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There But For Fortune

Phil Ochs
Langue: anglais


Phil Ochs

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Phil Ochs, interpretazione originale, registrazione del 1964.


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(Phil Ochs)
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(Joan Baez)


basic
filippo.
[1963]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Paroles et musique de Phil Ochs
Sanat ja sävel: Phil Ochs
Incisioni originali / Original recordings / Enregistrements originels / Alkuperäiset äänitykset:
1. New Folks vol. 2, 1964, Vanguard VRS 9140 (“Vanguard Recordings for the Connoisseur”)
2. Phil Ochs in Concert, 1966, Elektra Records /Track 1 Side B
Incisione di Joan Baez / Recording by Joan Baez:
Album / Albumi: Joan Baez/5, 1964
Single: There but for Fortune / Daddy you been on my Mind (Bob Dylan), 1965

La copertina di New Folks vol. 2 (Vanguard VRS 9140), contenente la prima incisione di There But for Fortune da parte di Phil Ochs (1964)
La copertina di New Folks vol. 2 (Vanguard VRS 9140), contenente la prima incisione di There But for Fortune da parte di Phil Ochs (1964)


"Scrissi questa canzone pensando a un vecchio modo di dire, 'There but for the grace of God' (siamo qui solo per grazia di Dio). Ma la grazia di Dio non esiste.

La scrissi mentre andavo verso Lincoln, Nebraska. E' uno dei miei pochi casi in cui ho scritto prima la musica, che avevo già pronta. Le parole mi sono venute in dieci minuti mentre guidavo. Il testo primitivo è stato poi migliorato grazie ai commenti di Jean Ray del gruppo Jim and Jean." (Phil Ochs)


L'esecuzione originale di Phil Ochs (1964)


"This song reminds the saying, 'There but for the grace of God,' but the grace of God doesn't exist.

The song was written while driving to Lincoln, Nebraska. This is one of the few cases in which I had the melody written first and was able to write the words in less than ten minutes.

"Living on Bleecker Street in Greenwich Village, I am constantly reminded of the meaning of the song. The original lyrics were improved through the comments of Jean Ray of the singing group, Jim and Jean."
(Phil Ochs)


"There are some live records of Phil introducing this song as being written by Joan Baez... this is a joke; Phil did write it."

La canzone, sicuramente la più (giustamente) famosa di Phil Ochs, è stata cantata anche da Joan Baez; esistono alcune versioni cantate da quest'ultima, in cui la canzone viene introdotta dalla voce di Phil Ochs che fa finta che la canzone sia stata scritta dalla Baez stessa. Si trattava ovviamente di uno scherzo. [RV]

La copertina del primo 45 giri italiano contenente There But For Fortune e We Shall Overcome interpretate da Joan Baez.
La copertina del primo 45 giri italiano contenente There But For Fortune e We Shall Overcome interpretate da Joan Baez.


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Phil Ochs incise per due volte There but for Fortune: la prima nel 1964 nel secondo volume dei New Folks (“Gente nuova”, ma anche, per sottinteso, "Nuovi folksinger") della Vanguard. Nell'album, assieme al ventiquattrenne Phil Ochs, comparivano anche il 21 enne Eric Andersen, la 22 enne Lisa Kindred e “Bob Jones”, vale a dire Robert L. Jones. Il disco del 1964 è stato ripubblicato nel 2000, nel Cd The Early Years.

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Nel 1966 furono registrati dal vivo alcuni concerti di Phil Ochs alla Carnegie Hall di New York e alla Jordan Hall di Boston. L'album che ne risultò è Phil Ochs in Concert. Nella registrazione, Phil Ochs introduce la canzone dicendo ironicamente che la aveva scritta per Joan Baez, un riferimento all'enorme successo che la Baez aveva riportato con il single contenente la canzone e che la rese famosa in tutto il mondo.

