Saluteremo il signor padrone
Per il male che ci ha fatto
Che ci ha sempre maltrattato
Fino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
Per la sua risera neta
Pochi soldi in la casseta
Ed i debiti a pagar
Macchinista macchinista faccia sporca
Metti l'olio nei stantuffi
Di risaia siamo stufi
Di risaia siamo stufi
Macchinista macchinista faccia sporca
Metti l'olio nei stantuffi
Di risaia siamo stufi
A casa nostra vogliamo andar
Con un piede con un piede sulla staffa
E quell'altro sul vagone
Ti saluto cappellone
Ti saluto cappellone
Con un piede con un piede sulla staffa
E quell'altro sul vagone
Ti saluto cappellone
Per il male che ci ha fatto
Che ci ha sempre maltrattato
Fino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
Per la sua risera neta
Pochi soldi in la casseta
Ed i debiti a pagar
Macchinista macchinista faccia sporca
Metti l'olio nei stantuffi
Di risaia siamo stufi
Di risaia siamo stufi
Macchinista macchinista faccia sporca
Metti l'olio nei stantuffi
Di risaia siamo stufi
A casa nostra vogliamo andar
Con un piede con un piede sulla staffa
E quell'altro sul vagone
Ti saluto cappellone
Ti saluto cappellone
Con un piede con un piede sulla staffa
E quell'altro sul vagone
Ti saluto cappellone
Contributed by DonQuijote82 - 2011/11/8 - 11:47
Language: Italian
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi nella cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi nella cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista del vapore
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'.
Se otto ore vi sembran poche
provate voi a lavorar
e proverete la differenza
fra lavorare e comandar
e proverete la differenza
fra lavorare e comandar
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi nella cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi nella cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista del vapore
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'.
Se otto ore vi sembran poche
provate voi a lavorar
e proverete la differenza
fra lavorare e comandar
e proverete la differenza
fra lavorare e comandar
Contributed by DonQuijote82 - 2011/11/8 - 11:51
Language: Italian
La versione di Eugenio Finardi contenuta nell'album "Non gettate alcun oggetto dai finestrini" prodotto nel 1975
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre maltrattato
sino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
per la vita che ci fa fare
nella fabbrica dieci ore
solo il tempo di dormir
Macchinìsta, macchinista del vapore
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre maltrattato
sino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
per la vita che ci fa fare
nella fabbrica dieci ore
solo il tempo di dormir
Macchinìsta, macchinista del vapore
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Contributed by Giancarlo Buzzanca - 2014/11/9 - 22:16
Language: Italian
Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015) con Eugenio Finardi
(in corsivo le modifiche rispetto al testo di Finardi)
(in corsivo le modifiche rispetto al testo di Finardi)
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre maltrattato
sino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
per la vita che ci fa fare
nella fabbrica dieci ore
neanche il tempo di dormir
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre solo sfruttato
fino all'ultimo lavor.
Saluteremo il signor padrone
con il suo contratto a ore
e i precari a lavorare un giorno sì
l'altro chissà,
l'altro chissà,
l'altro chissà.
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre derubato
fino all'ultimo denar.
Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
niente soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre maltrattato
sino all'ultimo momen'
Saluteremo il signor padrone
per la vita che ci fa fare
nella fabbrica dieci ore
neanche il tempo di dormir
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
e a casa nostra vogliamo andar.
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto
che ci ha sempre solo sfruttato
fino all'ultimo lavor.
Saluteremo il signor padrone
con il suo contratto a ore
e i precari a lavorare un giorno sì
l'altro chissà,
l'altro chissà,
l'altro chissà.
Contributed by dq82 - 2015/3/30 - 09:16
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine
Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.