Om natten gick vi, ingen såg hur vi på smala stigar drog.
Och några tröttnade och dog och dom fick ligga där dom låg.
Men vi är kvar, Ers Excellens. Får vi passera Eder gräns?
Vi har ett namn, vi har en kropp. Vi kände till en flyktingstig.
Om natten gick vi, det är krig. Framför oss finns vårt sista hopp.
Förbarma Er, herr General. Släpp fram oss genom dödens dal.
Vi saknar pass, herr Intendent. Dom brann när allting annat brann.
Vår existens betvivlar man. Vi lever men vårt namn är bränt.
Förbarma Er, herr Intendent. Vi rår ej för att detta hänt.
Förlåt oss snälle, herr Soldat. Men om det finns nån frihet här
så ställ ifrån dig ditt gevär och låt oss komma in, kamrat.
Förbarma dig då, herr Soldat. Se barnen som behöver mat.
För barnen irrar vilsna kring utan att fatta och förstå.
Dom kan väl ni ta vara på för dom har inte gjort nånting.
Ers Excellens, kom hit och hör: Vad tror Ni barnen gråter för?
Vi flydde till vår sista chans. Ers Excellens, som kan och vill:
Öppna den gräns vi kommit till. Var skall vi annars gå nånstans?
Ja, svara oss, Ers Excellens: Får vi passera Eder gräns?
Ja, svara oss, Ers Excellens: Får vi passera Eder gräns?
Och några tröttnade och dog och dom fick ligga där dom låg.
Men vi är kvar, Ers Excellens. Får vi passera Eder gräns?
Vi har ett namn, vi har en kropp. Vi kände till en flyktingstig.
Om natten gick vi, det är krig. Framför oss finns vårt sista hopp.
Förbarma Er, herr General. Släpp fram oss genom dödens dal.
Vi saknar pass, herr Intendent. Dom brann när allting annat brann.
Vår existens betvivlar man. Vi lever men vårt namn är bränt.
Förbarma Er, herr Intendent. Vi rår ej för att detta hänt.
Förlåt oss snälle, herr Soldat. Men om det finns nån frihet här
så ställ ifrån dig ditt gevär och låt oss komma in, kamrat.
Förbarma dig då, herr Soldat. Se barnen som behöver mat.
För barnen irrar vilsna kring utan att fatta och förstå.
Dom kan väl ni ta vara på för dom har inte gjort nånting.
Ers Excellens, kom hit och hör: Vad tror Ni barnen gråter för?
Vi flydde till vår sista chans. Ers Excellens, som kan och vill:
Öppna den gräns vi kommit till. Var skall vi annars gå nånstans?
Ja, svara oss, Ers Excellens: Får vi passera Eder gräns?
Ja, svara oss, Ers Excellens: Får vi passera Eder gräns?
envoyé par Riccardo Venturi - 8/5/2006 - 22:22
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
8 maggio 2006
8 maggio 2006
BALLATA DELLA FUGA
La notte andavamo e nessuno ci vedeva trascinarci per angusti sentieri
Alcuni erano sfiniti e morivano, restando là dove giacevano.
Ma noi siamo rimasti, Sua Eccellenza. Possiamo passare il vostro confine?
Abbiamo un nome, abbiamo un corpo. Conoscevamo un sentiero di fuga.
La notte andavamo, c’è la guerra. Siamo di fronte all’ultima speranza.
Abbia pietà, signor Generale. Ci lasci sfuggire alla valle della morte.
Niente passaporti, signor Intendente. Sono bruciati assieme a ogni altra cosa.
La nostra esistenza è messa in dubbio. Siamo vivi ma i nostri nomi sono bruciati.
Abbia pietà, signor Intendente. Non è colpa nostra se questo è accaduto.
Sia gentile e ci perdoni, signor Soldato. Ma se qui c’è un po’ di libertà
Allora posa il fucile e facci entrare, compagno.