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Joan Baez aveva già inciso una prima volta la canzone di Phil Ochs nel 1964, inserendola nell'album Joan Baez/5. Il successo planetario arrivò però l'anno successivo con il single di cui sopra (giugno 1965), il cui lato B conteneva una canzone di Bob Dylan, Daddy, you been on my Mind. Nel successivo mese di luglio fu pubblicato uno speciale single per il mercato britannico, che sul lato B conteneva invece Plaisir d'Amour, la versione di una celebre canzone settecentesca di Martini il Tedesco scritta in francese (che in Italia è stata interpretata e incisa da Franco Battiato).


L'esecuzione in studio di Joan Baez (1965)


L'11 maggio 1975, al Central Park di New York, si tenne il concerto “War is Over” dopo la fine della guerra nel Vietnam (30 aprile 1975). In quell'unica occasione, Phil Ochs e Joan Baez cantarono in duetto There but for Fortune. [RV]


Il duetto di "There but for Fortune" tra Phil Ochs e Joan Baez. Meno di un anno dopo (9 aprile 1976) Phil Ochs si sarebbe ucciso.


There but For Fortune, canzone scritta in dieci minuti mentre Phil Ochs andava verso Lincoln, Nebraska, pensando a un vecchio detto e alla grazia di un Dio inesistente, poi diventata, per caso o per grazia di Joan Baez, un successo planetario che non smette di essere tale dopo quasi sessant'anni, sembra essere stata, più o meno fedelmente, coverata soltanto in italiano e in francese. In italiano se ne contano sette versioni. Abbastanza curioso il fatto che in altre lingue non risultino ancora versioni cantate e incise; ma, forse, è una di quelle canzoni che perdono troppo al di fuori della sua lingua originale. Nella quale, peraltro, l'ha interpretata mezzo mondo con vari arrangiamenti; si prenda ad esempio Cher nel 1967:



There But for Fortune è, sicuramente, diventata una delle più famose canzoni del XX secolo, e non solo di quelle contro la guerra. Non è soltanto tra le più celebri, ma anche -e soprattutto- tra le più autenticamente umane. Rifacendo un po' questa pagina, che risale agli albori del sito (è la n° 4, per la precisione), ho girato un po' per la Rete, per vedere se qua e là se ne erano avuti degli echi in tutti questi anni; qualcuno sì. In particolare, due o tre siti di ambienti cattolici, o comunque religiosi, di varia natura ed intenti, hanno mostrato interesse per la scarna e dura affermazione sulla “grazia di Dio” quando Phil Ochs ebbe a parlare brevemente di come era nata la sua canzone. Comprendo bene che una simile affemazione, senza appello, sia molto dura da mandar giù da parte di chi in Dio e nella sua grazia crede. La canzone dice che la nostra vita intera, nascere e morire in un dato luogo, in una data epoca, in una data situazione e in un dato ambiente, non è frutto di nessuna decisione divina ma del caso, del Puro Caso (che si può chiamare anche Destino o Fato; e gli antichi dicevano che, dinanzi al Fato, anche gli Dèi si dovevano inchinare). Di fronte a tale Puro Caso, si dovrebbe quindi soffermarsi a ragionare e, possibilmente, ad agire di conseguenza nei confronti di chi ha avuto un Caso peggiore, e spesso molto peggiore, del proprio. Personale e collettivo. Si tratta di una canzone molto semplice e chiara, che mina alla base non solo ogni credenza religiosa, ma anche quella particolare (e importante) componente della cultura americana che vede tutto quanto regolato dall' “Intelligenza divina” e per cui è Dio che decide se sei povero o ricco, se nasci in Svizzera o in Siria, se hai vissuto in tempi di pace o in tempi di guerra; in questo consiste probabilmente la più profonda e incisiva protesta e presa di posizione di There But for Fortune.

Per questo e per altri motivi, le voglio attribuire il "tag con la B" delle Canzoni Fondamentali (Basic Songs), sebbene non figurerà in homepage per motivi di spazio. [RV, 13-2-2021]
Show me a prison, show me a jail,
Show me a prisoner whose face has gone pale
And I'll show you a young man with so many reasons why
And there but for fortune, may go you or I -- you and I.

