi ha confessato candidamente che credeva che l'orata (il pesce, dico) fosse una specie di simbolo esoterico. Giuro che non sto scherzando: il post su cui sono intervenuto è questo. Forse il refuso cela il desiderio di molti di prenderli a pesci in faccia, ma non utilizzerei un'orata. Piuttosto dei piranhas. Saluti!

Riccardo Venturi - 2012/5/7 - 17:56


Τσιμπουραυγή
ας ψηθεί !!!

Gian Piero Testa - 2012/5/8 - 01:18


Certo che di brutti come i neonazisti greci non ce ne sono poi molti sul globo terracqueo...
Pazienza i tedeschi o i norvegesi (sono terre difficili, fa freddo, si rischia di indurirsi), pazienza gli italiani (hanno sempre fatto ridere, persino quando avevano i nazisti - quelli veri - ad appoggiarli), ma i greci, i greci, tra i più grandi inventori di quanto c'è di bello su questa terra...!!!

Ma come fanno i neonazisti greci ad essere così brutti?!?

Bartleby - 2012/5/8 - 18:21


Gian Piero Testa - 2012/5/8 - 22:08


"SIAMO TUTTI EBREI GRECI"

Un gruppo di intellettuali, politici, attivisti per la difesa dei diritti umani lancia con questo ‎editoriale, pubblicato in contemporanea su varie testate europee, un appello alla mobilitazione ‎contro le spinte razziste, antisemite, xenofobe che stanno emergendo in vari Paesi dell'Unione. A ‎partire dal successo elettorale di Alba dorata in Grecia. Ecco il testo, cui seguirà la pubblicazione ‎online di un appello aperto alle firme del pubblico.

L’unica alba dorata che mi piace… (Folaga nella luce dorata dell’alba, fotografia di ‎Mauro Sanna)‎
L’unica alba dorata che mi piace… (Folaga nella luce dorata dell’alba, fotografia di ‎Mauro Sanna)‎


Uno scossone: il 6 maggio il partito neo nazista Alba dorata ha fatto il suo ‎ingresso nel Parlamento greco. Il partito "Alba Dorata"- con il suo emblema ispirato alla svastica, il ‎saluto hitleriano Mein Kampf come riferimento, l'ideologia razzista e anti semita, il negazionismo, ‎la sua violenza nei confronti di immigrati, la sua lotta contro il giornalismo, il suo culto della ‎personalità - è l'erede diretto del partito nazionalsocialista che ha portato l'Europa e il mondo intero ‎verso il caos e l'eccidio.

La Grecia, purtroppo non è l'unico paese con questa tendenza al ritorno all'ideologia nazista. In ‎Lituania, quest'anno, per la prima volta, il Presidente della Repubblica ha sostenuto la marcia ‎annuale delle Waffen SS nonostante le forti critiche sollevate.

In Austria il Partito delle Libertà Austriaco - FPÖ - Freiheitliche Partei Österreichs; ‎un'organizzazione estrema di destra - che nutre nostalgia per il Terzo Reich è tra i favoriti nei ‎sondaggi per le prossime elezioni parlamentari. In Ungheria il "Movimento della Guardia ‎ungherese" discendente del Partito delle Croci Frecciate - la precedente milizia responsabile dello ‎sterminio di ebrei e nomadi - ha avuto la responsabilità diretta di attacchi e omicidi contro nomadi ‎e terrore nei confronti delle popolazioni ebraiche.

Questa rinascita è stata possibile grazie all'attacco sistematico da parte di partiti di estrema destra ‎all'aspirazione di "unione", l'ideale repubblicano secondo cui tutti appartengono alla comunità ‎nazionale. Questa campagna contro "l'unione" è modellata sulla strategia di Geer Wilder per il suo ‎partito per la libertà agli inizi del 2000. Il nucleo di questa strategia è di nascondere il discorso della ‎disuguaglianza delle razze dietro la maschera culturale della lotta contro la cosiddetta ‎‎"islamizzazione dell'Europa".

Nel contesto di crisi economica e sociale in cui viviamo, un contesto che favorisce la ricerca ‎frenetica di capri espiatori, e che rafforza il timore del declino del Vecchio Continente, questa ‎strategia si è dimostrata, purtroppo efficiente a livelli preoccupanti.

Inoltre ha consentito presumibilmente il processo di legittimazione dei partiti di estrema destra nel ‎sostenere o addirittura diventare membri di coalizioni governative e ha favorito la ‎‎"normalizzazione" di discorsi razzisti e antisemiti in Europa.

