O terreiro lá de casa
Não se varre com vassoura,
Varre com ponta de sabre
E bala de metralhadora.
Quem é homem vai comigo
Quem é mulher fica e chora
Tou aqui, quase contente,
Mas agora, vou-me embora.
Como a noite traz o dia,
Com tristeza ou com demora.
Terá quem anda comigo,
Sua vez e sua hora.
O que sou nunca escondi,
Vantagem nunca contei,
Muita luta já perdi,
Muita esperança gastei.
Até medo já senti,
E não foi pouquinho não.
Mas, fugir, nunca fugi,
Nunca abandonei meu chão.
Não se varre com vassoura,
Varre com ponta de sabre
E bala de metralhadora.
Quem é homem vai comigo
Quem é mulher fica e chora
Tou aqui, quase contente,
Mas agora, vou-me embora.
Como a noite traz o dia,
Com tristeza ou com demora.
Terá quem anda comigo,
Sua vez e sua hora.
O que sou nunca escondi,
Vantagem nunca contei,
Muita luta já perdi,
Muita esperança gastei.
Até medo já senti,
E não foi pouquinho não.
Mas, fugir, nunca fugi,
Nunca abandonei meu chão.
Contributed by Bartleby - 2012/2/14 - 13:16
Language: Italian
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 10-6-2025 17:08
Riccardo Venturi, 10-6-2025 17:08
Canto ardito
Il terreno di casa mia
Non si spazza con la scopa,
Lo si spazza in punta di lancia
E con palle di fucile.
Chi è un uomo va con me,
Chi è donna resta e piange.
E io sto qui, quasi contento,
Però ora me ne vado.
Come la notte reca il giorno
Con tristezza o troppo tardi,
Chi viene con me, avrà
Il suo turno e la sua ora.
Quel che sono, mai l’ho nascosto,
Vantaggi mai ne ho contati.
Ho già perso tanta lotta
E sprecato tanta speranza.
Gia ho provato persino paura,
E non è stata poca, no.
Ma fuggire, non son mai fuggito,
Mai abbandonata la mia terra.
Il terreno di casa mia
Non si spazza con la scopa,
Lo si spazza in punta di lancia
E con palle di fucile.
Chi è un uomo va con me,
Chi è donna resta e piange.
E io sto qui, quasi contento,
Però ora me ne vado.
Come la notte reca il giorno
Con tristezza o troppo tardi,
Chi viene con me, avrà
Il suo turno e la sua ora.
Quel che sono, mai l’ho nascosto,
Vantaggi mai ne ho contati.
Ho già perso tanta lotta
E sprecato tanta speranza.
Gia ho provato persino paura,
E non è stata poca, no.
Ma fuggire, non son mai fuggito,
Mai abbandonata la mia terra.
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Dall’album “Canto Geral”
“Il terreno di casa mia non è spazzato con la scopa, ma con la punta di una lancia ed il colpo di un fucile”…
Come nella sua canzone manifesto Pra não dizer que não falei das flores [Caminhando], anche qui Geraldo Vandré usa una metafora - nemmeno troppo velata – per esprimere il proprio scetticismo verso quella parte di opposizione che riteneva di poter parlare con i fiori a chi attaccava con le armi. Per Vandré, infatti, la battaglia contro un regime violento ed oppressivo non poteva essere condotta con mezzi pacifici. Questa sua convinzione gli valse la persecuzione da parte della dittatura, dovette nascondersi e poi scappare all’estero e, soprattutto, una volta rientrato in Brasile dopo cinque anni di esilio, accettare di ritirarsi completamente dalla vita pubblica e rinnegare, almeno in apparenza, il proprio impegno artistico e politico.