Show me the alley, show me the train,
Show me a hobo who sleeps out in the rain,
And I'll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I -- you and I.

Show me the whiskey stains on the floor,
Show me the drunken man as he stumbles out the door,
And I'll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I -- you and I.

Show me the famine, show me the frail
Eyes with no future that show how we failed
And I'll show you the children with so many reasons why
There but for fortune, go you or I.

Show me the country where bombs had to fall,
Show me the ruins of buildings once so tall,
And I'll show you a young land with so many reasons why
There but for fortune, go you or go I -- you and I.
You and I,
There but for fortune, go you or go I -- you and I.

envoyé par Riccardo Venturi




Langue: italien

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös 1:
Riccardo Venturi, 02-2003

SOLO PER CASO

Fammi vedere una prigione, fammi vedere una galera,
Fammi vedere un prigioniero con la faccia impallidita
E io ti farò vedere un ragazzo, e ci son molte ragioni
Che, solo per caso, quel ragazzo non sia io o te, io e te.

Fammi vedere il vicolo, fammi vedere il treno,
Fammi vedere il vagabondo che dorme fuori, sotto la pioggia,
E io ti farò vedere un ragazzo, e ci son molte ragioni
Che, solo per caso, quel ragazzo non sia io o te, io e te.

Fammi vedere le macchie di whisky sul pavimento,
Fammi vedere l'ubriaco che inciampa fuori dalla porta,
E io ti farò vedere un ragazzo, e ci son molte ragioni
Che, solo per caso, quel ragazzo non sia io o te, io e te.

Fammi vedere la carestia, fammi vedere la debolezza,
Occhi senza futuro che mostrano i nostri fallimenti,
E io ti farò vedere dei bambini, e ci son molte ragioni
Che, solo per caso, quei bambini non siamo io o te, io e te.

Fammi vedere il paese dove son dovute cadere le bombe,
Fammi vedere le rovine degli edifici una volta tanto alti,
E io ti farò vedere un giovane paese, e ci son molte ragioni
Che, solo per caso, quel paese non siamo io o te, io e te.



Langue: italien

Versione italiana ("Cover metrica") / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio 2: Gianni Barnini


A renowned cover by Peter, Paul and Mary
SOLO PER CASO

Dove è la cella dove è la prigione
Fammi vedere il prigioniero senza nome
Credimi amico mio che ci son mille perché
Solo per caso non siamo lì io e te io e te

Fammi vedere il vicolo ed il treno
E quel vagabondo che dorme sul terreno
Credimi amico mio che ci son mille perché
Solo per caso non siamo lì io e te io e te

Mostrami le macchie di whisky sul parquet
Mostrami l’ubriaco che cade giù da sé
Credimi amico mio che ci son mille perché
Solo per caso non siamo lì io e te io e te

Fammi vedere debolezza e carestia
Frutti della nostra avida ipocrisia
Credimi amico mio che ci son mille perché
Solo per caso non siamo lì io e te io e te

envoyé par Gianni Barnini - 17/1/2021 - 22:28




Langue: italien

Versione italiana / Italian cover / Version italienne / Italiankielinen versio 3: Tony & Nelly [Specchia-Ochs 1966]



"La versione - che invero ho trovato un po' noiosa - di Tony & Nelly, trascritta all'ascolto da YouTube." [Alessandro]

Tony & Nelly erano Tony Cucchiara e la moglie Nelly Fioramonti, morta di parto a 34 anni il 19 maggio 1973. A proposito di questa versione (che, comunque, è cronologicamente la prima in italiano delle tante che se ne sono avute) scrive Alberto Truffi in Musica e Memoria:

"Versione italiana decisamente infedele, ennesimo "crimine musicale" anni '60 a cura del paroliere Francesco Specchia e dei maggiormente incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti, alias Tony & Nelly, ai danni del cantautore folk Phil Ochs e di una delle sue più note canzoni, There But For Fortune (dal link la traduzione del celebre testo originale) per questo loro esordio quasi folk. Pubblicato su LP omonimo Durium ‎– ms A 77142 e anche su singolo Durium ‎– Ld A 7483, entrambi nel 1966. L'originale di Phil Ochs era stato pubblicato nel 1964 sull'album collettivo New Folks Vol. 2 della Vanguard e successivamente ripreso nel 1965 da Joan Baez portando ad una notorietà mondiale."

Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti.
Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti.
MA STO PAGANDO

La prigione mi tiene qua
Per tanti giorni ancor
Lontano da te

Io sono certa che
L'innocenza trionferà

Ma sto pagando,
Per chi non so
Mmm...

Io so che un uomo non può pagar
Per un delitto che commesso non ha
E la libertà la giustizia ti darà

Ma sto pagando,
Per chi non so
Mmm...

E qui le notti son tristi assai
E lunghe da passar lontano da te

Sto bene solo se
Penso che ami me

Ma sto pagando,
Per chi non so
Mmm...

Ho nel petto le pene tue
Io la tua voce,
Che sospira per me
Ma sento che il Signore
Ci vuole abbandonar

Io sto pregando,
Dio m'ascolterà
Mmm... mmm...

envoyé par Alessandro - 11/2/2010 - 18:29




Langue: italien

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio 4:
Luciano Beretta - Flavio Carraresi - Jonathan & Michelle [1967]



Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese Maurizio Pracchia e dalla francese Michelle Loskady; i due si erano incontrati a Parigi nel 1965 e, essendo appassionati di musica beat e folk americana decisero di formare un duo -oltre che una coppia sentimentalmente- proponendo alcune canzoni di Sonny & Cher, Bob Dylan, Donovan ed altri. Ottenuto un contratto in Italia con la Ri-Fi nel 1966, e pubblicato il loro 45 giri di debutto, nel 1967 incisero il loro primo e unico album in studio, eponimo e con un bel simbolo antimilitarista in copertina. Contiene la versione di There But for Fortune, intitolata Fammi vedere (le versioni dell'album sono tutte scritte da Beretta e Carraresi). Dopo aver pubblicato nel 1968 un ultimo 45 giri passato del tutto inosservato, il duo si sciolse sia sentimentalmente che artisticamente; Michelle Loskady torna in Francia, mentre Maurizio Pracchia continua l'attività come solista, ma dopo un po' scompare totalmente dalle scene non dando più notizia di sé. Budellodèva, Maurizio, seunzè' morto, fatti vivo! [RV]
FAMMI VEDERE

Fammi vedere una prigione
dentro una cella uomini senza ragione
ma se la fortuna non ci avesse visti mai
noi potremmo esser quelli là

Fammi vedere un treno che va
lungo una strada due straccioni camminar
ma se la fortuna domani ci lascerà
noi potremmo esser quelli là

Fammi vedere un cabaret
gente che beve per dimenticare niente
ma la loro vita breve mi verrà a salvar
se la fortuna un giorno mi lascerà

Fammi vedere una città
ormai distrutta dalle bombe dei nemici
sotto quella terra noi potremmo riposar
se la fortuna non ci salverà
noi e voi

envoyé par dq82 - 13/5/2017 - 12:23




Langue: italien

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio 5

"Una versione cantata negli ambienti cattolici negli anni '70." [Furio].

Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
PERCHÉ NON TU

Laggiù nel buio, là c'è un dolore
laggiù quell'uomo in catene soffre ancora.

Amico sai, non sei certo più di lui,
forse quell'uomo potresti esser tu,
proprio tu.

Laggiù nel fango, là senza amore
sotto la pioggia un uomo dorme ancora.

Laggiù in disparte, là nel dolore
senza nessuno l'ubriaco piange ancora.

Là in quel paese, là c'è il terrore
la gente trema, c'è la guerra ancora.

Amico sai, non sei certo più di lei
forse a tremare potresti esser tu,
proprio tu.

Perché amico, perché non vuoi
capire l'altro, la sua angoscia,
il suo dolore?

