Guarda come marcia questo soldatino
Con il casco in testa verso l’obiettivo
Prenderà la mira dentro al suo mirino
E farà fuoco non sapendo chi è il vero nemico
Guarda come spara queste soldatino
Forse non lo sa che ha solo un cannoncino
Perché non è un gioco ed il suo contributo
Legittimerà ogni sporco soldo speso
E invece del grano noi regaliamo solamente piombo
A questi poveri che senza pane
Condividono le strade di un destino infame
Donne, vecchi, bambini dentro al pentolone
Sono i figli dell’odio che dovrà venire
A loro! Nessuno lo saprà spiegare
Da loro! Dovrebbero ricominciare
Ai grandi che poi tanto grandi non sono
Ma l’altra campana non vogliono sentire
Vorrei un mondo in cui non aver bisogno di proteggermi dal resto
Dalle pallottole invisibili
Cercherai la guerra e nelle trincee
Scoprirai lo scoppio delle bombe vere
Dimenticherai presto le simulazioni
E vedrai l’effetto della guerra sui civili
Rivaluterai l'essere in un soldatino
La tua divisa come quella di Arlecchino
Naso di legno, cuore di stagno, sei un burattino
Riciclo un passo che mi sembra calzi a pieno
La tua libertà non vale un cazzo se la togli ad altri
Sono tutti lì in televisione
Ma se cambi canale non li puoi vedere
La metafora di quello che poi ti succede
Quando ignori una cosa che non vuoi guardare
Gli effetti di una coltivata devianza
Violenza per molti diventa una manna
Separa la luce da ciò che ti inganna
In quello passiamo cercare risposta
Vorrei un mondo in cui non aver bisogno di proteggermi dal resto
Dalle pallottole invisibili
Con il casco in testa verso l’obiettivo
Prenderà la mira dentro al suo mirino
E farà fuoco non sapendo chi è il vero nemico
Guarda come spara queste soldatino
Forse non lo sa che ha solo un cannoncino
Perché non è un gioco ed il suo contributo
Legittimerà ogni sporco soldo speso
E invece del grano noi regaliamo solamente piombo
A questi poveri che senza pane
Condividono le strade di un destino infame
Donne, vecchi, bambini dentro al pentolone
Sono i figli dell’odio che dovrà venire
A loro! Nessuno lo saprà spiegare
Da loro! Dovrebbero ricominciare
Ai grandi che poi tanto grandi non sono
Ma l’altra campana non vogliono sentire
Vorrei un mondo in cui non aver bisogno di proteggermi dal resto
Dalle pallottole invisibili
Cercherai la guerra e nelle trincee
Scoprirai lo scoppio delle bombe vere
Dimenticherai presto le simulazioni
E vedrai l’effetto della guerra sui civili
Rivaluterai l'essere in un soldatino
La tua divisa come quella di Arlecchino
Naso di legno, cuore di stagno, sei un burattino
Riciclo un passo che mi sembra calzi a pieno
La tua libertà non vale un cazzo se la togli ad altri
Sono tutti lì in televisione
Ma se cambi canale non li puoi vedere
La metafora di quello che poi ti succede
Quando ignori una cosa che non vuoi guardare
Gli effetti di una coltivata devianza
Violenza per molti diventa una manna
Separa la luce da ciò che ti inganna
In quello passiamo cercare risposta
Vorrei un mondo in cui non aver bisogno di proteggermi dal resto
Dalle pallottole invisibili
envoyé par Riccardo Venturi - 5/5/2006 - 12:19
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Dall'album "Naif"
Grazie, come sempre, a Adriana, per aver scovato il testo.