Questa prigione è scura non si vede mai nessuno
soltanto il capoposto che porta la razion.
Un gavettino d’acqua e un pezzettin di pane
mi chiude la porta in faccia come se fossi un can.
Come se fossi un cane legato alle catene
e queste son le pene del povero soldà.
Del povero soldato, figlio di proletari
mandato dal padrone a fare il militar.
A fare il militare contro i propri interessi,
opprimere gli oppressi che voglion libertà.
E voi cari compagni che siete in libertà
dite alla mia ragazza che sono carcerà.
Che sono carcerato perché ho disobbedito
dicono che ho tradito la patria e Saragat.
La patria l’ho tradita perché non è la mia
e il nostro Presidente è un uomo della Cia.
soltanto il capoposto che porta la razion.
Un gavettino d’acqua e un pezzettin di pane
mi chiude la porta in faccia come se fossi un can.
Come se fossi un cane legato alle catene
e queste son le pene del povero soldà.
Del povero soldato, figlio di proletari
mandato dal padrone a fare il militar.
A fare il militare contro i propri interessi,
opprimere gli oppressi che voglion libertà.
E voi cari compagni che siete in libertà
dite alla mia ragazza che sono carcerà.
Che sono carcerato perché ho disobbedito
dicono che ho tradito la patria e Saragat.
La patria l’ho tradita perché non è la mia
e il nostro Presidente è un uomo della Cia.
Contributed by Riccardo Venturi - 2006/5/1 - 13:42
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Parole e musica del proletariato.
Canzone scritta da Lotta Continua nell'ambito del movimento dei Proletari in Divisa. Incisa dal Canzoniere del Proletariato nel 45 giri "Proletari in Divisa", Lotta Continua LC2, contenente sull'altra facciata Da quando son partito militare di Alfredo Bandelli.