Abbi un po’ di pietà, signor Soldato. Vedi che i bimbi hanno bisogno di mangiare.
Perché i bambini vagano smarriti senza capire, senza comprendere.
Potete prendervi cura di loro, loro non hanno fatto nulla.
Sua Eccellenza, venga qui a sentire. Per cosa pensa che i bimbi piangano?
Siamo fuggiti verso la nostra ultima speranza. Sua Eccellenza, lei che può e vuole:
Ci apra la frontiera cui siamo arrivati. Altrimenti dove potremo andare?
Ci dia una risposta, Sua Eccellenza: possiamo passare il vostro confine?
Ci dia una risposta, Sua Eccellenza: possiamo passare il vostro confine?
La notte andavamo e nessuno ci vedeva trascinarci per angusti sentieri
Alcuni erano sfiniti e morivano, restando là dove giacevano.
Ma noi siamo rimasti, Sua Eccellenza. Possiamo passare il vostro confine?
Abbiamo un nome, abbiamo un corpo. Conoscevamo un sentiero di fuga.
La notte andavamo, c’è la guerra. Siamo di fronte all’ultima speranza.
Abbia pietà, signor Generale. Ci lasci sfuggire alla valle della morte.
Niente passaporti, signor Intendente. Sono bruciati assieme a ogni altra cosa.
La nostra esistenza è messa in dubbio. Siamo vivi ma i nostri nomi sono bruciati.
Abbia pietà, signor Intendente. Non è colpa nostra se questo è accaduto.
Sia gentile e ci perdoni, signor Soldato. Ma se qui c’è un po’ di libertà
Allora posa il fucile e facci entrare, compagno.
Abbi un po’ di pietà, signor Soldato. Vedi che i bimbi hanno bisogno di mangiare.
Perché i bambini vagano smarriti senza capire, senza comprendere.
Potete prendervi cura di loro, loro non hanno fatto nulla.
Sua Eccellenza, venga qui a sentire. Per cosa pensa che i bimbi piangano?
Siamo fuggiti verso la nostra ultima speranza. Sua Eccellenza, lei che può e vuole:
Ci apra la frontiera cui siamo arrivati. Altrimenti dove potremo andare?
Ci dia una risposta, Sua Eccellenza: possiamo passare il vostro confine?
Ci dia una risposta, Sua Eccellenza: possiamo passare il vostro confine?
×
Testo di Cornelis Vreeswijk
Lyrics by Cornelis Vreeswijk
Text: Cornelis Vreeswijk
Musica / Music / Musik: Tom Paxton, My Ramblin' Boy
Single: Metronome J45-742 [1967]
Album: Cornelis Vreeswijks Bästa [2003]
Tra le non molte canzoni di Cornelis Vreeswijk che non sono mai state inserite in un album (almeno fino al Cornelis Vreeswijks bästa 'Il meglio di C.V.' , la ultimate collection del 2003 in quattro CD ), Balladen om flykten fu scritta nel 1966 come 'cover', riprendendo la musica di My Ramblin' Boy di Tom Paxton con un testo svedese assolutamente autonomo. La canzone faceva parte di un 45 giri Metronome [J45-742], la casa discografica di Cornelis, uscito il 1° gennaio 1967 e contenente anche Lungsotsblues. Il 45 giri era stato presentato con una dicitura ben precisa, e che spiega anche la composizione stessa della ballata: Säljes till förmån för Radiohjälpens insamling FLYKTING 67!. Un 45 giri di beneficienza, insomma, “venduto a beneficio della raccolta fondi dell'Aiuto Radiofonico PROFUGO 67!” Come si può facilmente osservare, un'altra delle (tante) canzoni di Cornelis che non risentono affatto dei suoi cinquant'anni. Purtroppo. Si dovrebbe forse dire che "non è cambiato nulla", ma non è vero: è cambiato in peggio. Persino in Svezia. [RV]