Infine, il presunto Diritto Estremo "nuovamente nobilitato" ha aperto la strada alle organizzazioni ‎con cui condivide il razzismo e l'ideologia antisemita. E proprio come nel caso del partito "Alba ‎Dorata" può, oggi, ottenere voti mentre promuove apertamente l'incitamento all'odio.

Davanti a questa terrificante situazione - esemplificata con i deputati neo nazisti nel Parlamento ‎greco - noi esprimiamo la nostra solidarietà : "Siamo tutti ebrei greci!"

Rifiutiamo che in Grecia - come in qualsiasi altra parte d'Europa - ebrei, immigrati, musulmani, ‎nomadi o persone di colore possano temere per le proprie vite a causa di ciò che sono. Invitiamo ‎tutti i cittadini, partiti politici, sindacati, attori della società civile, intellettuali e artisti a combattere ‎il diritto estremo promuovendo e facendo vivere il Sogno europeo.

Dobbiamo sempre ricordare che il Sogno europeo, per il quale ci stiamo battendo, è nato sulle ‎rovine del nazismo. Non dobbiamo mai dimenticare la Shoah. Il nostro sogno è un continente libero ‎dal razzismo e da ogni forma di antisemitismo. E' il progetto di una società basata sulla "unione". ‎Oltre i confini.

Per vedere di nuovo questo sogno realizzarsi, è necessario porre fine a due dogmi.

Primo: dobbiamo rifiutare il dogma secondo il quale l'austerità è responsabile di terribili danni, ‎creando le condizioni che spiegano il successo dei partiti populisti e che limita il futuro dei giovani ‎in Europa al pagamento dei debiti -come se intere generazioni debbano sacrificarsi sull'altare ‎dell'austerità perpetua.

Secondo: dobbiamo rifiutare il dogma della "Fortezza Europea": questo concetto favorisce la ‎diffusione di discorsi contro gli immigrati e il blocco verso il basso delle frontiere europee, minando ‎l'elemento portante dell'identità europea del dopo guerra: il sistema sociale del welfare - che ‎considera l'immigrazione un elemento sostenibile.

E' di estrema importanza per le istituzioni europee rinnovarsi con la ricerca della democrazia, del ‎progresso sociale e della promozione dell'uguaglianza; con la tutela di quei cittadini che - ancor più ‎in tempo di crisi- sono l'obiettivo di violenza razziale e sociale.

Il concetto di Europa è spesso criticato. Lungi dal rinunciare all'Europa, crediamo fermamente che ‎sia necessario lavorare per un'Europa più forte, dando cosi nuovo slancio e una nuova portata al ‎Sogno Europeo.

Se non saremo in grado di realizzare al Sogno Europeo, saremo condannati allo stesso incubo in ‎Grecia e nel resto d'Europa.

Benjamin Abtan, President of the European Grassroots Antiracist Movement – EGAM‎
Dario Fo, Literature Nobel Prize‎
Svetlana Gannushkina, Leader of Memorial in Russia‎
Anthoy Giddens, Sociologist‎
Amos Gitaï, Director‎
Béate et Serge Klarsfeld, President of the " Fils et filles de déportés juifs de France"‎
Bernard Kouchner, Former French Minister of Foreign Affairs
Bernard-Henri Lévy, Philosopher, writer‎
Adam Michnik, Historian, essayist, journalist, former member of Solidarnosc‎
Dominique Sopo, President of SOS Racisme‎
Oliviero Toscani, Photographer
Elie Wiesel, Peace Nobel Prize, writer
B. Yehoshua, writer, essayist


‎(Da La Repubblica del 28 maggio 2012)‎

Bartleby - 2012/5/29 - 10:01


Lo sapevate che Pioggia Dorata, pardon, Alba Dorata ha costituito una sezione italiana?
Sarebbe successo il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, ricorrenza molto cara all’esoterismo di marca nazifascista...
Il capo albadorato italiano si chiama Alessandro Gardossi «de Roma» e ha dichiarato che vogliono presentarsi alle prossime elezioni, sempre che il solito complotto pluto-giudaico-massonico non glielo impedisca... Il capolista sarebbe il sessantenne Bruno Berardi, che è sì il figlio del maresciallo Rosario Berardi, assassinato nel 1978 a Torino dalle Brigate Rosse, ma pure quello che fu espulso dal Fiamma Tricolore per aver elogiato Anders Breivik, il mostro di Oslo...
E siccome evidentemente il capolista vive nella nostra ridente cittadina ai piedi dei monti, i neofascisti allo tzatziki qualche giorno fa si sono presentati anche qui, costituendo un loro «cantone» in corso Vercelli, nel quartiere popolare e periferico (e ormai multirazziale) di Barriera di Milano...
Per fortuna non hanno mosso che una decina di cerebrolesi... Dovranno darsi molto da fare per raccogliere le 60.000 adesioni necessarie a presentarsi su scala nazionale!

