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Street Fighting Man

Rolling Stones
Langue: anglais


Rolling Stones

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Beggars Banquet 1968Street Fighting Man



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Qualcuno sorriderà ascoltando più di quarant'anni dopo il vecchio multimilionario Mick Jagger cantare "But what a can poor boy do..." . La cosa interessante è che la definizione non era esatta neanche all'epoca. Contrariamente all'amico-rivale John Lennon, Jagger proveniva da una famiglia benestante e nel '68 era un ricco ventiquattrenne, una rock star affermata. Nel marzo 1968, l'ultimo album degli Stones, Their Satanic Majesties Request, era stato liquidato dalla critica e dal pubblico come il fratello povero di Sgt. Pepper dei Beatles, ma Jagger aveva già pronte nuove canzoni per riportare la sua band sotto i riflettori.

Si sarebbe potuto adagiare tra sesso, droga e rock'n'roll. Ma i tempi stavano cambiando e con la primavera nasceva in Europa la più significativa stagione di rivolte. Il maggio francese era alle porte. La Primavera di Praga portava venti di libertà anche dall'altra parte della cortina di ferro. Le proteste contro la guerra nel Vietnam infiammavano gli Stati Uniti.

Londra, 17 marzo 1968. Scontri tra polizia e manifestanti di fronte all'ambasciata statunitense
Londra, 17 marzo 1968. Scontri tra polizia e manifestanti di fronte all'ambasciata statunitense


Il 17 marzo 1968 Londra assiste ad una grande manifestazione contro l'appoggio britannico alla guerra del Vietnam. Davanti all'ambasciata degli Stati Uniti lo scontro con la polizia è frontale. 86 feriti, tra cui 25 poliziotti, più di duecento arresti.

JaggerJagger è lì, forse più come spettatore che manifestante, è colpito da Tariq Ali, leader della New Left ed editorialista del giornale "The Black Dwarf". Lennon non c'è, è lontano, in India, a meditare dal Maharishi Mahesh Yogi.

"Jagger era lì perché arrabbiato e ribelle ma non aveva modo di formulare questa sua rabbia, o di strutturarla in qualche modo. In un certo senso stava cercando una cosa qualsiasi contro cui ribellarsi," dice Barry Miles, il giornalista che incontrò Jagger alla manifestazione. "Non credo che avesse una linea politica definita contro la guerra in Vietnam; voglio dire era semplicemente indignato moralmente per la guerra e basta".

Da quell'esperienza nasce Street Fighting Man, da una parte una vera e propria chiamata alla rivoluzione per le strade, dall'altra l'amara constatazione che - almeno in Inghilterra - la lotta era inutile. "Questo è un paese così strano, fa sempre le cose in maniera differente, sempre più moderata, e sempre tremendamente noiosa, il più delle volte. Ogni possibile cambiamento viene soffocato, è la gente a soffocarlo".

Così, a distanza di pochissimo tempo, le due principali band inglesi prendono in qualche modo le distanze dai movimenti. Se con Revolution i Beatles rinnegano ogni rivoluzione violenta (ma in una versione Lennon canta you can count me out... in) e attaccano i maoisti, dall'altra gli Stones simpatizzano con i rivoltosi ma si rassegnano anche a non poter fare altro che "cantare in una band di rock'n'roll". Importante, certo, ma qualcuno si aspettava di più.

Lo stesso Tariq Ali ascoltando la canzone la prima volta pensò "è un po' estremista anche per noi." Ma ammette anche che la canzone riflette un sentimento diffuso: "questa è una città addormentata, non stiamo facendo niente.".

Comunque la si veda, con gli inconfondibili primi accordi di chitarra acustica, con la sua batteria sgangherata (sembra che Charlie Watts abbia usato una batteria giocattolo per la registrazione), è una canzone che ha fatto storia. E i versi "I'll shout and scream, I'll kill the king" la fecero immediatamente bandire da tutte le radio, anche se in Gran Bretagna già da sedici anni regnava una regina. (lm)

Fonti:

Jagger vs Lennon: London's riots of 1968 provided the backdrop to a rock'n'roll battle royale, The Independent.
Evrywhere I hear the sound of marching, charging feet, boy
Cause summer's here and the time is right for fighting in the street, boy
But what can a poor boy do
Except to sing for a rock'n'roll band
Cause in sleepy London town
There's just no place for a street fighting man
No!

Hey! think the time is right for a palace revolution
But where I live the game to play is compromise solution
Well, then what can a poor boy do
Except to sing for a rock'n'roll band
Cause in sleepy London town
There's just no place for a street fighting man
No!

Hey! said my name is called disturbance
I'll shout and scream, I'll kill the king, I'll rail at all his servants
Well, what can a poor boy do
Except to sing for a rock'n'roll band
Cause in sleepy London town
There's just no place for a street fighting man
No!

5/1/2012 - 23:30



Langue: italien

Versione italiana basata su quella pubblicata su Toylet Mag ma un po' rivista
GUERRIERO DI STRADA

Dappertutto sento il suono di passi in marcia, che caricano
Perché è giunta l’estate ed è il momento giusto per combattere in strada [1]
Ma cosa può fare un povero ragazzo
Fuorché cantare in un gruppo rock
Perché in questa Londra addormentata
Non c’è posto per un guerriero di strada
No!

Ehi! Credo che sia il momento giusto per un colpo di stato
Ma dove vivo io il gioco da fare è una soluzione di compromesso
Beh, cosa può fare un povero ragazzo
Fuorché cantare in un gruppo rock
Perché in questa Londra addormentata
Non c’è posto per un guerriero di strada
No!

Ehi! Ho detto il mio nome, è disordini
Griderò e urlerò, ucciderò il re, inveirò contro tutti i suoi servitori
Beh, cosa può fare un povero ragazzo
Fuorché cantare in un gruppo rock
Perché in questa Londra addormentata
Non c’è posto per un guerriero di strada
No!
[1] Qui Jagger effettua un détournement delle parole della famosa canzone "Dancing in the Street" interpretata da Martha and the Vandellas.

6/1/2012 - 00:35


Lorenzo - 24/8/2021 - 19:27


Che tristezza…

sergio falcone - 25/8/2021 - 12:08




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