Il mondo aspetta te, ha fiducia sai perché?
Una speranza brilla ormai nel suo cuor,
nel suo cuor.

envoyé par Furio - 14/4/2012 - 00:22




Langue: italien

Versione italiana / Italian cover version / Version italienne / Italiankielinen versio 6: Françoise Hardy [1970]



"Altra versione italiana decisamente infedele ai danni del cantautore folk Phil Ochs e di una delle sue più note e impegnate canzoni, There But For Fortune conosciuta anche nella versione di Joan Baez. Registrata e pubblicata per una curiosa operazione discografica: un LP di Françoise Hardy tutto di cover in italiano di sue canzoni francesi venduto solo in Sudafrica. Era il 1970 e non risultano che nel Paese africano allora culla dell'apartheid ci fosse una comunità italiana, a parte addetti dell'ambasciata e dei consolati. L'album, che si chiamava proprio (ma in francese, per confondere ancora più le acque) "Françoise en italien", era stato prodotto dalla stessa Hardy con la sua società Hypototame raccogliendo versioni in italiano già esistenti più altre realizzate ad hoc come questa e quindi distribuito in Sudafrica dall'etichetta World Record Co. (WRC ORC 6072). Probabilmente per questioni di diritti non poteva distribuirlo in altri Paesi e non poteva utilizzare le sue canzoni in francese perché ancora sotto diritti della Vogue, la sua casa discografica precedente. La musicista francese però era già famosa e apprezzata in Sudafrica dove era stata in tour un paio di anni prima e il disco pare che abbia venduto bene. Il Sudafrica dal punto di vista discografico, come dimostra anche la nota vicenda di Sixto Rodriguez, era una specie di enclave semi-chiusa al resto del mondo in entrambe le direzioni.

Ma la cosa più interessante e peculiare è che per il mercato francese la Hardy aveva già pubblicato una cover in francese di questa stessa canzone, ma in questo caso con una traduzione veramente fedele, a cura di Eddy Marnay, del significativo testo di Phil Ochs." - Alberto Truffi - Musica e Memoria
C'è la fortuna

Io vedo gente
che non sa più
l'amore che cos'è
cos'è il cielo blu
e allora ricordo
le mie notti accanto a te
c'è la fortuna
con te, con me

Io vedo il volto
di una città
distrutta da chi
ignora la bontà
e allora ricordo
le mie notti accanto a te
c'è la fortuna
con te, con me

E vedo un uomo
che ha perso ormai
i suoi sogni e sa già
che niente cambierà
e allora ricordo
le mie notti accanto a te
c'è la fortuna
con te, con me

E vedo un mondo
che morirà
di inutili perché
di false libertà
e allora ricordo
le mie notti accanto a te
c'è la fortuna
con te, con me...

envoyé par Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 21:40




Langue: italien

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio 7: Francesco Specchia - Giordano Falzoni - Maria Monti [1972]



La versione italiana scritta da Francesco Specchia e Giordano Falzoni e interpretata da Maria Monti nel suo disco del 1972 intitolato “Maria Monti e i contrautori”. [BB]

Forse “pentito” del massacro del 1966 affidato agli incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti -ma era all'epoca prassi comune-, il paroliere Francesco Specchia (l'autore, fra l'altro, di Come ti vorrei, morto novantenne a Milano nel 2019) scrisse ben altra versione, nel 1972, per Maria Monti (assieme all'artista Giordano Falzoni). [RV]

Maria Monti e i contrautori
NON È SOLO UN CASO

Mostrami il fango
delle borgate
le prostitute
le vecchie carcerate

Uomo perbene
non è solo un caso se
al posto loro
non ci siamo noi
io e te

Mostrami il volto
del condannato
del ricercato
e del pregiudicato

O magistrato
non è solo un caso se
al posto loro
non ci siamo noi
io e te

Guarda quel vino
sparso per terra
l'alcolizzato
che inciampa sulla soglia

Voglio spiegarti
che non è solo un caso se
laggiù al suo posto
non ci siamo noi
io e te