Dead End - 2012/12/28 - 00:19


Aggiungo che oltre ad un inconsulto e inconsultabile sito, gli albadorati italiani hanno anche un loro organo ufficiale di stampa, pure questo con sede a Torino. Si tratta de la Nuova Gazzetta Piemontese di cui è direttore tal Mauro Fadda, già presidente dell'associazione nazionale "Paracadutisti Folgore"...
Chissà se 'sti folgorati albadorati riusciranno davvero a paracadutarsi sul patrio suolo... per ora in città pare che vantino 7 o 8 iscritti.

Dead End - 2012/12/28 - 08:10


Guardate bene in faccia questo pezzo di merda. ‎




Si chiama Giorgos Katidis, ha una ventina d’anni, è un calciatore, è greco.‎
La foto risale al marzo di quest’anno quando la sua ex squadra, l’AEK di Atene, vinse ‎un’importante partita di campionato.‎
Almeno per quel gesto il pezzo di merda in questione è stato radiato da ogni rappresentativa greca.‎
Sapete però dove ha trovato rifugio? Qui in Italia! Dopo un anno di osservazione, il Novara Calcio ‎ha deciso di acquistarlo…‎

Ma l’hanno osservato bene ‘sto coglione decerebrato? Non ci bastava il fascistello nostrano Paolo ‎Di Canio?‎



‎ ‎
Almeno lui ce lo siamo tolti dalle balle, visto che ora allena nel Regno Unito… Sarà contento ‎Roberto Fiore, che nella “perfida Albione” ha fatto fortuna!?! (A proposito la pagina su it.wikipedia ‎dedicata al fondatore di Forza Nuova è stata oscurata ‎per “possibili controversie legali…)‎

Invece quelli del Novara dicono che il nazifascista Giorgos Katidis è un bravo calciatore… ‎
IO A CALCI IN CULO LO PRENDEREI, DA NOVARA FINO AD ATENE!‎

Bernart - 2013/6/20 - 14:03


Aggiornamento su Giorgos Katidis, il pdm di cui sopra: nel Novara ha fatto cagare, quindi è tornato in Grecia, al Veria, in massima divisione, dove ha fatto ricagare. Sicchè è stato ceduto al Podosfairiki Anonymi Etaireia Athlitikos Podosfairikos Omilos Levadeiakos, che con un nome così lungo non può che essere una squadra di serie B.
Insomma, il fascistello fa proprio cagare.
Confermo poi che la Federazione greca ha decretato l'esclusione a vita di Katidis da tutte le Nazionali elleniche.
BRAVO PICIU!

Quanto all'altro pdm nostrano, Paolo Di Canio, lui il saluto romano lo ha sempre fatto e nessuno lo ha mai censurato, al massimo qualche piccola multa. Già, ma siamo in Italia e lui era un fuoriclasse, un protetto di Berlusconi e della Mussolini, un "patriota" che insieme al braccio teso esibiva la maglietta con la scritta "Onore a Fabrizio eroe vero" dedicata a San Fabrizio Quattrocchi Martire, protettore dei mercenari. Di Canio è anche quello del "leinonsachisonoio" e del "Vi faccio trasferire tutti quanti!" urlato nel 2009 ad alcuni agenti della Guardia di Finanza che avevano avuto l'ardire di controllarlo mentre se ne partiva per le vacanze...
Comunque, anche lui è finito abbastanza in merda: dal Sunderland l'hanno trombato e ora fa il commentatore sportivo per la Fox.

B.B.A. (Bernart Bartleby Antifa') - 2015/8/20 - 10:14


... invece la pagina di Wikipedia Italia dedicata a Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, continua ad essere oscurata da almeno due anni a questa parte... Non così quella inglese... Invece il suo sito (http://www.robertofiore.net/) non è attivo ma rimanda ad un sito (erotico?) giapponese (ma guarda un po').

Bernart Bartleby - 2015/8/20 - 10:24




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