Guarda il vagone
che ha deragliato
ed il barbone
che dorme sul selciato

Voglio spiegarti
che non è solo un caso se
laggiù al suo posto
non ci siamo noi
io e te

Li vedi i treni
fermi al confine
i richiamati
i feriti, le rovine

Voglio spiegarti
che non è solo un caso se
laggiù in quel posto
non ci siamo noi
io e te

envoyé par Bernart Bartleby - 12/5/2017 - 20:31




Langue: italien

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio 8: Andrea Buriani
"Traducanzone" di Andrea Buriani
Andrea Buriani's "Translasong"
"Traduchanson" d'Andrea Buriani
Andrea Burianin "käännöksenlaulu"


Solo per fortuna

Mostrami allora, la cella oscura,
mostrami il viso di chi lì in prigione sta.
E ti mostrerò io qualcuno che -e il perché lo sa sol Dio,
solo per fortuna, non sei tu o io.

Mostrami il treno, quei vicoli in città,
dov'è il barbone che alle intemperie sta.
E ti mostrerò io qualcuno che e il perché lo sa sol Dio,
solo per fortuna, non sei tu o io.

Mostrami il whiskey, a terra versato,
mostrami dove quell'ubriaco ha inciampato.
E ti mostrerò io qualcuno che e il perché lo sa sol Dio,
solo per fortuna, non sei tu o io.

Mostrami il paese con villaggi e città,
e le rovine che le bombe han fatto là .
E ti mostrerò là dove e il perché lo sa sol Dio,
solo per fortuna, non viviamo tu o io, o io.

envoyé par Riccardo Venturi - 29/12/2021 - 11:01




Langue: français

Versione francese / Version française / French version / Ranskankielinen versio: Eddy Marnay [1965]

Eddy Marnay.
Eddy Marnay.


La versione francese di Eddy Marnay, Où va la chance, è del 1965. Eddy Marnay (nome d'arte di Edmond Bacri, un pied noir nato a Algeri il 18 dicembre 1920 e morto a Neuilly-sur-Seine il 3 gennaio 2003) è stato un importante paroliere e cantante francese dalla lunghissima carriera (a partire dal 1946 fino alla morte); ha scritto oltre 4000 canzoni e, inoltre, è stato presidente della SACEM (la SIAE francese) dal 1990 al 1997 e della SODRAC (la SIAE del Québec), ricevendo addirittura la Legion d'Onore nel 1993. Où va la chance!



La sua versione di There But for Fortune in francese passa solitamente per la “versione di Françoise Hardy”, che la ha interpretata nel 1968 e incisa sia in singolo che nell'album Comment te dire adieu; da dire che Françoise Hardy ha sicuramente avuto una grande predilezione per questa canzone, dato che, oltre ad averla cantata in francese, la ha incisa l'anno successivo (1969) anche nell'originale inglese di Phil Ochs (naturalmente come canzone di Joan Baez; nell'album En anglais) e, nel 1970, anche in italiano (l'autore della cover italiana risulta tuttora sconosciuto, almeno al sottoscritto).



La versione di Eddy Marnay era stata però incisa per la prima volta nel 1965 da Dominique Walter (nome d'arte di Dominique Gruère [1942-2013]). Tra le due versioni (quella del '65 interpretata da Dominique Walter e quella del '68 interpretata da Françoise Hardy) esistono delle lievi differenze; qui le diamo entrambe (e, qui sotto, anche l'interpretazione della Hardy en anglais, col suo delizioso inglese parigino illanguidito). [RV]

1. Où va la chance
Dominique Walter, 1965


Je vois la prison
Je vois la nuit
Je vois le prisonnier qui pleure sa vie
Et je me dis souvent
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance, à toi ? à moi ?

[Je vois des blessures
Jamais guéries
Je vois le vagabond qui dort sous la pluie
Et je me dis souvent
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance, a toi ? a moi ?] [1]

Je vois cet homme
Au coeur perdu
Qui boit pour ne plus voir ce qu'il est devenu
Et je me dis souvent
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance, à toi ? à moi ?

Je vois des villes
Dont les maisons
Un jour, sous la guerre, ont croulé sans raison
Et je me dis souvent
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance, à toi ? à moi ?

2. Où va la chance
Françoise Hardy, 1968


Je vois la prison
Je vois la nuit
Je vois les prisonniers
Qui pleurent sa vie,
Et quelquefois je pense
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance ?
A toi, à moi ?

Je vois des blessures
Jamais guéries
Je vois le vagabond
Qui dors sous la pluie
Et quelquefois je pense
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance ?
A toi, à moi?

Je vois un homme
Au cœur perdu
Qui boit pour ne plus voir
Ce qu'il est devenu
Et quelquefois je pense
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance ?
A toi, à moi ?

Je vois des villes
Dont les maisons
Un jour sous la guerre
Ont croulé sans raison
Alors parfois je pense
Quand je m'endors dans tes bras
Où va la chance ?
A toi, à moi?
[1] La strofa non è cantata nella versione incisa da Dominique Walter.

envoyé par Riccardo Venturi




Langue: allemand

Traduzione tedesca / Deutsche Übersetzung / German translation / Traduction allemande / Saksankielinen käännös:
Maluca (L. Trans.)
Zeig mir ein Gefängnis, zeig mir einen Knast,
Zeig mir einen Gefangenen, dessen Gesicht fahl geworden ist
Und ich zeige Dir einen jungen Mann, der so viele Chancen [1] hatte,
Und dort, wenn wir nicht Glück gehabt hätten, wären jetzt auch Du oder ich.

Zeig mir die Gasse, zeig mir den Zug
Zeig mir den Landstreicher, der draußen im Regen schläft,
Und ich zeige Dir einen jungen Mann, der so viele Chancen hatte,
Und dort, wenn wir nicht Glück gehabt hätten, wären jetzt auch Du oder ich -- Du und ich.

Zeig mir die Whiskyflecken auf dem Boden,
Zeig mir den Betrunkenen, wie er aus der Tür stolpert,
Und ich zeige Dir einen jungen Mann, der so viele Chancen hatte,
Und dort, wenn wir nicht Glück gehabt hätten, wären jetzt auch Du oder ich -- Du und ich.

Zeig mir das Land, wo Bomben fallen mussten,
Zeig mir die Trümmer der Gebäude, einst so hoch,
Und ich zeige Dir ein junges Land, das so viele Chancen hätte,
Dort, wenn wir nicht Glück gehabt hätten, wären jetzt auch Du oder ich -- Du und ich.
Du und ich,
Dort, wenn wir nicht Glück gehabt hätten, wären jetzt auch Du oder ich -- Du und ich.
[1] lit.: Gründe weshalb

envoyé par Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 23:40




Langue: espagnol

Traduzione spagnola / Spanish translation / Traduction espagnole / Espanjankielinen käännös:
Leslie Medina (L. Trans.)
Si no fuera por la suerte

Muéstrame una prisión, muéstrame una cárcel,
Muéstrame un prisionero cuyo rostro se ha puesto pálido
Y te voy a mostrar a un joven con muchos motivos
Y allí, si no fuera por la suerte, podrias ir tu o yo

Muéstrame el callejón, muéstrame el tren,
Muéstrame un vagabundo que duerme afuera en la lluvia,
Y te voy a mostrar a un joven con muchos motivos
Y allí, Si no fuera por la suerte, podrias ir tu o yo- tu o yo

Muéstrame las manchas de whisky en el suelo,
Muéstrame el borracho conforme tropieza por la puerta,
Y te voy a mostrar a un joven con muchas motivos
Allí, Si no fuera por la suerte, podrias ir tu o yo

Muéstrame el país donde las bombas tuvieron que caer,
Muéstrame las ruinas de los edificios que una vez fueron altos,
Y te voy a mostrar una tierra joven con tantos motivos
alli, si no fuera por la suerte, vas tu o voy yo- tu y yo
Tú y yo,
alli, si no fuera por la suerte, vas tu o voy yo- tu y yo.

envoyé par Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 23:44




Langue: portugais

Traduzione portoghese (brasiliana) / Tradução portuguesa (português brasileiro) / (Brazilian) Portuguese translation / Traduction portugaise (brésilienne) / Portugalinkielinen käännös:
ghoffman (L. Trans.)
Apenas por sorte...

Me mostre uma prisão, me mostre uma cadeia,
Me mostre um prisioneiro cujo rosto empalideceu
E eu te mostrarei, jovem rapaz, os muitos motivos pelos quais,
Apenas por sorte, não estamos na mesma situação; poderia ser você ou eu.

Me mostre o beco, Me mostre o trem,
Me mostre um sem-teto que dorme na chuva lá fora,
E eu te mostrarei, jovem rapaz, os muitos motivos pelos quais,
Apenas por sorte, não estamos na mesma situação; poderia ser você ou eu -- você e eu.

Me mostre as manchas de uísque no chão,
Me mostre um homem bêbado cambaleando porta à fora,
E eu te mostrarei, jovem rapaz, os muitos motivos pelos quais,
Apenas por sorte, não estamos na mesma situação; poderia ser você ou eu – você e eu.

Me mostre o país onde as bombas tiveram que cair,
Me mostre as ruínas de edifícios outrora tão altos,
E eu lhe mostrarei jovem nação, os muitos motivos pelos quais,
Apenas por sorte, não estamos na mesma situação; poderia ser você ou eu –você e eu.

envoyé par Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 23:48




Langue: néerlandais

Traduzione neerlandese / Nederlandse vertaling / Dutch translation / Traduction néerlandaise / Hollanninkielinen käännös:
azucarinho (L. Trans.)
Zonder geluk...

Toon me een gevangenis, een bajes,
een gevangene die helemaal bleek ziet
en, ware het geluk ons niet goedgezind, dan toon ik je
dat die jongeman, om zovele redenen, zowel jij of ik kan zijn

Toon mij de steeg, de trein,
een zwerver die buiten in de regen slaapt
en, ware het geluk ons niet goedgezind, dan toon ik je
dat die jongeman, om zovele redenen, zowel jij of ik kan zijn

Toon mij de vlekken drank op de vloer,
de dronkelap die de deur uit waggelt,
en, ware het geluk ons niet goedgezind, dan toon ik je
dat die jongeman, om zovele redenen, zowel jij of ik kan zijn

Toon mij het land dat gebombardeerd moest worden
Toon mij de ruines van de eens zo hoog opgetrokken gebouwen
en, ware het geluk ons niet goedgezind, dan toon ik je
dat het om ons, om jou en mij, en om zovele redenen, gaat.

envoyé par Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 23:51


Una ragazza di 80 anni ricanta la canzone in tempi di pandemia, a casa sua
An 80 yo girl sings the song home in pandemic times
Giugno 2020 / June 2020

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There But For Fortune (2020)

Riccardo Venturi - 11/2/2021 - 12:36


Maurizio - 29/12/2021 - 00:41


Maurizio - 29/12/2021 - 00:43


Sempre @ Maurizio

Anche in questo caso, purtroppo, non abbiamo potuto approvare un tuo contributo perché presente in questa pagina fin dal 2010. Saluti cari.

CCG/AWS Staff - 29/12/2021 - 00:47


Per la canzone in oggetto confermo quanto inviato da Furio
Esiste una versione italiana di Luciano Scaglianti, autore molto in voga negli anni ’70 nel modo cattolico postconciliare, che si chiama Perché non tu?

Ho trovato la versione su youtube:



che ha la seguente descrizione sotto:
da "Cammina con noi"; testi italiani di Luciano Scaglianti Canti per gruppi giovanili partiture: alleluia clan archivio... Musica di Phil Ochs esecuzione del Gruppo Musicale 'Anawîm di Milano solisti vocali: F. Roda, L. Bancolini, G. Marseglia, M. Scupelli

Matteo Fornasa - 6/12/2022 - 01:29




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